Milan-Napoli, Conte: "Scudetto? Non ci nascondiamo ma restiamo con i piedi per terra"
Fonseca: "La squadra ha avuto una grande reazione. Ci è mancato solo il gol ma crediamo ancora allo scudetto"
Milano, 29 ottobre 2024 – Il Napoli sbanca anche San Siro battendo 2-0 il Milan e consolida il primato in classifica allungando momentaneamente a +7 sull’Inter, +8 sulla Juventus e addirittura +11 sui rossoneri che devono però recuperare il match rinviato contro il Bologna. Un successo, quello di questa sera, facilitato dal gol segnato dopo appena 5’ da Lukaku, bravo raccogliere l’assist di Anguissa nella corsia centrale, e a punire una disattenzione rossonera. Nonostante il gol incassato a freddo e le tante assenze – alle quali si è aggiunta anche quella di Pulisic, partito dalla panchina per un attacco influenzale –, il Milan ha però avuto la forza di reagire poderosamente e nella fase centrale del primo tempo è andato più volte vicino al pari con Musah e Chukwueze. Errori pagati a carissimo prezzo perché proprio prima dell’intervallo, Kvaratskhelia ha raddoppiato con un destro dal limite su cui c’è anche la complicità di Maignan, non impeccabile nel suo intervento. A inizio ripresa, il Milan ha accorciato le distanze con Morata ma la gioia del gol è durata pochi secondi perché il VAR ha ravvisato il lieve fuorigioco dello spagnolo. Grazie anche ai cambi e agli ingressi di Leao, escluso eccellente dal 1’, e Pulisic, il Milan ha continuato ad attaccare per cercare di riaprire i giochi ma il Napoli ha saputo coprirsi con grande accortezza e a portare a casa il risultato. 25 punti in 10 giornate per i partenopei. Un bottino che rilancia, nonostante il campionato sia ancora agli albori, le quotazioni scudetto degli azzurri. Mister Antonio Conte, preferisce però tenere i piedi per terra senza tuttavia nascondersi dietro un dito ai microfoni di DAZN: “Nessuno si nasconde e gioca a nascondino. Guardiamo le cose realisticamente. Quello che abbiamo fatto in queste prime dieci giornate è incredibile, inaspettato. Neanche il più folle avrebbe potuto pensare a una cosa del genere. Detto questo, restiamo molto umili, con i piedi per terra, cercando di guardare a una partita alla volta. Non si tratta di nascondersi. Ho le spalle larghe. Mi hanno sempre dato responsabilità perché ho un nome e una carriera che parlano. Qualcosa penso di aver fatto. Noi cerchiamo in ogni partita di fare più punti possibili. Ogni club a inizio stagione conosce il proprio obiettivo. Conosciamo il nostro che è quello di tornare in Europa, perché non giochiamo le coppe dopo 14 anni di presenza ininterrotta. Poi, se riusciremo a entrare dalla porta principale sarà tanto di guadagnato. La nostra idea ce l’hanno però almeno altre cinque o sei squadre. Sappiamo benissimo quanto conti oggi giocare la Champions. Ribadisco, non va dimenticato che il Napoli è finito a -41 dalla prima in classifica. Noi vogliamo che i nostri tifosi continuino a sognare e faremo di tutto perché ciò accada. Dobbiamo però restare con i piedi per terra perché Napoli è un ambiente bello caldo e bisogna avere equilibrio. Mi rende orgoglioso il fatto che in quattro mesi si sia creato un gruppo solido, che mette il noi davanti all’io. Uno dei migliori che io abbia mai creato. Qui si respira un’aria bella, pulita, la migliore della mia carriera. C’è passione ed entusiasmo. Vincere qui sarebbe incredibile. Ci siamo dati un lasso di tempo di tre anni, senza dimenticare cosa sia successo lo scorso anno. Stiamo ricostruendo e c’è bisogno di tempo. Chi conosce il calcio sa che non si possono fare miracoli. Si può un po’ accorciare il percorso ma sarà comunque dura quest’anno. Non ci poniamo limiti ma se riuscissimo a centrare l’obiettivo sarebbe incredibile”. Nonostante il ko ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno anche il tecnico del Milan Paulo Fonseca: “Devo dire che sono sempre responsabile di ciò che la squadra fa in campo. Non è facile cominciare con un gol preso dopo 5’, ma se vogliamo guardare il risultato loro hanno fatto due gol e noi non abbiamo saputo sfruttare le nostre occasioni. La squadra ha avuto una buona reazione dopo l’inizio. Abbiamo giocato un calcio molto positivo, creando occasioni. Non è facile contro una squadra che si abbassa come il Napoli. Quel che resta dopo la partita resta questo”. Nonostante le temporanee undici lunghezze di distanza dalla vetta, il tecnico portoghese non abbandona il sogno scudetto: “Dopo aver visto come abbiamo giocato, siamo rimasti uniti, abbiamo lottato e risposto a un momento difficile non posso dire che non puntiamo allo scudetto, anche perché mancavano giocatori importanti. Abbiamo giocato nove partite e non mi ricordo di squadre che hanno vinto o perso uno scudetto dopo così poche gare. Bisogna continuare a crescere e portare a casa risultati per entrare nella lotta scudetto”.
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