Sarri, trasferta da arabo infelice: "Così è solo prendi i soldi e scappa"

Critiche alla Supercoppa a Riad: "Gli inglesi la giocano a Wembley da 120 anni, per noi è l’elemosina"

15 gennaio 2024

LAZIO

1

LECCE

0

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Patric 6 (24’ pt Romagnoli 6), Gila 6, Pellegrini 6 (20’ st Lazzari 6); Guendouzi 5.5, Rovella 6.5, Luis Alberto 6.5 (20’ st Vecino 6); Isaksen 5.5 (1’ st Pedro 5.5), Felipe Anderson 7, Zaccagni 6 (34’ st Immobile sv). Allenatore: Sarri 6

LECCE (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6 (12’ st Venuti 5.5), Pongracic 6, Baschirotto 5.5, Gallo 6 (40’ st Dorgu sv); Oudin 6 (40’ st Piccoli sv), Ramadani 5.5, Gonzalez 5.5 (27’ st Strefezza 6); Almqvist 6, Krstovic 5.5, Kaba 6 (27’ st Blin 5.5). Allenatore: D’Aversa 6

Arbitro: Ferrieri Caputi 6.

Rete: 13’ st Felipe Anderson

Note: ammoniti Zaccagni, Gendrey, Venuti, Guendouzi, Ramadani, Vecino, Immobile, Pongracic. Angoli: 2-5. Recupero: 1’, 4’.

A metà strada tra Battiato e Woody Allen, Maurizio Sarri non sfigura certo nel derby delle citazioni con Josè Mourinho. Se il portoghese il giorno prima aveva scomodato Harry Potter, ieri dopo vittoria sul Lecce il tecnico della Lazio ha regalato due chicche. Una sulla Supercoppa Italiana che da giovedì si giocherà in Arabia Saudita: "Prendi i soldi e scappa", ha detto Sarri (nella foto) per definire che si terrà a Riad. La Lazio giocherà venerdì la semifinale contro l’Inter, dopo Napoli-Fiorentina. "È il segno di un campionato che ha bisogno di soldi e lo cerca nelle maniere meno opportune. La finale di FA Cup si gioca da 120 anni a Wembley...Questo è tutto fuorché sport, è prendi i soldi e scappa, in maniera miope. Si va a elemosinare in giro per il mondo. Con tutti i problemi che ci sono, si fa la Supercoppa a 4... Se il calcio moderno è questo, sono felice di essere vecchio".

E fin qui la citazione è dal film di Woody Allen. Battiato invece ha intitolato ’L’imboscata’ uno dei suoi dischi più belli, e Sarri usa la stessa definizione per la partita della Lazio contro il Lecce, programmata ieri per l’ora di pranzo e vinta con un gol di Felipe Anderson in versione ’falso nueve’.

"Era una gara difficilissima per tanti motivi, c’era il rischio down contro un avversario che ci ha sempre creato difficoltà. Per un tempo l’abbiamo pagata, molto meglio nel secondo. Sarebbe stato difficile anche se l’avessimo giocata alle 21, ma giocare alle 12.30 è stata un’imboscata. Anderson è un giocatore di cui sono innamorato, vederlo correre mi soddisfa anche esteticamente. Giocatori in scadenza? È una storia italiana, da qui alla fine ci sarà anche tempo per risolverla". Infine l’attacco al prato dell’Olimpico: "Il manto erboso? Non mi vengono aggettivi, è un terreno ingiocabile. È dipinto, manca l’erba in molti punti. Tutte le squadre che vengono a giocare qui, da 1 a 5, danno come valutazione 0".

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