Milan, Lukaku è davvero l'alternativa a Zirkzee?

Altri contatti per il prestito del belga che il Chelsea vorrebbe invece cedere a titolo definitivo: la priorità resta comunque il centravanti olandese. Intanto Leao rifiuta l'offerta dell'Al-Hilal

di LUCA MIGNANI
26 giugno 2024

Romelu Lukaku, nuovo obiettivo per l'attacco del Milan

Milano, 26 giugno 2024 - Il nome di Lukaku, come alternativa a Zirkzee, torna in orbita Milan. Il centravanti belga era stato già accostato ai rossoneri, oltre che in tempi recenti, la scorsa stagione. Operazione molto complicata: il Chelsea vuole cedere a titolo definitivo il giocatore, sotto contratto ancora per due anni, mentre il Diavolo punterebbe a un prestito. L'indiscrezione è stata rilanciata ieri, in tarda serata, da Gianluca Di Marzio di Sky: ripresi i contatti, programmato un incontro con l'agente del giocatore al momento impegnato agli Europei. Il club inglese vorrebbe una cifra attorno ai 40 milioni per il centravanti e, a rigor di logica, aprirà al prestito soltanto molto più avanti. Ma il Milan, intanto, si informa con l'entourage dell'ex Inter. La priorità resta Zirkzee: c'è la volontà di versare la clausola rescissoria (40 milioni) esercitabile dall'1 luglio, c'è l'accordo con il 23enne per un quinquennale da circa 4 milioni a stagione, non c'è la fumata bianca con l'agente Kia Joorabchian - che intanto dialoga anche col Manchester United - sulle commissioni (15 milioni). Nella trattativa si pensa di inserire anche il fratello, Jordan, 19enne e in scadenza con il Bayer Leverkusen, dove ha giocato nella squadra Under 19. Potrebbe dunque essere un diversivo, l'idea Lukaku che, peraltro, percepisce un ingaggio alto (7,5 milioni): 31 anni, 13 gol nell'ultimo campionato con la Roma, più 7 in Europa League e uno in Coppa Italia. Caratteristiche molto diverse da Zirkzee, età non in linea con quanto dichiarato da Ibrahimovic (“la squadra sarà più giovane di quella dell'anno scorso”) con cui peraltro c'erano state frizioni. Intanto, la certezza si chiama Leao: il portoghese, legato al Milan da un contratto con scadenza nel 2028 e da una clausola rescissoria da 175 milioni, avrebbe rifiutato la proposta dell'Al-Hilal. Il club saudita, in contatto con un rappresentante scelto dal padre di Rafa, sarebbe stato pronto a triplicargli l'ingaggio attuale, portandolo a 20 milioni a stagione, e a versarne circa 100 al Milan. Affare stoppato sul nascere dal giocatore, senza nemmeno arrivare al club di via Aldo Rossi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su