Mancini d'Arabia: l'ex ct azzurro verso la Nazionale saudita

Per l'allenatore sarebbe pronto un contratto da 30 milioni all'anno per tre anni. Con lui anche lo staff protagonista all'Europeo vinto dall'Italia. Gli obiettivi con gli arabi? La Coppa d'Asia e a novembre l'avventura di qualificazione verso il Mondiale del 2026

di GIACOMO GIAMPIERI
24 agosto 2023
Roberto Mancini verso l'incarico da ct in Arabia Saudita

Roberto Mancini verso l'incarico da ct in Arabia Saudita

Ancona, 24 agosto 2023 – Se i rumors s'inseguivano già da qualche tempo, ovvero subito dopo le dimissioni da commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, adesso quelle voci avrebbero trovato definitiva consistenza. Roberto Mancini è pronto a decollare dalla “sua” Jesi a Riyad. Dal Belpaese all'Arabia Saudita, quel paese del quale s'appresta a diventarne allenatore.

Un allenatore con... portafoglio, visto il contratto milionario che attende il “Mancio”, che ha compiuto il passo di lato dalla selezione azzurra all'antivigilia di Ferragosto ed è stato rimpiazzato qualche giorno dopo da mister Scudetto col Napoli, Luciano Spalletti. Secondo alcuni media arabi, i flirt con Mancini non sono proprio una novità. Ma sono piovute solo smentite. Quel che appare certo, invece, è che nell'altro continente - come riporta la Rosa, la 'Gazzetta dello Sport' -, potrebbe percepire tra i 25 e i 30 milioni all'anno per tre anni, per un totale di circa 90 milioni. Benefit che manterrebbe fino al prossimo Mondiale in Canada, Messico e Stati Uniti in programma nel 2026.

Con Mancini muoverebbero verso l'Arabia Saudita anche i suoi fedelissimi, lo staff che lo ha accompagnato e sostenuto nell'Europeo vinto dall'Italia. Ovvero i collaboratori ed ex compagni di squadra nella Sampdoria quali Salsano e Lombardo, ma anche Nuciari, Battara e Scanavino, il tattico Gagliardi e pare anche l'ex team manager Lele Oriali. Tutti 'soldati' del Mancio, con i quali ha già dimostrato di avere feeling e lavorare alla perfezione, con equilibrio, determinazione e professionalità.

Sarebbe soltanto questione di ore prima del nero su bianco, della firma su un nuovo ingaggio stellare per l'ex ct azzurro. Che, secondo le indiscrezioni, dovrebbe debuttare in panchina già l'8 settembre contro la Costa Rica e, appena quattro giorni dopo, di nuovo contro la Corea del Sud, per due amichevoli. Un momento in cui i principali campionati europei saranno fermi.

Poi, dopo i test preparatori, da gennaio quelli che conteranno di più. Gli impegni più importanti. Come la Coppa d'Asia in Qatar: la Nazionale saudita fa parte del raggruppamento con Thailandia, Kirghizistan e Oman e ha tutte le ambizioni di provare a (ri)vincerla dopo l'affermazione nel lontano 1996. Questo in attesa delle qualificazioni ai Mondiali 2026, con l'Arabia inserita nel girone con Giordania, Tagikistan e una tra Cambogia e Pakistan. D'accordo il contratto, ma se Mancini ha fatto questo passo è chiaro che voglia provare a vincere ancora e in un "nuovo" paese. Vincere come ha sempre fatto, ovunque.

E il suo contratto da testimonial con le Marche? Niente paura, "resta al suo posto", hanno assicurato il governatore Francesco Acquaroli e il direttore dell'Agenzia per l'internazionalizzazione e il turismo della regione Marco Bruschini. In quel caso l'accordo andava a prescindere del ruolo, o meno, da ct della Nazionale italiana di calcio, in quanto Mancini resta uno dei personaggi più illustri del territorio e, indubbiamente, lo sportivo più noto assieme a Gianmarco Tamberi (testimonial social). Che possa diventare una sorta di ambasciatore in Arabia e allacciare rapporti con un paese difficilmente raggiunto prima?

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