Lazio: contro l'Udinese manca il mordente, i friulani la vincono con la cattiveria

L'analisi della sconfitta biancoceleste nella seconda di campionato

di FILIPPO MONETTI -
25 agosto 2024
Florian Thauvin autore di un gol e un assist nella sfida contro la Lazio

Florian Thauvin autore di un gol e un assist nella sfida contro la Lazio

Roma 25 agosto 2024 - Era un'occasione per regalarsi una notte di fine estate al vertice della classifica in solitaria, un'occasione per dimenticare il doppio zero di inizio dello scorso campionato e invece così non è stato. La Lazio capitola al Bluenergy Stadium e viene mandata al tappeto dall'Udinese di Kosta Runjaic, che invece strappa la possibilità di una sera da capolista dalle mani dei biancocelesti e la coglie a propria volta. In Friuli finisce 2-1 per la formazione bianconera, grazie alle reti di Lucca e Thauvin, con una prestazione mostruosa da parte proprio del francese Campione del Mondo nel 2018 ed ex Newcastle e Tigres. Per i biancocelesti ci pensa Isaksen a rendere il finale meno amaro, ma i laziali non riescono a capitalizzare quasi 20 minuti di superiorità numerica contro la squadra di casa, a causa dell'espulsione di Kamara.

Aggressività, pressione e ritmi alti, sono state alcune delle parole chiave usate da Marco Baroni anche nella conferenza stampa di presentazione della trasferta di Udine. Concetti che poi si sono rivisti in campo, ma con la squadra di Runjaic a vincere la sfida corale su questi punti fermi. La formazione friulana ha infatti approfittato dei primi minuti della Lazio, proprio come fatto dal Venezia e come successo alcune volte anche nelle amichevoli precampionato, per trovare la rete del vantaggio. I bianconeri hanno infatti occupato costantemente la metà campo avversaria per quasi tutta la metà iniziale della prima frazione di gioco. Di minuti per trovare l'1-0 friulano però ne bastano 7. Bello scambio sulla destra tra Payero e Thauvin, con il francese che poi regala un colpo di pura classe alla tifoseria bianconera: cross di mezzo esterno, quasi una trivela, a pescare al centro dell'area di rigore il taglio di Lucca, bravo a incrociare il pallone con forza e a superare un immobile Provedel per il vantaggio dei padroni di casa.

Se però all'Olimpico la reazione laziale non si è fatta attendere, con un repentino aumento della pressione, da cui nasce il gol di Castellanos, e una mole di gioco sempre più consistente da cui poi è arrivata qualità sempre crescente, lo stesso non si può dire della sfida del Bluenergy Stadium. Servono diversi minuti per far sì che i biancocelesti riescano a prendere in mano le redini del gioco, senza però mai diventare una costante spina nel fianco dei rivali: non è un caso che Okoye non debba guardarsi da nemmeno un tiro in porta per tutto il primo tempo. 

Nella ripresa si attende così il cambio di passo della squadra di Baroni, ma proprio come successo nella prima frazione i capitolini soffrono i primi minuti di gioco: troppa la differenza di aggressività e cattiveria agonistica in campo in favore dell'Udinese. E il gol di Florian Thauvin al 50' è proprio una sintesi perfetta di quando la rabbia e il furore calcistico si uniscono alla tecnica pura. Il francese infatti vince un rimpallo a centrocampo e poi semina la difesa avversaria arrivando a tu per tu con Provedel. Il numero 10 friulano non solo riesce a contenere fisicamente il rientro di Romagnoli, ma anche a superare il portiere laziale con un delizioso tocco di punta.

La reazione capitolina non è però immediata come ci si potrebbe aspettare dalla situazione di doppio svantaggio. Anche in questo secondo tempo la formazione laziale si fa attendere, ma per loro fortuna l'ingenuità di Kamara al 69' apre la porta a un'ultima chance di rimonta. L'esterno ivoriano infatti già gravato di un cartellino giallo, interviene in scivolata in ritardo su Isaksen, provocando il secondo cartellino giallo e l'espulsione. L'assalto finale dei biancocelesti accende l'intensità della gara, ma la Lazio non ha ancora fatto i conti con Okoye. Il portiere friulano, così come ha brillato nel debutto stagionale contro il Bologna, si esalta nel finale di massima pressione avversaria, alzando bandiera bianca solo al 94' quando Isaksen corregge in rete la sua respinta sul tiro di Castellanos. Troppo tardi però la rete biancoceleste che dimezza lo svantaggio, alla fine prevale l'Udinese con il risultato di 2-1.

Le statistiche dell'incontro

La Lazio è troppo manovriera, mentre l'Udinese è aggressiva e verticalizza ottimamente ogni volta che ne ha l'occasione. In questo senso, il dato del possesso palla, vista la voglia proprio dei friulani di accelerare i ritmi di gioco ogni volta che ne ha la possibilità, non è nemmeno sbilanciato come ci si potrebbe aspettare in favore della Lazio. I biancocelesti infatti vincono la sfida per il possesso palla, tenendo la sfera tra i piedi per il 65% del tempo totale contro il 35% degli avversari, in una sfida ricca di interruzioni con appena 50 minuti di gioco effettivo a fronte dei 103' totali in cui le squadre hanno calcato il campo. Non solo la quantità del palleggio, anche la qualità è superiore dei laziali sui friulani: la squadra di casa infatti conta appena 191 passaggi riusciti, con la precisione del 73%, contro i 400 riusciti degli ospiti, con un tasso di conversione dell'86%. 

A fare una differenza importante nel match del Bluenergy Stadium è la grinta e per estensione anche la qualità delle soluzioni poi costruite. Se infatti la Lazio costruisce di più con i suoi 17 tiri totali, contro gli 8 bianconeri, l'Udinese tira in porta per 3 volta, cioè il 37% del totale, contro le 5 della Lazio, per una percentuale del 29% dei tentativi totali. Non solo questo però anche in termini di expected goals la sfida dice Lazio, ma non quanto i numeri quantitativi suggerirebbero. I capitolini infatti combinano per 1,20 xG, contro gli 1,03 xG dei padroni di casa.

Altri numeri del match vedono l'Udinese commettere più falli (15 contro 10) guadagnando anche 4 cartellini gialli di cui uno scaturisce in rosso per somma di ammonizioni, contro uno solo biancoceleste; ma i friulani riescono anche vincere più contrasti (11 a 6) e perdere meno palloni (5 a 11). La Lazio da parte sua invece tira ben 13 corner contro i 4 avversari e recupera più palloni con 38 possessi riottenuti. contro 31

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