Lecce-Venezia 1-1: Baschirotto rimedia all'autogol di Gallo

Finisce in parità la sfida salvezza del Via del Mare. Succede tutto nella ripresa

di MATTEO AIROLDI
6 aprile 2025
Un momento del match Lecce-Venezia (Ansa)

Un momento del match Lecce-Venezia (Ansa)

Lecce, 6 aprile 2025 – Finisce 1-1 la sfida salvezza del Via del Mare tra il Lecce – che ha interrotto una striscia di cinque sconfitte ma è uscito dal terreno di gioco subissato dai fischi del tifo giallorosso – e il Venezia. Un pareggio che sostanzialmente non modifica in maniera sostanziale la classifica di entrambe perché, il Lecce – atteso dalla delicatissima sfida in casa della Juventus – si porta soltanto a +3 sull’Empoli terzultimo mentre il Venezia è a -5 dalla quota salvezza. Per quanto visto in campo, però, il risultato del via del Mare sta un po’ più stretto alla formazione di Giampaolo che, dopo un primo tempo comandato, è stata sorpresa dall’ottimo avvio di secondo tempo del Venezia ed è finita sotto nel punteggio per effetto dell’autorete di Gallo al 50’. Grazie anche ai cambi, però, i salentini hanno saputo cambiare passo e pareggiare i conti con l’incornata vincente di Baschirotto e nel finale si sono gettati in avanti arrivando ad un soffio dal guizzo del sorpasso prima con il palo del neoentrato N’dri e poi con un altro colpo di testa velenoso di Baschirotto, neutralizzato dalla parata provvidenziale di Radu.

Primo tempo

Scende in campo con grande furore agonistico il Lecce, che parte con la quinta innestata e dopo appena 35”, al culmine di un’azione insistita, lancia ai lagunari il primo segnale con il tiro di Ramadani, che finisce alto sopra la traversa della porta difesa da Radu. Asfissiante riaggressione sulle seconde palle, dinamismo nei duelli e verticalità segnano l’ottimo avvio dei salentini che al 4’ ci riprovano con una doppia occasione viziata però dal fuorigioco di partenza di Helgason. Dall’altra parte il Venezia arranca, non trovando ampiezza e velocità di manovra e deve attendere il 18’ per farsi vedere dalle parti di falcone con la conclusione fuori misura di Yeboah sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un tentativo velleitario, che non basta ad interrompere il monologo dei giallorossi nella prima mezz’ora di gioco: l’occasione più nitida del primo tempo capita al 21’ a Baschirotto, il quale ci prova sottoporta ma non inquadra lo specchio per la deviazione in calcio d’angolo di un difensore avversario. Non trovano fortuna anche i colpi di testa di Krstovic al 28’ e al 31’. Il Venezia incassa e nel quarto d’ora conclusivo cerca di alzare il baricentro e alleggerire la pressione, ma non punge e riesce a creare solo una buona opportunità al 41’ con Yeboah che calcia alto dal limite dell’area.  

Secondo tempo

Il primo a mescolare le carte è Di Francesco che sfrutta lo slot di cambi dell’intervallo per togliere l’ammonito Carboni e sostituirlo con Haps. La risposta lagunare è immediata, perché in avvio di ripresa è il Venezia ad essere più pimpante e a sfiorare con Gytkjaer la rete per ben due volte. Gol veneziano che è però dietro l’angolo e arriva pochi istanti più tardi quando Gallo, sugli sviluppi battuta in maniera tagliente da Zerbin dalla trequarti destra, devia il pallone nella propria porta stuzzicato proprio da Gytkjaer. L’inizio di ripresa decisamente complicato spinge Giampaolo a rivoluzionare il centrocampo con gli innesti di N’dri, Pierret e Berisha. Serve qualche minuto ai giallorossi per assimilare il nuovo assetto ma al 65’ arriva il lampo che rimette tutto in discussione: su una punizione battuta da Helgason, Baschirotto svetta di testa e insacca l’1-1. L’inerzia del match si ribalta nuovamente, con il Lecce che riprende vigore e allora Di Francesco cambia completamente il suo attacco per ritrovare energie, gettando in mischia Oristanio e Fila, il quale si presenta in partita non trovando l’angolazione giusta a tu per tu con Falcone sull’ottima pressione di Nicolussi Caviglia su Berisha. Pericolo scampato per i padroni di casa che nei 20’ finali si ributtano in avanti alla ricerca del gol del sorpasso che il neoentrato N’dri’, al 79’, sfiora colpendo la base del palo sull’assistenza in area di Krstovic. Altrettanto ghiotta è la palla gol che capita all’84’ sulla testa di Baschirotto che costringe al miracolo Radu per evitare la doppietta del difensore salentino. La “Dea bendata” volta però le spalle agli uomini di Giampaolo che nel recupero rischiano qualcosa di troppo su un’iniziativa di troppo e alla fine devono accontentarsi di un solo punto.

Tabellino

Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert (dal 68’ Veiga), Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly (dal 54’ Pierret), Ramadani (dal 54’ Berisha); Pierotti (dal 54’ N’dri), Helgason, Morente; Krstovic. All. Giampaolo.

Venezia (3-5-2): Radu; Marcandalli (dal 73’ Ellertsson), Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Cavigia, Kike Perez (dall’81’ Doumbia), Carboni (dal 45’ Haps); Yeboah (dal 68’ Oristanio), Gytkjaer (dal 68’ Fila). All. Di Francesco.

Marcatori: Gallo (Lecce, aut. 50’), Baschirotto (Lecce 65’)

Note – Ammonizioni: Franco Carboni (Venezia), Baschirotto (Lecce), Marcandalli (Venezia), Guilbert (Lecce), Kike Perez (Venezia), Candé (Venezia).

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