Le mosse del Diavolo. Guirassy è il primo nome
A gennaio il Milan proverà ad affondare per il centravanti dello Stoccarda. In difesa, oltre al ritorno dal prestito di Gabbia, idee Lenglet, Kehrer e Mukiele. .
di Ilaria Checchi
Arriva una notizia buona e una cattiva da Milanello in vista della sfida-bivio di domani alle 18 a San Siro contro il Sassuolo, compagine a cui il Diavolo collega ormai da anni ricordi belli (come la conquista del diciannovesimo Scudetto) e decisamente amari (il pesante 2-5 dello scorso 29 gennaio). Ieri mattina sia Yunus Musah che Luka Jovic non si sono allenati in gruppo, svolgendo ancora un lavoro personalizzato, ma se per lo statunitense le speranze di vederlo in campo con i neroverdi sono quasi nulle, per il serbo si respira maggiore ottimismo. L’attaccante ha preso una botta alla caviglia da Gyomber durante la partita all’Arechi di Salerno ma il test effettuato ieri ha dato risposte positive e se oggi fosse aggregato al resto del gruppo, allora la possibilità di una convocazione non sarebbe così remota.
Pioli è comunque pronto a richiamare Francesco Camarda: il classe 2008, infatti, sta continuando ad allenarsi con la prima squadra dopo il suo esordio in Serie A contro la Fiorentina che l’ha reso il più giovane debuttante nella storia del massimo campionato italiano.
La dirigenza rossonera, intanto, scalda i motori in vista dell’apertura del mercato il prossimo 2 gennaio: oltre al ritorno di Matteo Gabbia dal prestito secco al Villarreal ormai deciso, restano aperte le piste che portano a Lenglet dell’Aston Villa (il francese però è di proprietà del Barcellona che sembra intenzionato a far rimanere il giocatore in Inghilterra), Kehrer del West Ham (per i quali si lavora per un prestito con diritto di riscatto) e Mukiele del PSG.
Difesa ma non solo: a gennaio il Diavolo proverà l’affondo per Serhou Guirassy, attaccante guineano (di passaporto francese) dello Stoccarda: nonostante la proroga del Decreto Crescita non sia stata approvata dal Governo, i rossoneri sono intenzionati a muoversi con decisione sul classe ‘96, sotto contratto fino al 30 giugno 2026, che può liberarsi per 17 milioni di euro, ovvero il valore della clausola risolutoria inserita nell’accordo con i tedeschi.
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