Milan, magia finita. Primo ko e infortuni. Walker è a un passo

Da Riad a Torino, poco più di due settimane. E poco meno di tutto e il contrario di tutto. In...

di LUCA MIGNANI
20 gennaio 2025
Rafael Leao, 25 anni. Dopo la Supercoppa, il Milan è tornato sulla terra. Champions: mercoledì il Girona è caccia agli ottavi

Rafael Leao, 25 anni. Dopo la Supercoppa, il Milan è tornato sulla terra. Champions: mercoledì il Girona è caccia agli ottavi

Da Riad a Torino, poco più di due settimane. E poco meno di tutto e il contrario di tutto. In Arabia, la prima di una serie di reazioni diventate da etichetta, per Sergio Conceiçao: l’uomo dalla bacchetta magica, all’intervallo. O dai toni forti, da sergente di ferro. L’uomo della scossa, comunque, fortemente voluta dopo la cacciata di Fonseca. Fino a sabato sera: qui, ritorno al passato e fil rouge amarissimo, così come l’amarcord che riporta alla mente le frasi del collega portoghese e, ancor prima, dell’ultimo periodo di Pioli. Atteggiamento, in primis, sul banco degli imputati. Inadeguato. Disse Fonseca, pur dopo aver battuto la Stella Rossa: "Abbiamo l’ambizione di dare tutto, ma non lo facciamo". Ha detto Conceiçao, dopo aver perso la prima gara sulla panchina del Diavolo: "La Juve ha avuto più voglia. Ma quale stanchezza, ma quale benzina... Dobbiamo avere a casa il frigo vuoto per avere più fame. Quello che vedo non è nuovo, sono preoccupato. Bisogna guardarsi allo specchio, qualcuno deve farsi un’esame di coscienza".

Niente croce addosso ai senatori come Leao, Theo Hernandez o Maignan: "Tutti devono prendersi le responsabilità. Io per primo, le cose devono cambiare". A proposito, dura cambiare senza cambi: Morata (squalificato, acciaccato) e Pulisic (problema muscolare) dovrebbero rientrare in Champions, mercoledì a San Siro col Girona. Qui, la musica è diversa: con 4 punti in due partite (l’ultima con la Dinamo Zagabria) la top 8 sarebbe praticamente certa. Guai a steccare, anche se saranno ancora out i vari Thiaw, Loftus-Cheek e Chukwueze. Così saranno (quasi) i soliti a tirare la carretta. Due nomi, su tutti. Fofana: 32 partite stagionali, 28 col Milan (in campionato ha saltato solo la prima, essendo arrivato tra gli ultimi dopo gli Europei). E Reijnders: qui le gare salgono a 33, sempre 28 con i rossoneri (ha saltato soltanto la sfida col Napoli per squalifica). Conceiçao non vuol sentire parlare di stanchezza, ma la Juventus ha corso 4 chilometri in più (113-109). Per di più, ha fatto il doppio dei tiri in porta (6-3) e ha prevalso in tutto, dai cross (18-12) ai falli (19-11).

Il tecnico, in privato, vuole invece parlare di mercato: "Sì, mi aspetto qualcosa". Kyle Walker è a un passo: prestito oneroso (un milione) e diritto di riscatto attorno ai 5, cifra simile all’ingaggio fino al 2027. A centrocampo piace sempre il 21enne del Salisburgo Gourna-Douath. In attacco incontro per Reyna (Borussia Dortmund) e primo tentativo per Joao Felix (Chelsea). Occhio poi al centravanti, ma anche alle uscite: Okafor, rispedito al mittente dal Lipsia, è ai margini, così come Jovic, seguito da Monaco e Siviglia.

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