In gol anche col Portogallo. Leao è tornato un Diavolo
Dopo la doppietta di Cagliari e l’assist a Madrid il 25enne timbra in nazionale. Al Milan la “cura“ Fonseca ha dato frutti. La punta scalpita: "Ho fame di vittorie".
Di prima, con un tocco al profumo di magia. Dopo una sgasata delle sue, modalità “provate e prendermi“. E pure di testa, subito dopo un classico della casa: il coast to coast. La morale resta sempre la stessa: gol, gol, gol. Tre in una settimana per Leao: sono tornato, sono diverso, sono decisivo, il messaggio (mica tanto) subliminale. In Italia, l’ultima doppietta era datata giugno 2023. Con il Portogallo, l’ultima rete risaliva a otto mesi fa. Sono i giorni di Rafa. Undici per l’esattezza: tappa al Bernabeu, appuntamento con la storia, nel tris rifilato al Real il 25enne entra in tutte le reti. Provoca il corner della zuccata di Thiaw, costringe Lunin a respingere in zona Morata, duetta con Reijnders. Musica, insomma. Da maestro. E il ct del Portogallo, Roberto Martinez, ha sottoscritto e rilanciato il tutto.
"Rafael è cresciuto tanto durante gli Europei. Lo ritengo uno dei migliori giocatori al mondo negli spazi e nell’uno contro uno. Il gol? Non sono in molti a saper creare un’occasione del genere. E ha tenuto il campo con un livello di concentrazione molto importante", le sue parole dopo il successo in Nations League (5-1) contro la Polonia. Dalla cronologia (a ritroso) dei messaggi dell’attaccante 25enne, invece, altri segnali non da poco. Da "ho fame di vittorie" a "alti e bassi, ma so quel che faccio!". Nel mezzo le parole da giocatore rinato e ridisegnato: "Con Fonseca la situazione è risolta. Non mi piace stare in panchina. Ma è lui che decide". E ancora: "So che devo essere più cattivo sotto porta". Le tre panchine consecutive in campionato sembrano un lontano ricordo. Più vicine nel tempo, invece e ancora, le voci di un interesse del Barcellona per il giocatore: o lui, o Kvara, i titoli in Spagna. Perchè Laporta, dopo aver “bucato“ Nico Williams, vuole fare un grande colpo. "Sto bene al Milan", le parole del portoghese in conferenza prima dell’ultima partita con la sua nazionale.
E il Milan ha il coltello dalla parte del manico: clausola rescissoria da 175 milioni attiva nei primi quindici giorni di luglio. Prima e dopo, bisogna bussare in via Aldo Rossi. E il contratto in essere, con ingaggio sui 7 milioni di euro, ha una scadenza lontana: giugno 2028. Restando in Spagna e in tema nazionali, emerge la suggestione Brahim Diaz per gennaio: il 25enne, con Ancelotti, ha giocato 7 partite su 15 in Liga, complice anche un infortunio. Molti spezzoni (202 i minuti totali), un gol e due assist, una sola gara da titolare. E in Champions ha visto il campo solo da inizio ripresa proprio contro il Milan. Che potrebbe non disdegnare affatto un ritorno in prestito del giocatore che, nell’ultima gara con la maglia del Marocco, ha segnato due reti nel giro di tre minuti. Intanto, oltre alla pista Belahyane (Verona), torna attuale anche il nome di Parisi (Fiorentina), oltre a Dorgu (Lecce). Il Milan, tra rinnovi e rinforzi, è al lavoro per il futuro. Al centro del tutto, un Leao tornato meravigliao.
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