Lazio: vittoria autoritaria a Torino ben più del risultato finale

L'analisi del successo laziale contro i granata

1 ottobre 2024
Tijani Noslin festeggiato dai compagni

Tijani Noslin festeggiato dai compagni

Roma 30 settembre 2024 - Tre punti pesanti contro una squadra in forma, mostrando forse la miglior versione di se stessi. Nei dintorni di Formello il giorno dopo il successo di domenica non si respira aria di impresa, ma è importante non sottovalutare il risultato maturato nel pomeriggio di domenica. La Lazio ha superato per 2-3 il Torino in casa dei granata, superando quelli che, fino all'inizio di questa giornata, erano i capolista.

La squadra di Marco Baroni è brava a imporre il proprio gioco, far valere la propria superiore caratura con un ritmo elevato e una fase offensiva molto ben organizzata. Tavares, specialmente nel primo tempo, è un rebus pressoché irrisolvibile per i granata. Il vantaggio di Guendouzi arriva al termine di un'azione individuale proprio del portoghese sull'esterno di sinistra, con il servizio a rimorchio per il francese, bravo e fortunato a calciare in mezzo alle gambe dei rivali, finendo poi per beffare anche Paleari

Il primo tempo si conclude con il margine minimo per i capitolini, merito dell'estremo difensore avversario, ma anche tanti errori da parte dei biancocelesti, un po' spreconi nella fase centrale della partita. Nel secondo tempo però Dia riscatta tutto e tutti, realizzando la rete del raddoppio, sulla sgasata di Isaksen a destra infatti il pallone rasoterra nel cuore dell'area è invitante per tutti, ma è il velo di Zaccagni a liberare completamente il senegalese per la rete del raddoppio. Adams prova a riaprire la partita con un bel diagonale rasoterra, che buca Provedel, laddove non può arrivare. Ma Noslin in appena tre minuti dal suo ingresso riscatta l'espulsione di Europa League realizzando la terza rete. A nulla serve la rovesciata spettacolare di Coco, il Torino non creerà mai reali azioni per il pareggio e i biancocelesti conquisteranno con merito i tre punti.

Anche dal punto di vista statistico, il successo laziale non è mai stato in questione, anzi il risultato non rispecchia abbastanza quanto fatto dalla Lazio per potarsi a casa i tre punti. La squadra biancoceleste non domina il possesso, lascia anche volentieri il pallone tra i piedi dei rivali, ma sa essere letale quando poi decide di ripartire. Il dato sulla gestione del pallone infatti recita 58% per il Toro contro il 42% dell'Aquila. Un dato però che non è accompagnato dalla mole di gioco costruita. I granata infatti si fermano a 12 tiri, contro i 13 capitolini, in parità invece il computo dei tentativi nello specchio (7). La qualità però di questi tiri fa la grande differenza ai termini del risultato finale. Secondo il dato degli expected goals infatti la formazione di Vanoli si ferma ad appena 0,49 xG, mentre la Lazio vola con 2,25 xG legittimando il proprio successo, ricordando che Romagnoli, nel tentativo al 48', ha mancato un'occasione da addirittura 0,79 xG.

La vittoria è la prima lontana dall'Olimpico della stagione di Serie A e fa il paio con quella ottenuta in Europa League contro la Dinamo Kiev. Ora la testa passa nuovamente alla competizione continentale con la partita delicata contro il Nizza da giocarsi tra le mura amiche. Una partita che potrebbe dire quante chance ha la formazione di Baroni a rientrare nelle prime otto di questo trofeo, saltando così gli spareggi e atterrando direttamente agli ottavi di finale.

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