Lazio: l'Udinese acuisce la crisi, ko inaspettato all'Olimpico

L'analisi della sconfitta laziale contro i friulani

di FILIPPO MONETTI -
12 marzo 2024
I giocatori della Lazio dopo il ko contro l'Udinese

I giocatori della Lazio dopo il ko contro l'Udinese

Roma 12 marzo 2024 - Per l'Udinese un colpo fondamentale per allontanare, almeno momentaneamente la zona retrocessione, per la Lazio la quarta sconfitta consecutiva (terza in campionato, più quella di Monaco di Baviera) e crisi che diventa nera. Nella giornata di ieri all'Olimpico i biancocelesti sono capitolati a sorpresa contro i friulani per 1-2 al termine di una partita dominata a livello tecnico dai ragazzi di Sarri, ma decisa da sei minuti di ordinaria follia in avvio di secondo tempo, con tre gol segnati in rapida sequenza dalle due formazioni in campo.

La Lazio infatti dal punto di vista del gioco fa la partita che ci si aspetta. La squadra domina il possesso di palla, schiacciando i bianconeri nella propria metà campo, cercando con i guizzi di talento individuali di aprire la scatola difensiva avversaria. Le giocate di Luis Alberto illuminano a intermittenza l'attacco laziale, dove uno dei pochi punti fissi è Zaccagni, in lento ritorno al suo migliore stato di forma. Quando i friulani però accelerano, sanno rendersi pericolosi: merito del talento di Thauvin e del fisico eccezionale di Lucca, veri totem dell'Udinese in campo. Nel primo tempo però né loro, né il talento a disposizione dei biancocelesti, riesce a fare la differenza, chiudendo la frazione a reti bianche, tanto rammarico però per i padroni di casa, vicinissimi con Zaccagni al gol, quando di ginocchio, da dentro l'area piccola, manda alto il tentativo.

In avvio di ripresa la sfida è decisa da sei minuti di ordinaria follia, dove si segnano ben tre gol in rapidissima sequenza. Ad aprire le danze è Lucca, bravo in spaccata a correggere in porta il tentativo fuori misura di Kamara. La risposta laziale è affidata a Zaccagni: scorribanda individuale dell'esterno sinistro, il quale entra in area e calcia forte a cercare i compagni, trovando la deviazione vincente di Giannetti, il quale trafigge incolpevolmente il proprio portiere, per il pareggio dei padroni di casa.

Sembra essersi ristabilito lo status quo del primo tempo, ma non è così, perché l'Udinese è viva e può godere di giocatori di grande qualità. Il talento di Lovric ispira Thauvin: il francese in area cerca lo spazio per calciare, ma trova tutto chiuso, così si appoggia sul rimorchio di Zarraga, il quale col destro trafigge ancora una volta Provedel, per quello che si rivelerà il gol partita. Il finale è un attacco furibondo da parte della Lazio, con sgasate furibonde a mettere in difficoltà la retroguardia friulana, ma a baluardo della retroguardia dell'Udinese si erge Maduka Okoye: sono almeno quattro le parate fondamentali realizzate dall'estremo difensore nigeriano, nato a Düsseldorf. Un muro che si dimostrerà insormontabile per l'attacco biancoceleste, finendo per perdere così l'incontro per 1-2. 

Se il calcio fosse come il pugilato, la Lazio ai punti avrebbe senza dubbio meritato il successo, ma così non è stato. Merito di un'Udinese coriacea, capace di trovare due lampi nella notte dell'Olimpico e poi di proteggere con ogni forza i tre punti fondamentali ottenuti nella propria lotta salvezza. I biancocelesti infatti palleggiano per il 69% del tempo totale, con una precisione dell'85%, realizzando 479 fraseggi, mentre gli ospiti nel restante 31% del tempo completano 186 fraseggi, con un tasso di conversione del 73%.

Una superiorità territoriale, tradotta dai capitolini anche in occasioni da gol: sono infatti addirittura 18 i tentativi de biancocelesti contro i 14 degli avversari. Superiore è anche il numero di tiri in porta dei laziali: 6 contro 5. A fare però una differenza enorme è la qualità dei tentativi dei padroni di casa, il dato degli expected goals infatti dà un margine discreto alla Lazio: i quali combinano per 2,15 xG, con due occasioni gigantesche fallite da Zaccagni nel primo tempo (0,69 xG) e Lazzari (0,63 xG) nella ripresa. Altri numeri dell'incontro vedono un'Udinese più fallosa (9-15), guadagnando anche un cartellino giallo in più (3-4) e un rosso. I friulani però hanno corso di più (109 km contro 111 km) e recuperato più palloni (44-46). La Lazio da parte sua tira più corner (9-5), ma perde più palloni (7-4).

Ora a Sarri e il suo staff il duro compito di gestire il contraccolpo morale del ko. In classifica il Bologna ha perso contro l'Inter, perciò resta immutato il distacco in classifica dal quarto posto (11 punti). La sensazione diffusa però è che si sia persa l'occasione di accorciare la graduatoria, mettendo anche pressione alle avversarie, aggiungendo un avversario, invece ora la Lazio naviga solitaria al nono posto e la Fiorentina, ottava, è a tre punti di distacco, complicando ulteriormente anche sul piano mentale la risalita. Ci sono ancora dieci giornate di fuoco da vivere e senza l'impegno continentale, è doveroso per i capitolini tentare la risalita e quantomeno provare a strappare una posizione europea per la prossima stagione.

Lazio: ritiro punitivo a Formello comandato da Lotito, su Provedel...

Il ko di ieri contro l'Udinese ha lasciato tracce ed è probabilmente il climax negativo del momento complicato di stagione laziale. La sconfitta è infatti la quarta consecutiva, terza in Serie A, una situazione che ha spinto Lotito, in accordo con il ds Fabiani a optare per un ritiro punitivo alla squadra. L'obiettivo è quello di dare un segnale forte ai giocatori e più in generale all'ambiente, con l'intento di fare quadrato per un finale di stagione che rischia di vedere la squadra di Sarri fuori dall'Europa. Il ritiro dovrebbe cominciare già nella giornata di oggi e potrebbe perdurare fino alla sfida di sabato contro il Frosinone, nella speranza di un pronto riscatto da parte dei protagonisti biancocelesti. 

Una scelta che non sembra aver colto di sorpresa la squadra, che intanto dovrà far fronte all'infortunio di Provedel. Negli ultimi minuti della sfida dell'Olimpico infatti il portiere laziale si era scavigliato, nel tentativo di andare a colpire di testa nell'area avversaria. Un dolore acuto non gli ha permesso di restare sul terreno di gioco, concedendo così il debutto nel massimo campionato italiano al greco Christos Mandas, già visto nel derby di Coppa Italia contro la Roma. Stando alle prime indiscrezioni che filtrano infatti si tratterebbe di un trauma distorsivo importante alla caviglia sinistra, con esami più precisi necessari per stabilire i tempi di recupero. Il medico sociale della Lazio stesso, Fabio Rodia, ha commentato con pessimismo le condizioni dell'estremo difensore laziale: "Le sensazioni sono che lui ha subito un trauma distorsivo importante alla caviglia sinistra. Stiamo prestando i primi soccorsi, poi dobbiamo fare accertamenti per fare una diagnosi precisa. No, non è possibile già quantificare i tempi di recupero. Le sensazioni non sono positive, ma dobbiamo fare gli esami per essere più precisi".

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