Lecce-Roma 0-1, Ranieri: "A Dovbyk serve serenità. Il mio sostituto? Sarà sicuramente..."
Le parole di tutti i protagonisti della sfida del sabato sera tra salentini e capitolini

Lecce-Roma, Ranieri a bordo campo (Ansa)
Lecce 29 marzo 2025 - La Roma vince di misura nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce. La firma è di Artem Dovbyk sullo 0-1 in favore dei capitolini, un successo che vale altri tre punti e la settima vittoria consecutiva da parte della squadra di Ranieri. Cade ancora invece la squadra salentina, quinto ko di fila dei giallorossi di Puglia. Qui tutte le parole dei protagonisti a gara conclusa ai microfoni di Dazn.
Ranieri: "Dovbyk può crescere ancora. Per il finale di stagione posso promettere solo il duro lavoro"
Non poteva non cominciare da Artem Dovbyk, l'intervento di Claudio Ranieri ai microfoni dei cronisti. Il tecnico italiano si gode il centravanti ucraino, ma è convinto che possa dare ancora di più a questa squadra sia per il finale di stagione, sia per il proseguo della sua avventura in Italia. "Dovbyk è un ragazzo molto sensibile, ha bisogno di affetto. Ho chiesto alla squadra non tanto di coccolarlo, ma di capirlo e dargli tutti i palloni che lui preferisce. Ha qualità eccezionali e piano piano comprenderà sempre più il calcio italiano. Io credo lui possa fare ancora di più. Può segnare più gol, ma non è facile. Lui deve restare sereno e non è semplice quando dietro le spalle c'è tutta la situazione familiare che vive. Dobbiamo ricordarlo sempre. Quando lotta così mi piace molto. Io gli ho spiegato che i gol sono importanti, ma è ancora più importante lottare su ogni pallone possibile. Piano piano sono convinto che tirerà fuori tutta la sua anima".
La sostituzione chiave dell'incontro è stato l'ingresso di Shomurodov, senza però rilevare l'attaccante ucraino, di fatto virando su un attacco a due uomini. Una scelta vincente spiegata così dal tecnico. "Ho scelto di mettere due uomini lì davanti. Ho dato a Dovbyk una spalla, per altro un giocatore veloce come Shomurodov. Volevo che si sentisse più aiutato lì davanti e ha funzionato".
La Champions resta dunque vicina dopo questa grande vittoria, ma Ranieri non vuole fare promesse, solo la garanzia di continuare sulla strada imboccata. "Io continuo a lavorare, l'ho detto quando sono arrivato. Non faccio promesse, solo il duro lavoro, è il mio modo di fare. C'è da lottare, anche da soffrire perché oggi pronti, via, abbiamo avuto due occasioni che non abbiamo saputo sfruttare. Io ho detto ai ragazzi di restare sereni e migliorare i dettagli. Ci sono stati alcuni errori nostri, fare attenzione a queste piccole cose".
L'intervista si conclude anche con un piccolo commento da parte dell'alleantore su chi in estate lo sostituirà sulla panchina romanista. "Io mi auguro di poter assolvere al mio compito fino in fondo. L'unica promessa che posso fare è che chi arriverà sarà più giovane di me, perché se non lo fosse potrebbe essere un problema (ride, ndr). Sulla scelta non inciderà molto l'arrivo o meno in Champions League. Conta portare questi ragazzi al loro vero valore per fare scelte oculate, anche perché abbiamo poco margine a causa del fair play finanziario".
Giampaolo: "Noi penalizzati dall'azione del gol, su Baschirotto si poteva fischiare fallo"
Nonostante la quinta sconfitta consecutiva non ci sono rimpianti in casa Lecce, ma un pizzico di recriminazioni sì. Vena polemica per Marco Giampaolo ai microfoni di Dazn, quando nell'analizzare la gara ha rimarcato come per lui l'azione del gol degli ospiti, sarebbe viziata da un potenziale fallo di Dovbyk ai danni di Baschirotto. "Veniamo penalizzati da un'azione che ha portato al gol della Roma. A mio avviso si poteva anche fischiare un fallo ai danni di Baschirotto, ma così non è stato. La squadra ha giocato con spirito, con determinazione, ma questo non è bastato. Sull'azione del gol il difensore corre per proteggere la porta e viene preso in mezzo dai due avversari e subisce una spallata da Dovbyk. Io non so se a parti invertite questo fallo non sarebbe stato fischiato. Io credo di sì. Baschirotto è due metri, tutti i giorni in palestra, non è un giocatore che si butta, non è da lui. Credo ci possa stare. Per me è evidente come la spallata lo butti per terra. Fa parte del calcio, ma lì non c'è da essere furbi".
