Lazio-Udinese 1-2: i friulani sbancano l'Olimpico e danno un colpo alla lotta salvezza

Le reti di Lucca e Zarraga regalano il successo ai friulani, quarto successo stagionale per loro

di FILIPPO MONETTI -
11 marzo 2024
Lazio-Udinese 1-2

Lazio-Udinese 1-2

Roma 11 marzo 2024 - Tre gol nei primi sei minuti del secondo tempo decidono la sfida dell'Olimpico. La Lazio cade in casa, dove vince l'Udinese al quarto successo stagionale, il terzo lontano dalle mura amiche. Un successo di voglia e determinazione, siglato dalle reti di Lucca e Zarraga, intervallate dall'autorete di Giannetti. Una sfida in cui succede di tutto, compreso un cartellino rosso sventolato verso Nehuen Perez durante i 12 minuti di recupero finali, che però non bastano ai capitolini per trovare il pareggio. Resta così ferma al nono posto la squadra di Sarri, lontana sempre 11 lunghezze dal quarto posto, mentre compie un importante scatto salvezza l'Udinese, risalita al tredicesimo posto a +3 sul terzultimo posto.

Primo tempo

Sarri conferma la difesa della vigilia: sono Lazzari e Hysaj a sostituire gli squalificati Pellegrini e Marusic. A centrocampo Vecino agisce come mezzala sinistra, mentre Cataldi è il vertice basso al fianco di Luis Alberto. In avanti Zaccagni vince il ballottaggio con Isaksen e occupa la fascia di sinistra, mentre Felipe Anderson va a destra, mentre Immobile sarà il riferimento in avanti. Cioffi risponde con Ferreira, Giannetti e Perez davanti a Okoye. A centrocampo torna titolare Zarraga, l'ultima volta ad agosto, mentre parte solo dalla panchina Samardzic. In attacco Thauvin fornisce supporto a Lucca.

La Lazio parte bene e risponde ad un piccolo pasticcio difensivo nei primi tre minuti, colpendo un palo nei successivi sessanta secondi. Zaccagni infatti prende la mira e calcia forte rasoterra, ma è la base del legno a salvare Okoye dalla rete subita. Primo brivido quando la partita deve ancora entrare nel vivo. Il tentativo dell'esterno ex Verona mette paura agli ospiti e la squadra di Cioffi comincia ad abbassare il proprio baricentro. Prova ad approfittarne la formazione biancoceleste: al 10' infatti è Luis Alberto a tentare il tiro dalla distanza, anche lui però non aggiusta bene la mira e il pallone sibila solo fuori dal palo alla destra del portiere nigeriano dei friulani.

L'Udinese soffre, ma regge l'urto: il pressing biancoceleste è difficile da gestire e questo spinge i friulani a liberarsi in fretta del pallone. La squadra di casa invece è compatta ed è bravissima nell'isolare i giocatori pericolosi avversari, non permettendo loro di diventare un fattore in zona gol. Diventa così quasi un assolo laziale, senza però riuscire a trovare il varco per superare Okoye. Al 28' l'occasione sembra buona per rompere l'equilibrio. Luis Alberto dal limite dell'area trasmette bene sulla destra per Felipe Anderson. Il brasiliano riceve sul lato corto dell'area di rigore, appena dentro quest'ultima, e mette morbido in mezzo per il taglio puntuale di Zaccagni, l'esterno però, tutto solo in area piccola, colpisce con il ginocchio e spedisce alto da posizione favorevolissima. Si dispera il numero 20 della Lazio, consapevole di aver fallito una grande chance per il vantaggio.

All'improvviso l'Udinese al 32' reagisce e sfiora a propria volta il gol che spezzerebbe l'equilibrio. Prima Lovric calcia benissimo al volo dal limite dell'area, su suggerimento di Kamara: Provedel respinge in bagher il tiro potentissimo, ma centrale; sulla ribattuta è Zarraga a calciare di prima intenzione, il tiro però è sballato e termina largo sulla sinistra del portiere biancoceleste. L'occasione risveglia i friulani, i quali insistono a caccia del vantaggio sul finale di prima frazione. Quattro minuti più tardi è la giocata di Lucca a ispirare Lovric, il quale poi alza il campanile per Kamara: tiro al volo dell'ivoriano, che chiama all'intervento Provedel, il quale in spaccata devia in corner. Sul successivo calcio d'angolo è Giannetti a saggiare i riflessi dell'estremo difensore laziale: attento a toccare ancora in corner. 

Spaventi quasi inaspettati per la Lazio, che però prova a chiudere in avanti la prima frazione di gioco. Le sgasate di Lazzari a destra gli permettono di guadagnare il cartellino giallo su Nehuen Perez, la risposta friulana è affidata a Lucca il quale subisce la scivolata di Felipe Anderson, facendo ammonire l'esterno sudamericano dei padroni di casa. Sono le ultime emozioni del primo tempo, il quale termina dopo un minuto di recupero sul punteggio iniziale di 0-0.

