Leghe e Fifa, scontro finale

Ricorso alla Ue sul sovraffollamento dei calendari

di DORIANO RABOTTI -
15 ottobre 2024
Un momento della partita Belgio-Francia, valida per la Nations League (Ansa)

Un momento della partita Belgio-Francia, valida per la Nations League (Ansa)

Roma, 15 ottobre 2024 – Tra un po’ dovranno formare anche una Lega dei tribunali, di questo passo. Non è la prima volta che il calcio finisce davanti ai giudici: stavolta il tema è il sovraffollamento dei calendari, il bersaglio la Fifa, il luogo la Commissione Europea. Alla quale i sindacati dei calciatori e le Leghe dei diversi campionati hanno presentato un reclamo contro “l’imposizione del calendario internazionale delle partite da parte della Fifa”.

All’ente mondiale del calcio viene contestato “il conflitto di interessi come organizzatore di competizioni e allo stesso tempo organo di governo”, ma la sostanza vera riguarda il calendario: tra mondiale per club del 2025 e coppa del mondo 2026, per sindacati e Leghe sono a rischio “la sicurezza e il benessere dei calciatori e la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali”.

L’azione legale è stata approvata a luglio e illustrata ieri a Bruxelles. Di recente la Fifa ha già incassato sconfitte nelle corti dell’UE su Superlega e caso Diarra. L’ad della Lega di serie A Luigi De Siervo ha fatto presente che i campionati europei negli ultimi 20 anni non hanno aumentato il numero di partite, Fifa e Uefa sì. La Uefa però si è consultata con le Leghe, “la Fifa – dice De Siervo – ha imposto il suo nuovo format e le sue competizioni senza alcuna discussione”.

Sembra una partita destinata come minimo ai supplementari.

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