Lecce-Udinese 0-1, decide il rigore (della discordia) di Lucca
I friulani firmano la seconda vittoria di fila grazie al penalty trasformato dal numero 17, che prima della battuta litiga con tutta la squadra e viene poi sostituito. L'arbitro Bonacina nel mirino dei salentini anche per il mancato rosso a Payero

Lorenzo Lucca (Ansa)
Lecce, 21 febbraio 2025 - Al Via del Mare nel primo tempo succede poco, ma quel 'poco' influenza di fatto tutta la partita. Lecce e Udinese non confezionano molte occasioni da gol, ma un contatto piuttosto dubbio tra Lovric e Jean porta l'arbitro Bonacina, dopo on field review, ad assegnare un rigore piuttosto discusso. Sul dischetto va Lucca, ma prima di farlo si ritrova l'ira di tutti i suoi compagni, con Thauvin, il rigorista designato, a capitanare l'elenco degli scontenti. Alla fine vince la linea del numero 17, che realizza anche il penalty ma poi si ritrova a festeggiare da poco prima di essere addirittura sostituito da un furibondo Runjaic. Seppur tinto di pathos, è di fatto il colpo che significa per i friulani la seconda vittoria di fila e, a fari spenti, l'inserimento alle spalle del treno buono per l'Europa, mentre i salentini frenano ancora non senza contestare anche nel secondo tempo l'arbitraggio di Bonacina, reo a detta del Via del Mare anche di aver risparmiato il secondo giallo a Payero.
Le formazioni ufficiali
Giampaolo sceglie un 4-3-3 aperto da Falcone, protetto da Guilbert, Baschirotto, Jean e Gallo: a centrocampo ci sono Coulibaly, Pierret e Rafia, mentre in attacco tocca a Pierotti, Krstovic e Morente. Runjaic replica con un 4-4-2 che tra i pali vede Sava, con Kristensen, Bijol, Solet e Kamara in difesa: sugli esterni ci sono Thauvin ed Ekkelenkamp, con Lovric e Karlstrom sulla mediana e la coppia Sanchez-Lucca in attacco.
Primo tempo
La prima chance del match arriva al 5' ed è di marca Udinese, con Lovric che va in verticolare verso Lucca, che conclude subito verso Falcone, bravo a salvarsi con i piedi prima poi di spegnere definitivamente l'azione friulana con una smanacciata con i pugni. All'11' Sanchez ci prova da fuori, ma la mira è imprecisa. Le occasioni vere latitano e così al 22' un sussulto lo regala un cross morbido ma insidioso di Thauvin, che chiama Falcone a un'uscita comunque attenta. La prima occasione del Lecce arriva al 26' quando, dopo una serie di corner a proprio favore, Pierotti esplode una botta che, deviata da Kristensen, chiama Sava a un intevento tutt'altro che facile che frutta un altro giro dalla bandierina ai padroni di casa, che al 28' tremano quando, nell'altra area Lovric va giù dopo un contatto con Jean. Dopo on field review l'arbitro Bonacina indica il dischetto a causa di una gomitata comunque dubbia: Lucca si incarica della battuta del rigore, trasformato senza esitazioni nonostante il cartellino giallo incassato poco prima dell'esecuzione per una discussione molto accesa con i propri compagni, Thauvin in particolare, che poi dopo la rete non a caso non esultano insieme al proprio numero 17. Come se non bastasse, la vicenda si tinge ulteriormente di giallo quando Runjaic sostituisce proprio Lucca con Bravo. Intanto, l'Udinese quasi sbanda anche sul campo dopo questo episodio controverso: Sanchez si cimenta in un retropassaggio molto pericoloso, che Bijol sventa non senza affanni. Al 38' Kamara serve Thauvin, che prova un conclusione senza fortuna e precisione. I minuti di recupero sono 3 chiusi da una botta dalla lunghissima distanza di Krstovic che ben fotografa le difficoltà in zona offensiva del Lecce in un primo tempo privo di grandi emozioni se si esclude il rigore della discordia per tutti: per i giallorossi, che recriminano su una decisione al limite, e per gli stessi bianconeri, tutti contro Lucca, poi sostituito.
Secondo tempo
Giampaolo lascia negli spogliatoi Rafia e Pierotti, rilevati da Berisha e Karlsson. In realtà, cambia poco perché continua a farsi preferire l'Udinese, che al 53' manda al tiro Bravo a chiusura di un'azione solitaria: Falcone si allunga e manda la palla in corner prima di ripetersi poco dopo, offrendo agli ospiti un altro giro dalla bandierina. Ospiti che al 55' scartano solo in parte il regalo della premiata ditta Guilbert-Baschirotto: Sanchez serve Kamara, che esplode un tiro-cross anziché cercare direttamente la porta. Dall'ennesimo corner Ekkelenkamp sbaglia e offre a Morente un contropiede invece sciupato. Al 61' Bijol anticipa Coulibaly, lanciato a rete, e nel farlo gli frana anche addosso, alimentando ulteriormente il malcontento del Via del Mare. Runjaic si gioca un'altra mossa, stavolta preventivata e senza alcun giallo: esce Sanchez ed entra Payero in una fase in cui il Lecce prova ad alzare il baricentro pur senza costruire veri pericoli dalle parti di Sava. L'Udinese però è ancora in partita e al 68' sfiora la rete con il cross di Lovric che quasi arriva al tentativo in estirada di Ekkelenkamp, l'uomo on fire delle ultime settimane. La gara si innervosisce e fioccano i gialli: tra gli ammoniti c'è il neo entrato Payero, che entra poi duro su Jean, rischiando grosso. I friulani si salvano e attaccano con Thauvin, che mette un cross per Bravo, che incorna fuori. Giampaolo sostituisce Morente con N'Dri e Pierret con Rebic: Runjaic replica inserendo Atta, Kristensen e Zarraga per Lovric, Ehizibue ed Ekkelenkamp. Forse per la prima volta nel match l'Udinese va un po' in confusione e il Lecce prova ad approfittarne, ma il massimo dei pericoli creati sono dei corner che a loro volta non generano pericoli dalle parti di Sava. All'85' Payero scivola al momento della conclusione, con l'esito della stessa 'degna' della preparazione: all'86' il bianconero ci riprova, e stavolta la mira è migliore, ma comunque di poco alta sopra la traversa. Ci prova poi Atta a chiusura di un'azione avvolgente degli ospiti: Falcone si accartoccia e blocca. L'ultima mossa di Giampaolo è Veiga per Guilbert prima che arrivi la segnalazione di recupero: i minuti extra sono 4 durante i quali non succede più nulla, consegnando all'Udinese una vittoria tirata e discussa per un episodio controverso che rischia di minare lo spogliatoio nel prosieguo della stagione.
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