Secondo tempo

Cambia un uomo all'intervallo Martuscello, oggi in panchina al posto di Sarri squalificato, con l'ingresso di Isaksen per Felipe Adnerson, ma il secondo tempo sorride ai friulani. Partenza shock da parte dei bianconeri, i quali dopo soli due minuti trovano il gol del vantaggio. Thauvin a destra accelera e crossa nel cuore dell'area per Kamara: stop e tiro da parte dell'ivoriano che sembra destinato al fondo del campo, ma sul palo lungo spunta Lucca, il quale in spaccata corregge in porta. Battuto Provedel e festa sulla panchina dell'Udinese, all'Olimpico è 0-1 per gli ospiti.

La gioia però dura pochissimo, perché la Lazio reagisce subito e altrettanto velocemente, trova la rete del pari. Accelerata a sinistra di Zaccagni che lascia sul posto il difensore. Il numero 20 laziale arriva sul fondo e colpisce forte il pallone, trovando la deviazione fortunata di Giannetti, il quale si mette il pallone in porta da solo. Il match torna così in equilibrio, ma è una situazione che dura poco, perché due minuti più tardi torna avanti l'Udinese. Lovric manda in tilt la retroguardia laziale sulla destra, poi offre a Thauvin nel cuore dell'area di rigore. Il francese cerca spazio per il tiro, ma non lo trova, così tocca corto per Zarraga a rimorchio, il quale calcia forte e rasoterra e supera il portiere capitolino: 1-2 per gli ospiti. Si accendono le emozioni all'Olimpico con tre gol in sei minuti di secondo tempo, ma a esultare sono i tifosi friulani.

Ammonito al 57' Romagnoli, il quale protesta troppo nei confronti di Aureliano, guadagnandosi il cartellino giallo. La Lazio però è viva, i gol subiti la rendono furente e la reazione è rabbiosa, ma i tentativi dei suoi attaccanti sbattono sugli interventi prodigiosi di Okoye. Prima è Lazzari, lanciato in profondità perfettamente, a calciare contro il portiere nigeriano una volta a tu per tu con lui; sulla ribattuta invece è miracolosa la parata dell'estremo difensore di origine tedesca, sull'ottimo tiro di Isaksen. Non è finita perche nei due minuti successivi sono altrettante le parate del numero 40 dell'Udinese. Prima sul colpo di testa di Luis Alberto, è bravo a chiudere il palo, respingendo in corner; poi sul tiro di Immobile da dentro l'area, dove si distende e sfutta tutti i suoi 197 centimetri, per togliere dall'angolino basso il tiro rasoterra deviato.

La Lazio prova a reagire, sfruttando anche i cambi dalla panchina: entrano così Castellanos e Kamada, i quali rilevano Immobile e Cataldi. La risposta dei friulani arriva al 75', prima con gli ingressi di Samardzic e Zemura, per Payero e Kamara, poi con il rientro, quattro mesi dopo l'ultima volta, di Bijol, il quale prende il posto di uno stremato Joao Ferreira. Cambia ancora anche Martuscello: entra Pedro e lascia il campo Luis Alberto, per un assetto super offensivo da parte dei capitolini. Prova subito a far valere la sua nuova disposizione in campo la formazione biancoceleste, guadagnandosi prima l'ammonizione di Bijol, per fallo su Castellanos, poi sfruttando due volte i tagli di Vecino: attento Okoye in entrambe le occasioni a bloccare a terra il pallone.

Gli ultimi minuti della Lazio sono vissuti con i dieci undicesimi della squadra nella metà campo avversaria. I bianconeri resistono, in maniera faticosa, sporcando anche la partita con i falli (ammoniti Lucca, Pereyra e Samardzic), ma riescono a mantenere il vantaggio accumulato. I sette minuti di recupero si aprono con l'ingresso di Davis per Thauvin, a cui segue una gigantesca occasione per Lucca, che tocca il pallone sul palleggio di Provedel nella sua area di rigore, prima che il portiere lo atterri: niente penalty per Aureliano e la squadra in sala Var. Due minuti più tardi secondo giallo per Nehuen Perez e cartellino rosso, con l'Udinese a chiudere il match in dieci. Si infortunia anche Provedel, costretto a lasciare il campo per Mandas, dilatando il recupero dai sette minuti iniziali ai dodici finali, ma il risultato non cambia. I bianconeri espugnano l'Olimpico per 1-2 e compiono un importante scatto salvezza, resta invece ferma al palo la squadra di Sarri, ferma al nono posto e lontana 11 punti dal quarto posto del Bologna.

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