Il tecnico si dice però soddisfatto della propria squadra, il cui spirito non è mai stato domo fino al triplice fischio del direttore di gara. "La squadra gioca con spirito, con convinzione. Eravamo contro una squadra superiore a noi, dove loro avevano grande costanza di rendimento, noi no. La squadra però ha giocato, non posso rimproverarle nulla. Hanno sudato la maglia fino al 95', ha lottato, è rimasta in gara. Gli errori poi si commettono, fanno parte del gioco. Ci sono però cose che vanno oltre il tuo controllo. Se fossero mancate voglia o spirito lo avrei ammesso, ma questo non è successo. Si è subito un gol evitabile, abbiamo saputo soffrire. Ci dispiace profondamente, ora però dobbiamo solo smaltire in fretta questa delusione".
Ci si chiede però se a questo Lecce non manchino un pochino i gol degli altri giocatori oltre a Kristovic. Un tema però che Giampaolo non vuole affrontare, preferendo una visione di insieme, rispetto a colpe o errori dei singoli. "È chiaro che se avessimo contribuito con gol in più dal centrocampo o altri reparti avremmo alcuni punti in più che non ci metterebbero nelle difficoltà in cui siamo adesso. Questo però non è successo, ma non è colpa di questi giocatori. Però non li abbiamo fatti, dovremo calciare meglio. Sono cose di cui però al momento mi interessa poco. Io penso partita per partita, bisogna schiumare sudore, lacrimare, come la squadra ha fatto oggi, lottare su ogni pallone. Se poi gli avversari saranno più bravi stringeremo loro la mano".
Dovbyk: "La prima stagione in Italia non è stata facile. Non ho esultato perché ero stanco"
Autore del gol vittoria e uomo partita della Serie A per questa partita, Artem Dovbyk si è presentato a fine gara per commentare il successo della Roma contro il Lecce ai microfoni di Dazn. Ancora non a proprio agio con l'italiano, l'ucraino ha raccontato in inglese le ragioni dietro alla sua mancata esultanza dopo il gol che è valso i tre punti alla sua squadra. "Era l'ottantesimo quando ho fatto gol, ero abbastanza stanco, per questo non ho esultato molto. Ho festeggiato a partita finita dopo con i miei compagni. La cosa importante erano i tre punti e li abbiamo conquistati".
Dalla partita singola, si è poi passati a una rapida valutazione della stagione fin qui vissuta con i colori giallorossi da parte dell'attacante ucraino. "La mia prima stagione in Italia non è stata facile. Sarò onesto ci sono state tante cose strane, abbiamo cambiato tre allenatori. Io continuo a imparare, ho continuato a lavorare e ora sono qui. Adesso piano piano stiamo facendo quello di cui siamo capaci".
Cristante: "Se non vinci queste partite, non puoi giocarti gli scontri diretti alla pari"
Non ha parlato il solo Dovbyk ai microfoni di Dazn, al suo fianco a bordo campo a partita conclusa c'era anche Bryan Cristante, il quale ha raccontato così le sue sensazioni al termine del successo contro il Lecce.
Si è cominciati dall'importanza del risultato, una vittoria preziosissima ottenuta con le unghie e con i denti al termine di una partita combattuta. Un successo che il centrocampista definisce fondamentale per arrivare pronti al rush finale di stagione. "È tanto importante - afferma Cristante - vincere partite come quelle di oggi. Se non vinci queste partite poi non riesci a giocarti gli scontri diretti per il finale di stagione quindi era importante prendere i tre punti. Arriviamo agli scontri diretti attaccati e ora ci giocheremo questo finale di campionato".
Intervistato in compagnia di Dovbyk, il centrocampista ha raccontato come vivano il suo momento di forma in questa fase di stagione. "Sappiamo tutti gli attaccanti vivano anche di gol. Noi - spiega il centrocampista giallorosso - gli siamo stati vicino quando il momento era un pochino più complicato, ora invece sta segnando. Artem è un bravo ragazzo, un giocatore forte, ha avuto delle difficoltà, ma ora i suoi gol li sta facendo. Speriamo che nel finale continui a crescere".
Il momento della Roma è d'oro: sette vittorie consecutive che permettono ai giallorossi di restare a ridosso delle posizioni da Champions League. Una risalita quasi insperata da parte dei capitolini che si godono il momento ma vogliono spostare l'asticella ancora più in alto. "Qualche mese fa ci avrei messo la firma per essere dove ci troviamo ora. Siamo stati bravi a ribaltare la stagione, ora siamo qui e ce la giochiamo. Non abbiamo ancora fatto niente, ma già che possiamo giocarci le nostre chance è molto importante".
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