Milan senza bomber. Morata dopo la sosta. Camarda coi “grandi“?

Il Milan cerca il ritorno al successo con l'attesa per il debutto di giovani talenti come Camarda e Okafor. Fonseca deve fare scelte decisive per rilanciare la squadra, puntando su Pavlovic, Hernandez e Fofana. La vittoria è l'obiettivo primario.

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI -
21 agosto 2024
Morata dopo la sosta. Camarda coi “grandi“?

Alvaro Morata, attaccante del Milan, ha esordito in rossonero nella prima di campionato contro il Torino

Il mercato, o almeno il momento del suono del gong, lo decide Zlatan Ibrahimovic. Ma per il ritorno al successo i tifosi del Milan pretendono una data ben precisa: 24 agosto 2024. Teatro lo Stadio Tardini, avversario il Parma. Nessuno vuole attendere oltre per un sorriso provato solo una volta dal 6 aprile ad oggi. Capitò l’11 maggio a San Siro con il Cagliari, nel pieno di quella crisi che tra Roma e Inter spazzò via la gestione di Stefano Pioli. Oggi in panchina c’è Paulo Fonseca, e il motivetto circolato tra i sussurri del Meazza post Torino, "non siamo questi", non può reggere a lungo. Anche perché il tecnico portoghese ha tutto per agire, modificare, stravolgere.

Certo, non ci voleva lo stop di Alvaro Morata. Tre gare saltate con l’Atletico Madrid la scorsa stagione, già tre settimane di pausa all’orizzonte dopo aver forzato la presenza contro il Torino. Cosa fare? Luka Jovic è già oggi, e forse non da oggi, una contraddizione in termini. Il fiuto del gol, a dire il vero con statistiche tutt’altro che eclatanti, non è un tema di discussione. Ben altro è l’apporto in fase di aggressione, in un Milan dove il pressing viene venduto ai media come parola chiave. Eppure Fonseca ha concesso il 9 al classe 1997 di Batar, lanciandolo dal primo minuto nella prima giornata di campionato. Il risultato è stato misero, il confronto “a distanza“ con Morata una sconfitta piena, sostenitori e addetti ai lavori invocano Francesco Camarda. L’attesa per il classe 2008 è generale, certamente eccessiva in un calcio italiano in cerca di nuovi riferimenti, i due goal con il Novara hanno fatto il resto. Opinione generale, Camarda sarà in panchina con il Parma. Eppure, il ragazzo non si è ancora allenato con la prima squadra, è atteso all’esordio domenica nel campionato di Serie C con la Virtus Entella, e in fondo Fonseca non ha emergenze sensibili nel reparto. Non numeriche. In ascesa allora paiono le quotazioni di Noah Okafor, autore della rete del pareggio di sabato.

I prossimi giorni diranno la verità, il "non siamo questi" dovrà essere essere estinto dalle scelte e i nomi sono noti a tutti: Strahinja Pavlovic, Theo Hernandez e Youssouf Fofana. Malick Thiaw ha messo in mostra una prestazione disastrosa contro i granata e lascerà il posto al collega serbo, ben più aggressivo in fase di marcatura sull’uomo. E, si spera, meno incerto. Per Theo pochi dubbi, visto il curriculum ormai da senatore, e certamente il sacrificio di Alexis Saelemaekers (o meglio, l’azzardo dello stesso Fonseca) non ha incoraggiato variazioni sul tema fascia sinistra. Poi l’ex Monaco, l’uomo che si ritrova sulle spalle la difficile missione di dare equilibrio ad un undici che ha imbarcato acqua per mesi e mesi. Anche qui i demeriti arrivano soprattutto da chi ha giocato nel ruolo sino ad oggi, quell’Ismael Bennacer che ha perso molti colpi sino ad essere messo sul mercato. L’energia del francese, la sua aggressività, dovranno essere protezione per Tijjani Reijnders, altra rinuncia dal 1’ con il Torino, ma piede preziosissimo in fase di costruzione. Il tutto, come detto, per tornare a parlare di vittoria.

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