L’Italia c’è oltre lo choc. ‘Jack’ poi doppio Berardi. Frattesi completa l’opera

Crescendo azzurro e Malta ko dopo la partenza forzata di Tonali e Zaniolo. Azzurri secondi: martedì torniamo a Wembley per tentare l’aggancio.

di PAOLO GRILLI -
15 ottobre 2023
‘Jack’ poi doppio Berardi. Frattesi completa l’opera

‘Jack’ poi doppio Berardi. Frattesi completa l’opera

Non era il banco di prova ideale per dimostrarsi o riscoprirsi grandi, ma la sfida di Bari con Malta è stata, questo sì, la necessaria prova generale verso quella di martedì a Wembley: l’arena che ti butta sempre addosso il brivido della leggenda, figurarsi se poi hai un bisogno di punti e lì avevi .

La vittoria degli azzurri contro Malta è stato anche un graditissimo pannicello caldo dopo la bufera delle scommesse illegali che ha coinvolto anche l’azzurro. Il San Nicola sold out e con i giochi di luce è stato lo scenario giusto per dimenticare le ombre dell’ennesimo caso che scuote il calcio dalle fondamenta. E non era scontato che la risposta dei nostri fosse così netta e di carattere dopo il trauma delle partenze forzate di Tonali e Zaniolo.

Contro avversari di caratura modesta, sinora sempre sconfitti e con una sola rete all’attivo nel girone, ci ha pensato Jack Bonaventura, con una pennellata d’autore, a scacciare subito le incertezze che stavano insinuandosi in un’Italia più volenterosa che efficace in avvio.

A 34 anni, la mezzala viola trova la giusta consacrazione in nazionale arrivando al primo gol in sedici presenze, e tre anni dopo l’ultima. Bella storia di tenacia e, come si usa dire, di resilienza. Ma soprattutto di qualità, quella individuata da Spalletti in Jack, che poi è soprattutto Jolly.

La stessa di Berardi, che da due anni non segnava in azzurro. La doppietta rimette in ordine desideri e meriti di un esterno che, in una big o meno, dobbiamo tenerci sempre stretti. Come l’energia di Frattesi, implacabile nell’ItalSpalletti e autore del poker definitivo.

Se non è stata una prestazione coi fiocchi, quella di ieri sera della nostra nazionale, va anche rimarcato come mai, nella nostra storia, fossimo riusciti a battere Malta con più di due gol di scarto in nove precedenti. E la statistica corretta da ieri vorrà pur dire qualcosa, a livello di consistenza di squadra.

Nella ripresa, gli attesi e comprensibili cambi in uno scacchiere che poi consente un virtuoso turnover. Scamacca, che certo differisce da Raspadori a livello fisico, ne ha preso il posto e tutto ha continuato a girare nel pieno controllo degli azzurri.

La fiducia è ritrovata, lo choc delle scommesse superato. Certo martedì sarà tutta un’altra storia, con il coefficiente di difficoltà che sarà ben più elevato. Ma vista con la legittimazione degli ultimi risultati, quella di Wembley è anche un’occasionissima per togliersi di dosso gli ultimi dubbi, e per aprire definitivamente il nuovo corso.

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