Milan a Zagabria, un colpo da 75 milioni

Contro la Dinamo di Cannavaro in palio il sesto posto e un premio ricchissimo. Conceição chiude il caso Calabria: "La scossa? Non serviva"

di LUCA MIGNANI
29 gennaio 2025
Sergio Conceição, 50 anni, è arrivato al Milan prima della Supercoppa Italiana

Sergio Conceição, 50 anni, è arrivato al Milan prima della Supercoppa Italiana

Per la società deve essere l’allenatore della svolta. Per i numeri è l’uomo delle rimonte: quattro su sette partite. Per ’Renzaccio’ Ulivieri, tecnico del portoghese ai tempi degli scarpini ai piedi a Parma, era "un gatto nero attaccato ai ...", Cannavaro (suo compagno, anche all’Inter) dixit. Ma per questa sera, Sergio Conceição si accontenterà (eccome) di espugnare il Maksimir, fortino della Dinamo Zagabria: in ballo, c’è la qualificazione certa agli ottavi di Champions League, senza passare dalla trappola playoff. Sul tavolo, piatto ricco: anche i circa 75 milioni di euro garantiti da vittoria, sesto posto minimo e qualificazione. Insomma, il derby di domenica (ore 18), può attendere.

"Il calcio è come una scala, bisogna fare gradino dopo gradino", filosofeggia l’ex Porto. Che non dribbla l’inevitabile capitolo ’far west’ con Calabria: "Se ha dato la scossa? Non serve. La scossa deve arrivare appena entri a Milanello. Non per me, che non alleno da ieri e che sono lì 24 ore su 24". E comunque, sul chiacchierato concerto di Lazza di venerdì scorso a cui hanno partecipato, oltre all’ex capitano, anche Theo Hernandez, Camarda e Loftus-Cheek, il tecnico è tranchant: "Non casca il mondo, ma io ho le mie regole e anche il club. Comunque: è passato. E a livello di disciplina vedo un gruppo molto, molto buono. Sanno come funziona uno spogliatoio, sono rispettosi e io lo sono con loro: ho cambiato un bel po’ di cose e le hanno accettate. Voglio cambiare molte cose". Chiaro, chiarissimo.

Toccherà cambiare, per forza, a destra: Walker non ancora utilizzabile (per regolamento), Emerson Royal infortunato (così come Loftus-Cheek e Thiaw), Calabria squalificato, Jimenez non in lista. Dunque ballottaggio Tomori-Terracciano. Musah, schierato terzino nel finale col Parma, lotta invece con Bennacer per un posto di fianco a Fofana (diffidato insieme a Theo Hernandez e Chukwueze). In avanti più Morata di Abraham. Camarda, senza Jovic che non è in lista, spera in uno spezzone: "Mi piace molto e può essere il futuro della nostra Nazionale", il telegramma di un campione del mondo in azzurro come Fabio Cannavaro.

Futuro. E figurarsi, per Conceição è futuro anche domani, quando da via Aldo Rossi partirà con ogni probabilità l’assalto a Gimenez, a giochi fatti per il Feyenoord in Champions (gli olandesi puntano a entrare nelle prime otto). Sullo sfondo, sempre Lucca dell’Udinese che ha tutta l’aria del “Piano B“. Il portoghese, da par suo, tira dritto: "Nel calcio non esistono i miracoli. Esiste solo il tempo e il lavoro. Di tempo non ne abbiamo - chiarisce ancora una volta l’allenatore, rossonero solo da un mese (sembra molto, molto di più) - ma non è una scusa. Lavoriamo. E questa sera dobbiamo vincere". Chiaro, chiarissimo. Il futuro può, deve attendere. Il futuro è adesso.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su