Genoa-Milan 0-1, decide Pulisic. Finale folle: espulsi entrambi i portieri

Lo statunitense manda i rossoneri al primo posto in solitaria. Nel recupero succede di tutto: Maignan e Martinez vanno fuori e Gudmundsson colpisce la traversa su punizione

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
7 ottobre 2023
Christian Pulisic (Ansa)

Christian Pulisic (Ansa)

Genova, 7 ottobre 2023 - L'Inter frena in casa contro il Bologna e, involontariamente, chiama le altre: in attesa delle partite di domani, quelle che completeranno la giornata 8 di Serie A, la Juventus risponde vincendo il derby con il Torino e il Milan battendo a domicilio il Genoa.

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A decidere è la rete siglata proprio nel finale da Pulisic, uno dei tanti cosiddetti titolarissimi inserito nel secondo tempo. Una mossa quasi obbligatoria quella di Stefano Pioli dopo un primo tempo piuttosto avaro di occasioni su entrambi i fronti. Anche in un simile contesto, i rossoneri si fanno preferire e confezionano diverse chance senza riuscire a concretizzarle: praticamente la riproposizione di quanto visto in Champions League. In campionato però la musica cambia ed è una melodia dolcissima che porta il Milan alla terza vittoria consecutiva, nonché a quota 21 punti: il primo posto diventa realtà e per giunta in solitaria, ma la banda Pioli deve ancora lavorare per correggere diversi difetti. Non solo: la pesantissima vittoria odierna lascia pesanti strascichi in vista della gara contro la Juventus, nella quale mancheranno Hernandez per somma di ammonizioni e Maignan a causa del rosso diretto ricevuto in pieno recupero. Tra i pali, curiosamente, si piazza momentaneamente Giroud, di professione attaccante, prima che il doppio giallo comminato a Martinez ristabilisca la parità numerica: Alberto Gilardino ha a disposizione un ultimo cambio e se lo gioca inserendo Leali, di professione portiere, ma i suoi rimpianti si spengono sulla traversa colpita su punizione da Gudmundsson.

Le formazioni ufficiali

  Gilardino si affida a un 4-4-2 aperto da Martinez: i terzini sono De Winter e Vasquez, mentre al centro della difesa svettano Bani e Dragusin. La mediana è composta da Frendrup e Thorsby, con Sabelli e Haps sugli esterni: in attacco invece niente da fare per Retegui, rimpiazzato da Malinovskyi, pronto a far coppia con la rivelazione Gudmundsson. Pioli risponde con un 4-3-3 che tra i pali prevede Maignan, con Florenzi a destra, Hernandez a sinistra e la coppia Thiaw-Tomori al centro. In cabina di regia si accomoda ancora Adli, con Musah e Reijnders a completare la mediana, mentre la punta centrale è Jovic, assistito da Chukwueze e Okafor.  

Primo tempo

  Il Milan parte forte e sfiora il vantaggio già al 4' con Okafor, che viene pescato da Chukwueze e quasi capitalizza l'azione prima dell'uscita provvidenziale di Martinez. Dopo l'iniziale momento di sbandamento, il Genoa si ricompone e prova a tenere il controllo della sfera: l'obiettivo è far alzare la linea rossonera per poi costruirsi nuovi spazi in cui affondare. Reijnders non ci sta e tra il 17' e il 19' si fa vedere due volte: prima su suggerimento di Musah, pescato comunque in posizione di fuorigioco e poi su imbeccata di Chukwueze, con la retroguardia di casa che si salva come può. Proprio un difensore del Genoa al 26' si rende pericoloso: si tratta di Vasquez, che avanza palla al piede e scocca un gran destro che viene respinto da Florenzi, con Frendrup che manca il bersaglio sul prosieguo dell'azione. I ritmi calano inesorabilmente fino al 46', quando una conclusione al volo di Okafor diventa un assist involontario per Chukwueze, che non riesce a sfruttare a dovere l'inatteso regalo. E' di fatto l'ultima emozione di un primo tempo in cui vincono la noia e l'estremo tatticismo. In realtà negli highlight finisce anche il cartellino giallo sventolato dall'arbitro Piccinini a Hernandez che, diffidato, salterà la gara contro al Juventus dopo la sosta.

Secondo tempo

  Il Milan rientra in campo senza Okafor e Chukwueze, rimpiazzati da Leao e Pulisic: è il chiaro sintomo della voglia di Pioli di sbloccare la gara, oltre a implicare una sorta di bocciatura delle cosiddette seconde linee. In realtà, la situazione non cambia, con il Genoa che resta un rebus difficile da risolvere per l'attacco rossonero: anche nella nuova versione. Il più pericoloso tra gli ospiti si conferma Reijnders, che al 57' riceve da Leao e tira: la difesa rossoblù si salva ma involontariamente innesca Florenzi, che calcia sul fondo. L'onnipresente Reijnders, il migliore dei suoi, è prezioso anche in fase difensiva: un esempio arriva al 64', quando una sua chiusura sull'affondo di Vasquez si rivela fondamentale. Sul ribaltamento di fronte Leao ci prova di testa: Martinez si rifugia in corner. Ancora prima della battuta, Pioli cambia ancora: fuori Adli e Florenzi e dentro Giroud e Calabria. Gilardino risponde gettando nella mischia Kutlu ed Ekuban per Malinovskyi, un fantasma e Sabelli. Al 72' il Genoa pasticcia in difesa prima con Martinez e poi con Bani: Reijnders prova ad approfittarne, ma viene chiuso all'ultimo secondo. I rossoblù tornano a farsi vedere in attacco al 76' ma, curiosamente, lo fanno con un difensore: Dragusin si mette in proprio e scocca un bolide che viene deviato da Reijnders prima di essere respinto con un miracolo da Maignan, di fatto al primo intervento della sua partita. Poco dopo Gudmundsson, stasera leggermente al di sotto delle aspettative dopo le prestazioni clamorose delle ultime partite, apparecchia per l'incornata di Ekuban, che nell'occasione viene anche disturbato in maniera regolare da Maignan: la sfera, infatti, si spegne sul fondo. Al 79' Jovic prova una volée su un cross che arriva dalla destra: la schiena di Bani si oppone a dovere. Poco dopo si fa vedere Pulisic con lo stesso fondamentale, ottenendo il medesimo esito: lo statunitense non demorde e all'87' sblocca la contesa con uno scarico dal centro dell'area su suggerimento di Musah. Gilardino non ci sta e getta nella mischia Puscas per Haps, mentre Pioli si chiude inserendo Bartesaghi per Jovic. I minuti di recupero in teoria sono 7 ma il colpo di scena arriva al 99', quando Maignan viene espulso dopo on field review a causa di una spericolata uscita alta su Ekuban: il nuovo portiere improvvisato del Milan diventa Giroud, di professione attaccante. Il Genoa prova ad approfittarne e in effetti sfiora il pareggio prima con Gudmundsson, la cui punizione si spegne sulla traversa e poi con Ekuban, sul quale Tomori si supera. Un nuovo colpo di scena è tuttavia dietro l'angolo: Martinez, già ammonito, abbatte Musah e si becca il secondo giallo, obbligando così Gilardino a inserire Leali per De Winter. Il recupero è intanto diventato di un quarto d'ora e l'ultima chance viene sventata da una grande uscita di Giroud su Puscas: quella che di fatto certifica la preziosa vittoria del suo Milan.  

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