Fonseca vara il nuovo Milan. Stessi gol, più equilibrio
Dopo i tris in Champions ecco quello con l’Empoli, ma senza subire tiri in porta. Musah a tutta fascia, Leao più accentrato, super Reijnders. E si lavora per Ricci.
Una serata nebbiosa, affogata in un’aria da trappola. Paradossale, anche, perché di fatto in coda al terzo successo di fila in Champions e con nientepopodimeno che tre gol a partita. Ma tangibile, visto il rischio tutto nostrano di allontanarsi ulteriormente dalla vetta (che resta a -10, con una gara da recuperare). Invece, i 68.725 accorsi a San Siro, hanno con ogni probabilità visto nascere il nuovo, vero Milan di Fonseca: "Abbiamo vinto 3-0, ma avremmo potuto fare 6-7 gol. Siamo stati equilibrati in ogni momento. A livello difensivo eravamo sicuri, non ho mai percepito pericolo. È importante, per poi attaccare poi meglio". Parole magiche per una squadra, fin qui, troppo spesso squilibrata.
Invece, la "doppia faccia" a cui alludeva il tecnico alla vigilia, potrebbe essere una sola, pur mutevole: quella di sabato. Grazie alla carta Musah, ma non solo. Difesa a cinque, infatti, grazie allo statunitense, in grado poi di alzarsi e di fatto coprire tutta la fascia. Così, più sicurezza con tre centrali difensivi (Emerson Royal il terzo) e nel contempo più possibilità di spinta per Theo Hernandez. Nuovo anche il modo di attaccare, al netto della rete ritrovata da Morata dopo due mesi di astinenza. Come di recente, ma in maniera più insistita, Leao ha giocato molto accentrato, seppur libero di allargarsi. A centrocampo, poi, i tre uomini del momento rossoneri: Fofana a vigilare sul tutto, Pulisic a trasformare il modulo anche in 4-2-3-1 e 4-3-3 (correndo più di tutti – 11,9 km – e salendo a 5 assist, oltre a 8 reti), Reijnders. Per l’olandese, iniziano a latitare gli aggettivi: doppietta (6 gol totali, 3 assist) intanto. Non poco, per chi era stato etichettato come bravo, bravissimo, ma poco incisivo in fin dei conti. I conti, tornano sopratutto a Casa Milan: preso per 20 milioni, ora ne vale praticamente il triplo.
Tanto che la società è già partita da qualche tempo per le pratiche del rinnovo, nonostante il contratto sia stato firmato solo un anno fa. Scadenza attuale giugno 2028, con un ingaggio da 1,7 milioni. Obiettivo giugno 2030, con stipendio quasi raddoppiato (3 milioni circa). L’olandese, 26enne, piaceva e piace a mezza Europa (Barcellona e Manchester City, tra le altre), proprio come Samuele Ricci. Per il 23enne gioiellino del Torino c’è anche il Milan. Si lavora per averlo a Milanello quest’estate. Il centrocampista della nazionale è sui taccuini rossoneri da tempo e Geoffrey Moncada aveva sondato il terreno anche qualche mese fa. Ha ripreso i contatti per il giocatore legato al “toro“ fino a giugno 2026 e che viene valutato circa 30 milioni, al momento. Si vedrà. Intanto, si vede l’ennesimo Milan riveduto e corretto. Che, però, ha tutta l’aria di poter essere quello base, con vista sul futuro. Tiri in porta concessi: zero. Gol fatti: tre. I numeri non dicono tutto. Ma il sorriso di Fonseca la dice lunga.
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