Il Milan balla sulle punte. Morata: "Torno presto"

Tanti rossoneri sono impegnati con le nazionali, Fonseca pensa alla Juve. E lo spagnolo: "L’infortunio? Solo un grande spavento, ora va tutto bene".

di LUCA MIGNANI
15 novembre 2024
Il Milan balla sulle punte. Morata: "Torno presto"

Tanti rossoneri sono impegnati con le nazionali, Fonseca pensa alla Juve. E lo spagnolo: "L’infortunio? Solo un grande spavento, ora va tutto bene".

"Continuerò a segnare, di testa o in qualsiasi altro modo. Non importa il come. Ciò che conta è che ora va tutto bene: grazie a Dio l’infortunio è stato solo un grande spavento". Così parlò Alvaro Morata dal ritiro della Spagna. Lo scontro aereo di giovedì scorso, con conseguente trauma cranico e ricovero all’ospedale di Legnano, è lontano. Fonseca non lo aveva convocato per la trasferta di Cagliari: "Dieci giorni di stop, c’è un protocollo e non è un’opzione". De La Fuente, invece, l’ha portato in Spagna per le partite di Nations League di oggi, con la Danimarca, e lunedì, con la Svizzera: "Ha fatto dei test e li ha superati". Così il 32enne ieri si è allenato e spera "di poter giocare già oggi", ha dichiarato in occasione del premio consegnatogli da Marca come miglior marcartore spagnolo della Liga dell’anno scorso (15 reti, insieme a Borja Mayoral). Fonseca, in caso, guarderà lui e gli altri nazionali, come Camarda che con l’Italia Under 19 ha realizzato un assist, e ha già messo nel mirino la partita di sabato prossimo, alle ore 18 a San Siro, contro la Juventus. Giorni di riposo per la squadra, non per gli infortunati come Gabbia atteso al rientro proprio contro i bianconeri. E nemmeno per il tecnico che studia il “nuovo“ attacco. Già, perché c’è un nuovo Leao. Sia a Madrid che a Cagliari, praticamente seconda punta: "Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime due partite. E con Fonseca questione risolta. Certo - le parole del giocatore dal Portogallo - non mi piace stare in panchina, ma è lui a decidere. Al Milan sto bene e voglio fare grandi cose". Meno spazio, di conseguenza, per Abraham, visto anche un Pulisic che il tecnico vede sempre più come trequartista: "Lo abbiamo rivitalizzato e si vede che è felice in campo", il commento di Ibrahimovic. Che ha avuto parole al miele anche per Reijnders: "Il giocatore che è cresciuto di più". Scelte offensive che allontanano sempre di più Luka Jovic: in scadenza a giugno, frenato da una pubalgia che non gli ha impedito di rispondere alle convocazioni della Serbia (anche in ottobre, ma questa volta non giocherà: lavora a parte), fuori dalla lista Champions, con i rossoneri non mette piede in campo da fine settembre. Su di lui il Torino e il Galatasaray (che potrebbe tornare anche su Calabria, pure lui in scadenza quest’estate). In attacco, tra qualche mese, tornerà poi la “magagna“ Origi: contratto fino a giugno 2026, ingaggio da 4 milioni, fuori dal progetto da quest’estate, non si è mai visto nemmeno con Milan Futuro in Serie C (Ballo-Touré, l’altro fuori rosa, ha giocato due partite di recente). In vista di gennaio, comunque, le priorità sono altre e soprattutto a centrocampo. Marten Frendrup, 23enne danese del Genoa, piace da tempo. Ma è spuntato anche, considerando pure la lungodegenza di Bennacer, il 20enne marocchino (comunitario in quanto nato in Francia) Reda Belahyane: sondaggio con l’entourage del giocatore. In questi giorni, tuttavia, tiene banco soprattutto il tema rinnovi. Per Reijnders c’è sul tavolo il raddoppio dell’ingaggio (arriverebbe a 3,5 milioni, fino al 2030), discorso simile per Maignan (5) e Gabbia (2) fino al 2029. Più complicato il caso Theo Hernandez: raddoppiare i 4,5 milioni non rientrerebbe nei parametri del club.

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