L’Italia vede rosso, ma c’è. Sofferenza dopo lo show. Pari di cuore col Belgio

Grande avvio con Cambiaso-Retegui, l’espulsione di Pellegrini al 38’ cambia tutto. All’Olimpico azzurri compatti, salva la vetta solitaria. Spalletti fa esordire Pisilli.

di PAOLO GRILLI -
11 ottobre 2024
Sofferenza dopo lo show. Pari di cuore col Belgio

L’espulsione di Lorenzo Pellegrini prima della fine del primo tempo: fino a quel punto l’Italia aveva dominato

Una leggerezza all’italiana. Il rosso evitabile e ingenuo rimediato da Pellegrini al 38’ ha stravolto il copione della sfida col Belgio in Nations. Quel cartellino per l’entrataccia su Theate ci ha portati dal brillio alla sofferenza, inevitabilmente. Ma il punto conquistato all’Olimpico ha un suo peso, racconta anche di tanta compattezza.

La zampata di Cambiaso per l’iniziale vantaggio contro i Diavoli Rossi aveva avuto il dolce sapore della controtendenza. Tutti ricordano l’incipit sciagurato degli azzurri contro l’Albania agli Europei, ed era stato pure peggio, in fatto di topica iniziale, contro la Francia in una partita che poi avevamo ribaltato con un crescendo.

Spalletti sta riuscendo a fare leva sul talento giovane di cui ci è concesso godere. In un Olimpico che ha reso omaggio a Totò Schillaci, lo spirito azzurro si è ulteriormente irrobustito. Che differenza, tra il Dimarco visto nella rassegna continentale e quello protagonista contro i Blues a Parigi e anche ieri, mettendoci del suo in entrambi i gol azzurri. L’assist per Cambiaso nell’azione del 2-0 firmato da Retegui è arte finissima, roba che farebbe stropicciare gli occhi anche in Premier.

Tutto può girare al meglio, ora. Anche senza Scamacca, anche senza Barella che presto tornerà. Il 3-4-1-1 riproposto ieri è tutto tranne che un assetto prudente. Il possesso palla è funzionale, non un’imposizione. C’è più respiro, un’omogeneità di pensiero tra un reparto e l’altro. Molto dipende anche dalla classe in decollo di Ricci, fattore pensante in mediana, con Tonali e Frattesi pronti a coglierne ogni spunto.

Il Belgio di Tedesco ha presentato fino al 38’ tutti i tratti della nazionale eternamente incompiuta, gravata pure dal ricambio generazionale: senza Courtois, De Bruyne e Lukaku, è un’altra cosa. Il sussulto è arrivato col 2-1 di De Cuyper, appena dopo l’espulsione del romanista.

La ripresa è vissuta sull’asimmetria dall’inferiorità numerica. Il pari di Trossard ha ripresentato vecchi fantasmi. Ma anche da queste salite passa una vera ricostruzione. L’apnea può restituirti un ritmo migliore. I nostri quinti hanno brillato nella prima frazione, Bastoni e Calafiori poi sono certezze. E occhio a Retegui. E’ attaccante totale, come visto con Gasp. Quello del numero 9 potrebbe essere un problema di prossima soluzione.

L’altra sfida. Nell’altro incontro del Gruppo 2 di Lega A di Nations, la Francia ha battuto Israele 4-1 a Budapest (7’ Camavinga, 24’ Gandelman, 28’ Nkunku, 87’ Theo Hernandez, 89’ Barcola). La classifica: Italia 7, Francia 6, Belgio 4, Israele 0. Lunedì a Udine, alle 20.45, Italia-Israele.

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