Vince la noia: lo 0-0 tra Milan e Juventus finisce tra i fischi
Gara bloccata e senza occasioni degne di nota: un Milan-Juventus mai così deludente che delude, fino a scatenarne la protesta, gli oltre 75mila tifosi presenti a San Siro
Milano, 23 novembre 2024 – Zero a zero soporifero degno di un calcio che non c'è più: questo il verdetto di un Milan-Juventus che doveva avere il sapore del treno da non mancare per i rossoneri, e che invece concede un punto più prezioso ai bianconeri. Con una rosa ridotta all'osso, e senza attaccanti centrali di ruolo, Thiago Motta può sorridere ben più del collega Paulo Fonseca. Ma non quanto Simone Inzaghi. E San Siro, al fischio finale, fischia uno spettacolo non degno dei blasoni in campo. Davanti a 75.502 spettatori va infatti in scena una partita bloccata, giocata al ritmo della squadra di Thiago Motta. 4-2-4 la scelta del tecnico bianconero, con McKennie e Koopemeiners ad alternarsi al centro dell’attacco, senza un punto di riferimento vero e proprio. Fonseca lancia per la prima volta la coppia Thiaw-Gabbia in difesa, in un disegno molto simile a quello di Madrid, con Musah a destra e non Chukwueze.
Match addormentato
Il numero 80 è meno basso rispetto al Bernabeu, però con Loftus-Cheek al posto dell’acciaccato Pulisic il disegno finale è abbastanza coperto, nonostante le parole della vigilia del tecnico portoghese: “La Juventus è più forte in difesa del Real Madrid”. Lo svolgimento è quindi annunciato. Juventus che tiene palla e addormenta il match, Milan che rinuncia alla pressione sui difensori allontanando dalla partita mentalmente Leao e creando solo due occasioni su palla inattiva nel finale di primo tempo. I bianconeri arrivano in due situazioni al tiro con Gatti e Yildiz, ma sono tali solo in uno scenario piatto come quello di San Siro.
Occasioni sciupate
Basta guardare gli attacchi, dove le due “prime punte” della Juventus non danno riferimenti ai loro compagni, più che alla difesa avversaria, mentre Morata fissa la sua geolocalizzazione più vicino al centrocampo che all’area di rigore. Posizioni, scelte tecniche, fatica a sfruttare i (pochi) capitali a disposizione. La Juventus non cavalca Yildiz nonostante il numero 10 continui a saltare Emerson Royal, il Milan disfa la destra al settantesimo rinunciando a Loftus-Cheek per Pulisic nonostante l'8 con Musah sia per alcuni minuti il più pimpante recuperando due palloni in mediana.
Il rigore che non c’è
Ma serve irruenza, che Fofana caldeggia al ventesimo innescando la prima giocata di Leao, con dribbling secco su Savona e invocazione di un rigore che non c'è. E soprattutto idee e fantasia, quello che l'americano prova a dare agendo a tutto campo. Ma sono solo abbozzi di fiammate, che nulla cambiano al deserto di un Milan-Juventus mai così deludente. E il Milan esce tra i fischi, violenti, di San Siro.
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