Milan, con la Lazio vietato fallire: dubbio Theo Hernandez dopo una botta al piede
Se il francese non dovesse farcela spazio a Florenzi a sinistra e Calabria a destra. Ambiente scosso dalle parole di Gerry Cardinale: “E' ora di cambiare”
Milano, 1 marzo 2024 – Dopo lo scossone arrivato dalle parole di Gerry Cardinale ieri sera durante il “Business of Football Summit“, evento organizzato dal Financial Times, il quale si è detto non soddisfatto dei risultati del Diavolo, i rossoneri sono pronti a scendere in campo questa sera all’Olimpico contro la Lazio. Con Fikayo Tomori che è tornato tra i convocati di Stefano Pioli dopo oltre due mesi, ora c'è un solo giocatore in infermeria, vale a dire Tommaso Pobega, che dovrà restare ai box ancora per qualche settimana, ma stasera mancherà anche lo squalificato Jovic, pronto a scontare l’ultima delle due giornate dopo il rosso preso a Monza.
L'unico dubbio in vista della sfida contro i biancocelesti riguarda Theo Hernandez che sta smaltendo una botta al piede presa ieri in allenamento: se il fastidio sarà passato stasera il francese scenderà regolarmente in campo dal primo minuto, altrimenti capitan Davide Calabria verrà schierato a destra e Alessandro Florenzi si sposterà a sinistra. Nessun dubbio sul resto della formazione: davanti a Maignan confermati Thiaw e Gabbia, così come in mezzo al campo troveranno ancora spazio Adli e Bennacer. Solite scelte anche in attacco dove, alle spalle di Giroud agiranno Pulisic a destra, Loftus-Cheek in mezzo e Leao a sinistra. Cardinale e Ibra «Cambiamento non è una brutta parola. Sto facendo affidamento su Zlatan per i suoi consigli e la sua prospettiva. Tutto intorno al Milan ha bisogno di “cambiare”, anche se userei un’altra parola: “evolvere”. Cambiamento è una parola da nero o bianco, come se dovessimo buttare tutto all’aria e ricominciare. Non c’è bisogno. Evolversi è un processo migliore. Guarderemo al personale, abbiamo avuto un sacco di infortuni. Non sono soddisfatto, Zlatan non è soddisfatto, di non essere al primo posto in Serie A. Ma ci arriviamo. Siamo una squadra giovane e nuova che attualmente non sta facendo male. Ma non fare male non vuol dire necessariamente fare bene, giusto? Abbiamo del lavoro da fare. Siamo delusi. Cerchiamo di essere responsabili per quanto riguarda la nostra struttura degli stipendi e come la costruiamo. Se facciamo tutto questo lavoro e poi al momento di giocare non abbiamo tutti questi giocatori a disposizione qual è il punto di tutto quello sforzo? Ma non puoi solo prendertela con lo staff medico e i fisioterapisti. I giocatori sono sotto un sacco di stress, giocano troppe partite… È un’altra cosa su cui dobbiamo lavorare e migliorare. Dobbiamo prenderci cura della salute dei giocatori» le parole di Gerry Cardinale che preannunciano importanti cambiamenti globali in casa rossonera.
Della stessa idea Zlatan Ibrahimovic, investito del ruolo di “voce” di Cardinale a Milanello dallo stesso numero uno di RedBird: «Cardinale mi ha aperto le porte, mi ha dato un'opportunità in un mondo diverso che non era il mio 'normale'. Ma sono eccitato, ho tanta ambizione. È tutto nuovo, parto da zero. Ho tanto da imparare, tanto da migliorare, ma tanta voglia di fare il meglio step by step. Sono concentrato sul Milan. Il segreto del successo è il lavoro duro. Abbiamo grande ambizione: c'è la visione di Cardinale e la visione italiana. Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C'è un enorme rispetto tra noi e, ovviamente, la situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro: è una squadra giovane, bella, si può vincere, la squadra sta migliorando, sta crescendo il management intorno; ci sono differenti mentalità, differenti opinioni». Lo svedese, dunque, sembra che sarà in prima linea per quanto riguarda il futuro della panchina rossonera diventando un punto di riferimento per il mercato e per la questione stadio: il nome che sembra piacere di più a Ibra resta quello di Antonio Conte che vuole tornare in panchina e non ha nascosto ambizioni importanti. Probabili formazioni LAZIO: (4-3-3) Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto; F.Anderson, Castellanos, Zaccagni. All. Sarri. MILAN: (4-2-3-1) Maignan; Florenzi, Thiaw, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Bennacer; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. All. Pioli. Dove vederla Lazio-Milan, venerdì 1 marzo, sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su DAZN con collegamento a partire dalle ore 20:30.
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