Lecce-Verona 1-0: Dorgu riporta i giallorossi al successo

In undici contro nove (espulsi Tchatchoua e Belahyane) i salentini piegano le resistenze scaligere

di MATTEO AIROLDI
29 ottobre 2024
Patrick Dorgu affonda l'Hellas Verona

Patrick Dorgu affonda l'Hellas Verona

Lecce, 29 ottobre 2024 – Dopo quattro sconfitte di fila (cinque contando anche quella in Coppa Italia contro il Sassuolo), il Lecce riassapora il gusto della vittoria e lo fa vincendo per 1-0 lo scontro salvezza contro l’Hellas Verona. Ai giallorossi, tornati in gol dopo oltre 400 minuti, è bastata la rete al 51’ di Patrick Dorgu, che in precedenza si era visto annullare per ben due volte il vantaggio. La terza, nonostante anche in questo caso un lungo controllo VAR, è però stata la volta giusta e ha legittimato quanto di buono fatto dai giallorossi per gran parte del match, al cospetto di un Hellas che invece è apparso a lungo troppo passivo e soltanto nel finale, nonostante la doppia inferiorità numerica (espulsi a fine primo tempo Tchatchoua e nei minuti conclusivi Belahyane), è riuscito, approfittando del calo fisico dei salentini, ad uscire dal guscio e a tentare, senza successo, di rimettere in discussione gli esiti della gara.  

Primo tempo

Il primo quarto d’ora è pura fase di studio, nella quale il Lecce cerca cerca di costruire con pazienza, mentre l’Hellas gioca di ripartenza provando a creare situazioni potenzialmente pericolose con Duda. La prima, vera occasione della gara è però di marca giallorossa e porta la firma di Gaspar che al 15’, sugli sviluppi di un calcio di punizione, spizza di testa il pallone che scheggia il palo. I salentini prendono così coraggio e trovano via via sempre più fluidità e brillantezza: sugli scudi Patrick Dorgu che al 21’ premia gli sforzi del Lecce andando in rete al culmine di un corner: la gioia del danese dura però un fazzoletto di pochissimi secondi dal momento la rete viene subito annullata perché viziata da un fallo del giallorosso ai danni di Tchatchoua, affossato dall’avversario prima di colpire il pallone con la parte alta della spalla. Dall’altra parte, l’Hellas reagisce cercando di prendere in mano il pallino del possesso palla ma lo fa in maniera sterile mentre il Lecce appare più pungente e concreto in zona gol, tanto da andare nuovamente in rete al 35’ ancora con Dorgu. Persino in questo caso, però, la rete del danese viene annullata per fuorigioco su sull’assist di Rafia, visto che il tocco della difesa scaligera viene considerato involontario. L’esterno in forza al Lecce non si lascia comunque condizionare dagli episodi e al 40’ si rende protagonista di un altro momento chiave del match: lanciato a rete, infatti, Dorgu viene steso da Tchatchoua. Mariani e il VAR non hanno dubbi: cartellino rosso per chiara occasione da rete per il camerunense ed Hellas in dieci alla pausa di metà gara.

Secondo tempo

La ripresa comincia senza cambi e con Dorgu ancora a vestire i panni dell’assoluto protagonista: al 51’, infatti, il danese va per l’ennesima volta in gol con un tuffo di testa perfetto su cross di Banda, ma ancora una volta vede da vicino gli spettri dell’annullamento, perché per la terza volta – almeno inizialmente – una sua rete non viene convalidata. Soltanto dopo un attento check al VAR, l’iniziale decisione arbitrale viene cambiata e sia il Lecce che Dorgu possono festeggiare il vantaggio. Incassato lo 0-1, il Verona replica con la punizione fuori di un soffio di Suslov, mentre Zanetti decide di rimescolare le carte inserendo Mosquera per l’impalpabile Tengstedt. Ottimo l’impatto del colombiano che, nelle insolite vesti di difensore, sventa un pericolo allontanando la palla da centro area su sponda di Gaspar. Sugli sviluppi del corner ci prova poi anche l’altro neoentrato Pierret che dall’altezza del dischetto non inquadra lo specchio della porta avversaria. Altro lampo che testimonia la padronanza in campo del Lecce che, pur tenendo il baricentro un po’ basso, gioca con personalità e fluidità, mentre l’Hellas tenta il tutto per tutto facendosi vedere dalle parti di Falcone per la prima volta nella ripresa al 76’, con la sventagliata di Suslov, parata con grandi riflessi dall’estremo difensore avversario. Le residue speranze scaligere naufragano però definitivamente a 8’ dalla fine quando Belhayane, già ammonito, protesta in maniera eccessiva all’indirizzo del direttore di gara e si prende il conseguente secondo cartellino giallo lasciando i suoi addirittura in nove uomini. Dani Silva e Magnani sono le ultime due mosse di Zanetti, mentre Gotti replica con gli innesti di Rebic e Oudin, i quali garantiscono ulteriore freschezza a un Lecce che, pur soffrendo un po’ nei minuti finali a dispetto della doppia superiorità numerica, riesce a tornare al successo. Il tabellino Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert (dal 63’ Pierotti), Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly (dall’85’ Oudin), Ramadani; Dorgu, Rafia (dal 63’ Pierret), Banda (dal 73’ Tete Morente); Krstovic (dall’85’ Rebic). All. Gotti. Hellas Verona (4-2-3-1): Perilli; Daniliuc (dall’84’ Magnani), Coppola, Ghilardi, Tchatchoua; Belahyane, Duda; Suslov (dall’84’ Dani Silva), Serdar (dal 65’ Lambourde), Lazovic (dal 65’ Bradaric); Tengstedt (dal 53’ Mosquera). All. Zanetti. Marcatori: Dorgu (51’). Note – Ammonizioni: Guilbert, Serdar. Espulsi: Tchatchoua (cartellino rosso diretto), Belahyane (doppio giallo).

 

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