Lazio, Tudor: "Non rinuncerei a niente di questo mese. Zaccagni? Solo dalla panchina"

Le parole di Tudor in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Verona

di FILIPPO MONETTI -
26 aprile 2024
Igor Tudor

Igor Tudor

Roma 26 aprile 2024 - Viglia di campionato in casa Lazio, dopo aver digerito la cocente eliminazione in Coppa Italia contro la Juventus, i biancocelesti ospitano il Verona e proveranno a cogliere al volo la chance di rilancio contro gli scaligeri. Una sfida per accorciare le distanze sul quinto posto e mettere un po' di pepe a Roma e Atalanta nella corsa a uno spot nella prossima Champions League. A presentare questa sfida valida per la trentaquattresima giornata di Serie A è stato Tudor in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico croato dei biancocelesti.

Come ha recuperato la squadra dalla sfida con la Juve a livello fisico e mentale?

"Vediamo oggi, abbiamo fatto due giorni di scarico. Abbiamo un solo allenamento per preparare una gara super importante, chiude un ciclo di tante gare in pochi giorni. La considero la più difficile, ma non possiamo sbagliare, tutti i punti sono importanti e domani bisogna fare punti".

Come stanno gli infortunati? Il Verona ti ha fatto crescere come allenatore, che partita ti aspetti?

"Mi ha fatto quattro domande in una (ride ndr). Il Verona è una squadra tosta e sul pezzo, domani per noi sarà difficile. Per la loro posizione in classifica è importante, in Italia poi le partite sono tutte difficili. Gli infortunati devo valutarli ancora oggi, qualcuno ha recuperato, altri sono a metà strada, non posso dire di più. Verona è stata importante per il mio percorso, come lo sono state le altre esprienze che ho vissuto nella mia carriera. In questo lavoro ogni step è importante, anche l'inizio con gli allievi dell'Hajduk Spalato sono importante, così come lo saranno quelli del futuro".

Dopo un mese di Lazio, qual è la difficoltà maggiore e la cosa che la soddisfa di più?

"Non c'è una maggiore difficoltà, le difficoltà sono legate sempre ai pochi allenamenti e alla conoscenza della squadra che ancora manca. Il bello è la disposizione dei giocatori, li ho trovati tutti molto disponibili a non sbagliare nulla. In questo mese in allenamento non si è sbagliato nulla".

È rimasto piacevolemnte sorpreso dal modo di giocare della squadra martedì? "No. Di questo mese non rinuncerei a niente, non posso dire che ora abbiamo fatto una partitona martedì al contrario della prima vittoria sulla Juventus. Tra le due per me è migliore la prima vittoria, fatta con 5-6 allenamenti e senza molti nazionali. La prima per me è stata più difficile, ma la cosa importante è sempre la strada che si sta traccia. Parliamo di tattica, di sistemi, ma di mezzo ci sono altre cose, la mentalità ad esempio, che è la cosa su cui bisogna martellare tutti i giorni, dagli allenamenti agli atteggiamenti in partita".

Il gol di Cristante ieri con la Roma riduce le speranze di quinto posto? Ha qualche rimpianto per la semifinale Torino, in particolare quella di andata?

"Non sono d'accordo su quale partita abbiamo interpretato meglio, ci sono sempre dei rimpianti. Ho rimpianto anche dell'allenamento di ieri, è sempre giusto fare critica e autocritica, sennò non si cresce. Sono consapevole di tutti gli errori fatti in questo mese, mi aiuta a migliorare capire dove si è sbagliato. È come il generale dopo la guerra, bisogna sempre fare un'analisi e capire quello che è successo. Conoscere le dinamiche interne, ci sono tante cose che incidono sul rendimento e sul risultato, la chiave è il tempo che utilizziamo per crescere. La Roma non l'ho vista, in questo momento tutti i punti sono importanti. Non possiamo influire sulle altre partite, è inutile pensarci e perdere energie. Le energie vanno spese per la nostra squadra e le nostre partite".

Quali margini di miglioramento può avere Castellanos? Domani lo potremo vedere insieme a Immobile? "Si possono vedere insieme in un piccolo momento della partita dove bisogna recuperare il risultato, quando si stravolge un po' tutto. C'è un sistema che è adeguato a certi giocatori e a volte più giocatori che hanno gol nelle gamb, più aiutano a segnare, ma a volte mettere tutti quegli attaccanti non significa essere più pericoloso. Magari non hai preparato questa cosa e quindi non riesci a essere pericoloso".

In queste settimane non si è visto molto Pellegrini, è indietro rispetto ai compagni? Può giocare domani? "Pellegrini si allena bene, è stato fuori per un infortunio e altri hanno fatto bene mentre lui non c'era. Potrebbe giocare, potrebbe non giocare come tutti gli altri".

Sta crescendo la squadra a livello di mentalità?

"Ognuno vede la mentalità in maniera diversa, la mentalità fa parte dei valori. Sono i valori che un allenatore vuole trasmettere, a questo si aggiungono aggressività, cattiveria e voglia di fare sempre qualcosa in più. Questi valori sono importanti non solo nel calcio ma in tutti gli sport. I calciatori sono prima di tutto uomini".

Come vede Zaccagni? Più esterno o più trequartista vicino alla punta?

"Zaccagni può fare l'ala, può giocare esterno. Come quinto si e no, può fare fatica perché deve sacrificarsi tanto. Può giocare anche dietro la punta e quindi più vicino alla porta. Per noi è un giocatore importante e ci è mancato tanto. Ha dimostrato la sua importanza negli anni passati alla Lazio, con gol e assist, può darci una mano importante. Ha fatto solo due allenamenti con noi, non giocherà dall'inizio, ma può entrare dalla panchina".

Ha come obiettivo la Champions League? Un suo giudizio su Mandas?

"Mandas sta facendo bene, io dico sempre che quando un portiere non fa errori che ti portano a subire gol sta facendo bene. Abbiamo scelto di costruire leggermente meno dal basso per non metterlo in difficoltà e rischiare meno, lui ha risposto sempre molto bene. Io non ho obiettivi, non me ne sono posti e nemmeno la società. L'obiettivo è quello di far bene tutte le partite, di solito ci sono delle differenze importanti tra le squadre, ma nel finale di stagione si annulla la differenza. Non so se è più facile affrontare il Verona che deve salvarsi o una squadra che lotta per l'Europa. Nel finale queste cose si annullano e sta a noi fare bene domani".

Come interpreta i dati di corsa della squadra? Può essere la causa di questi problemi muscolari recenti? "I dati vanno interpretati sempre nella miglior maniera possibile, compresi quelli fisici. C'è il volume di corsa, la velocità e poi ci sono i duelli individuali. Nel nostro calcio c'è molto più duello, penso che ci sia anche più intensità rispetto a prima, dove c'era più volume che è altrettanto importante".

Cosa le è piaciuto di più tatticamente e cosa va perfezionato dopo un mese di Lazio?

"Ci vorrà più tempo per parlarne, dal punto di vista tattico mi è piaciuto tutto, mi è piaciuta l'interpretazione tattica della squadra".

C'è possibilità di vedere Isaksen qualche minuto in più? "Felipe lo valuteremo oggi, ieri ha corso con le scarpe da ginnastica, ha subito un colpo ed è un giocatore fondamentale per noi. Isaksen si allena molto bene, è un giocatore sempre concentrato e lo vedremo oggi al lavoro".

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