Gioie e dolori del Diavolo. Milan, tutto facile a Praga. Ma Maignan si fa male

Il portiere esce per un colpo al ginocchio, poi il rosso a Holes spiana la strada A segno Pulisic, Loftus-Cheek e Leao: "Sono qui grazie a Ibra e Maldini".

di ILARIA CHECCHI -
15 marzo 2024
Milan, tutto facile a Praga. Ma Maignan si fa male

Milan, tutto facile a Praga. Ma Maignan si fa male

La strada verso Dublino continua: un Diavolo capace di distaccarsi dalle note vicende extracampo ha strappato il pass per i quarti di finale di Europa League e oggi alle ore 13, a Nyon, conoscerà il suo destino.

"Ci sono 8 squadre che possono vincere e ci siamo anche noi" promette Pioli che, non fidandosi del doppio vantaggio acquisito, ha scelto il suo undici migliore per non fallire l’appuntamento a Praga.

Una partita che ci si attendeva diversa rispetto a quella di una settimana fa a San Siro, in realtà si è rivelata molto più simile del previsto, con uno Slavia indemoniato, un Milan in balìa dell’avversario fino a quando il secondo rosso preso nel giro di 7 giorni (brutto pestone di Holes su Calabria) ha regalato ai rossoneri un’altra superiorità numerica dopo la quale sono arrivati tre gol di pregiata fattura che hanno annichilito i cechi: "Se fossero rimasti in 11? Ho questa curiosità, ma preferisco che sia andata così…" la confessione del tecnico. In un’Eden Arena decisamente calda e ben poco sportiva (Adli è stato oggetto di lanci di birra nei pressi della bandierina) l’orgoglio di casa resta nel gol del classe 2003 Jurasek che, allo scadere, si è bevuto Thiaw fissando il finale sul 3-1.

La nota negativa della serata è arrivata dall’infortunio accorso a Mike Maignan: il francese, costretto a chiedere il cambio dopo un brutto colpo al ginocchio subito da Vicek, ha subìto un trauma contusivo e oggi sarà valutato con gli esami medici del caso. "Non dovrebbe essere niente di grave, è stato sfortunato" ha tranquillizzato Pioli, che dopo aver festeggiato le 100 vittorie col Milan (questo il motivo della cena di martedì con Furlani e Ibra), si gode ora un traguardo che mancava da 22 anni (quando ancora si disputava la Coppa Uefa) e mai raggiunto con la nuova denominazione: merito di una prova collettiva all’altezza ma, soprattutto, di un Pulisic devastante che con l’undicesimo sigillo in stagione realizzato ieri ha eguagliato il suo miglior anno dal punto di vista realizzativo (con il Chelsea nel 201920).

Il raddoppio di Loftus-Cheek (un altro acquisto azzeccatissimo del mercato estivo) ha anticipato la perla di Leao: "Le cose semplici le fanno tutti, io mi diverto con la magia. Con Giroud e Pulisic ci capiamo, Theo è un’arma in più: tutti mi aiutano a essere migliore. Pioli mi fa stare tranquillo dicendomi ‘Entra e divertiti’" le parole di un Rafa che ha confermato di sentirsi rossonero al 100% per merito, soprattutto, di due persone. "Ibra mi ha aiutato facendomi capire cosa è il Milan, così come ha fatto Maldini. È un orgoglio giocare per questa maglia".

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