Milan-Juventus 0-0, pari senza emozioni a San Siro
Rossoneri e bianconeri non si fanno del male e portano a casa un punto a testa
Milano, 23 novembre 2024 – Finisce 0-0 il big match di San Siro tra Milan e Juventus. Un risultato che racconta appieno quella che è stata una gara decisamente avara di emozioni e giocata a ritmi non certo forsennati da due squadre apparse forse un po’ a corto di energie dopo gli impegni delle nazionali. A partire meglio sono stati i bianconeri che, costretti fare di necessità virtù viste assenze pesanti come quella di Vlahovic, hanno provato a rendersi pericolosi prima con Conceicao e poi con Koopmeiners e Yldiz mentre il Milan si è fatto vedere dalle parti di Di Gregorio per la prima volta in pieno recupero con il colpo di testa di Emerson Royal, finito fuori di poco. La musica è leggermente cambiata nella ripresa quando gli uomini di Fonseca sono apparsi più tonici e hanno cercato con maggiore mordente di impensierire i bianconeri. Anche nei secondi 45’, però, le vere occasioni hanno latitato e i cambi non sono bastati a dare la scossa, sancendo così lo 0-0 finale che spinge la Juve a quota 25 punti con Atalanta, Fiorentina e Lazio e fa rimanere i rossoneri ancora a sei lunghezze dal quarto posto.
Le scelte di Fonseca e Motta
Fonseca si affida ancora una volta al 4-2-3-1 e al centro della difesa a protezione del portiere Maignan punta sulla coppia formata da Thiaw e Gabbia. Sulle corsie laterali ci sono invece Emerson Royal e Theo Hernandez, il quale ha smaltito la botta al ginocchio subita con la Francia. Nessuna novità neppure in mediana dove c’è sempre la diga composta da Reijnders e Fofana. Le novità principali nello scacchiere rossonero sono sulla trequarti: al centro, al posto di Pulisic, reduce dalla trasferta con la selezione statunitense, c’è Loftus-Cheek, mentre sulla destra viene riproposto Musah, che contro il Real Madrid è stato una chiave in quella posizione. Infine, a sinistra Leao e al centro dell’attacco Morata. Modulo speculare per la Juventus di Thiago Motta deve invece fare i conti con assenze pesanti: tra i pali della porta bianconera confermatissimo Di Gregorio, protetto da una linea a quattro formata da Savona, Gatti, l’ex rossonero Kalulu e Cambiaso. L’altro ex rossonero, Locatelli, forma invece il tandem con Thuram. Conceicao, Koopmeiners e Yldiz agiscono invece sulla linea della trequarti, a supporto di McKennie, schierato nell’insolita posizione di “falso nove” vista l’indisponibilità di Vlahovic.
Primo tempo
Avvio di gara molto intenso che vede il Milan cercare di pressare alte le fonti di una Juve che risponde creando la prima opportunità con Conceicao, che all’8' colpisce male su assistenza di Cambiaso. Fuori misura, pochi istanti più tardi, anche il velenoso mancino scoccato da Koopmeiners in posizione leggermente defilata sull’out di sinistra. Il segnale è comunque chiaro: i bianconeri cercano di prendere fiducia e con un possesso palla molto manovrato di tenere in mano il pallino del match per poi farsi rivedere dalle parti della porta milanista con la conclusione dal limite di Yldiz, che sfila però sul fondo senza creare particolari grattacapi a Maignan. Nel complesso, la gara continua però a scorrere a ritmi blandi e senza particolari emozioni fino al 46’ quando arriva la prima, vera occasione del Milan: un colpo di testa di Emerson Royal che finisce di poco a lato della porta difesa da Di Gregorio.
Secondo tempo
La gara riparte senza cambi e con un Milan che pare più grintoso e aggressivo di quello visto nei primi 45’, ma è Cambiaso a mettere la firma sulla prima iniziativa degna di nota della ripresa sull’ottimo filtrante di McKennie, pronta però la chiusura di Thiaw sull’esterno bianconero. I ritmi di gioco si alzano leggermente, di pari passo con l’intensità delle due squadre: il tiro a rientrare di Thuram che finisce docile tra le braccia di Maignan e la punizione calciata alle stelle da Reijnders non possono però essere annoverate nella categoria delle chiare occasioni da rete. A mancare sono soprattutto le invenzioni di Leao da una parte e Koopmeiners e Yldiz – comunque più pimpante del portoghese – dall’altra. Fonseca decide allora di mescolare le carte per primo e di gettare nella mischia Pulisic al posto di Loftus-Cheek al 69’. A 11’ dalla fine arrivano anche i primi cambi di Thiago Motta che inserisce Weah e Fagioli al posto di Conceicao e McKennie, ma la girandola dei cambi non si esaurisce perché nel finale entrano anche Chukwueze, Calabria, Pavlovic (al posto di un Gabbia non al meglio) sul fronte rossonero e Mbangula e Danilo su quello Juventine. Mosse, quelle due allenatori, che non sono però sufficienti a spezzare un equilibrio che resta intonso fino al triplice fischio di Chiffi.
Il tabellino
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (dall’83’ Calabria), Gabbia (dall’83’ Pavlovic), Thiaw, Theo Hernandez; Reijnders, Fofana; Musah (dall’83’ Chukwueze), Loftus-Cheek (dal 69’ Pulisic), Leao; Morata. All. Fonseca.
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (dal 91’ Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao (dal 79’ Fagioli), Koopmeiners, Yildiz (dal 91’ Mbangula); McKennie (dal 79’ Weah). All. Motta.
Note – Ammonizioni: Conceicao, Leao, Gatti, Emerson Royal, Fofana, Locatelli.
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