Milan-Feyenoord 1-1: Carranza elimina i rossoneri dalla Champions
Gli uomini di Conceiçao partono fortissimo andando in gol dopo meno di 1' con Gimenez ma a inizio ripresa rimangono in dieci per l'espulsione di Hernandez e subiscono il pari fatale dell'argentino

Julian Carranza (Feyenoord) segna il gol dell'1 a 1 a Milano
Milano, 18 febbraio 2025 – Finisce ai playoff il cammino in Champions League del Milan. Dopo il successo per 1-0 ottenuto al De Kuip una settimana fa, al Feyenoord è bastato l’1-1 di San Siro per assicurarsi un posto agli ottavi di finale. È cocente la delusione per gli uomini di Conceiçao che avevano iniziato la serata nel migliore dei modi, passando in vantaggio con la rete dell’ex di serata Gimenez dopo meno di un minuto. Un gol che sembrava aver messo le cose in discesa per i rossoneri, capaci di prendere in mano le redini del gioco e di creare diverse occasioni da rete nel corso della prima metà di gara. L’espulsione al 53’ di Theo Hernandez – ammonito a fine primo tempo per un fallo evitabile su avversario e a inizio ripresa per simulazione – ha però cambiato radicalmente il corso del match. In inferiorità numerica, i rossoneri sono andati in tilt e al 73’ hanno subito il gol di testa del neoentrato Carranza che ha spinto i suoi agli ottavi. Nello spicchio finale di gara, infatti, il Milan ha provato a riportarsi in avanti e lo ha fatto senza lucidità e soprattutto senza più riuscire a creare grattacapi alla difesa del Feyenoord.
Le scelte di Conceiçao e Bosschaart
Il tecnico del Milan Conceiçao ripropone il 4-2-3-1 pronto a trasformarsi in 4-4-2 in fase di non possesso, ma con qualche sorpresa rispetto alle indiscrezioni della vigilia: la prima e al centro del pacchetto arretrato a protezione dove – a far coppia con Pavlovic – c’è Thiaw e non Tomori. Sugli esterni, confermati, Theo Hernandez e Walker. L’altra grande novità è in mediana dove viene lasciato a riposo Fofana e viene schierato Musah al fianco di Reijnders. Davanti, infine, il tecnico portoghese schiera nuovamente i quattro tenori e non lascia in panchina – come inizialmente ipotizzato – Pulisic che, assieme a Leao e Joao Felix, agisce alle spalle della punta Gimenez. 4-3-3 con qualche novità rispetto all’andata, invece, per il Feyenoord di Bosschaart, che deve fare i conti con assenze pesanti: Read, Beelen, Hancko, Smal sono i quattro difensori davanti al portiere Wellenreuther. A centrocampo, vista l’assenza per infortunio del capitano Timber (out fino al termine della stagione) ci sono invece le mezzali Moder e Bueno ai lati del regista Milambo. In attacco, infine, il tridente formato da Moussa, dal classe 2006 Moussa e dall’eroe dell’andata Paixao.
Primo tempo
È feroce l’avvio degli uomini di Conceiçao, ai quali bastano 40” per sbloccare la situazione e pareggiare il gol subito al De Kuip. Alla prima affondata, infatti, i rossoneri conquistano un calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale Thiaw fa sponda per Gimenez che nel cuore dell’area piccola insacca il pallone di testa. L’ immediato 1-0 scioglie immediatamente la tensione e permette al Milan di prendere in mano le redini del match con personalità e autorità: i padroni di casa giostrano il pallone con buon ritmo e in fase di copertura pressano alti e prestano grande attenzione nelle marcature preventive, non concedendo spazi aggli olandesi. Un ruolo chiave nella manovra rossonera lo gioca Joao Felix che sulla trequarti agisce da regista aggiunto e crea anche una ghiottissima occasione raccogliendo un lancio millimetrico di Gimenez e calciando alto di pochissimo. L’ex Chelsea è protagonista anche al 23’ con un potente destro dal limite che Wellenreuther respinge sui piedi di Theo Hernandez che calcia di prima intenzione con il mancino e colpisce il palo. Non è da meno Leao che sembra in una delle sue serate migliori e sulla corsia di sinistra è una vera e propria spina nel fianco di Read che non riesce praticamente mai a contenerlo. Se si eccettua un’iniziativa sulla destra al 34’ che porta Redmond al tiro fuori misura, invece, il Feyenoord non riesce praticamente mai a pungere e un paio di minuti prima dell’intervallo rischia nuovamente di capitolare quando l’asse tutta portoghese Joao Felix-Leao, porta il numero 10 rossonero a tu per tu con Wellenreuther che però non si fa superare e nega al Milan il 2-0.
Secondo tempo
L’intervallo non spegne la verve dei rossoneri che anche a inizio ripresa spingono senza soluzione di continuità creano il panico nella difesa olandese con un’accelerazione sulla sinistra di Theo Hernandez, sui cui sviluppi Walker arriva al tiro dal limite che Wellenreuther blocca a terra. Al 53’, però, le cose per il Milan si complicano notevolmente perché Theo Hernandez – già ammonito – cade in area sulla chiusura di Read e viene ammonito per simulazione lasciando i rossoneri in dieci. Con i suoi in inferiorità numerica, Conceiçao sposta Musah sulla corsia di sinistra, mentre il Feyenoord prova a prendere coraggio e guadagnare metri di campo. Dopo qualche minuto, però, il tecnico rossonero decide di attingere dalla panchina e togliere Musah per inserire il 2005 Bartesaghi – alla seconda presenza in carriera in Champions – che va a ricoprire quello che era lo slot di Hernandez con Musah che si posiziona nuovamente più avanti andando a formare una sorta di 4-4-1. Sul fronte opposto, invece, Bosschaart cambia la punta gettando nella mischia Carranza al posto di Redmond e la pressione del Feyenoord si alza ulteriormente, costringendo Conceiçao a inserire anche Fofana al posto di Gimenez con il conseguente spostamento di Joao Felix nel ruolo di prima punta, ma non basta perché al 73’ il neoentrato Carranza pareggia i conti inserendosi alla perfezione tra Bartesaghi e Pavlovic e insaccando il pallone di testa. Tornato sotto nel doppio confronto, il Milan tenta la reazione e si fa rivedere dalle parti di Wellenreuther con il colpo di testa di Thiaw che il portiere degli olandesi riesce ad addomesticare, ma è troppo poco e allora Conceiçao a 7’ dalla fine si gioca il tutto per tutto togliendo Reijnders e Musah e inserendo Abraham e Chukwueze. Le logiche tattiche nello scacchiere rossonero saltano e il Milan si getta in avanti a testa bassa ma non trova precisione nelle giocate e alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca in un finale in cui i nervi salgono a fior di pelle. Il tabellino: Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez; Reijnders (dall’83’ Abraham), Musah (dall’83’ Chukwueze); Pulisic (dal 63’ Bartesaghi), Joao Felix, Leao, Gimenez (dal 70’ Fofana). All. Conceiçao. Feyenoord (4-3-3): Wellenreuther; Read, Beelen, Hancko, Smal; Moder, Milambo, Bueno (dal 76’ Stengs); Moussa (dall’87’ Mitchell), Redmond (dal 63’ Carranza), Paixao. All. Bosschaart. Marcatori: Gimenez (Mil. 1’), Carranza (Fey. 73’) Note – Ammonizioni: Moder, Joao Felix, Mitchell, Leao. Espulsioni: Theo Hernandez (doppio cartellino giallo).
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