Milan-Udinese 0-1: il rigore di Pereyra manda il Diavolo all'Inferno
I bianconeri sbancano San Siro con il penalty trasformato al 62' dall'argentino
Milano, 4 novembre 2023 – Sotto il diluvio di San Siro, il Milan perde 1-0 contro l’Udinese incassando la seconda sconfitta interna consecutiva. Un ko che costa caro ai rossoneri, usciti tra i fischi del tifo milanista e sempre più lontani dall’Inter capolista e oggi vittoriosa contro l’Atalanta. Gli uomini di Pioli sono stati protagonisti di un’altra prova decisamente opaca, figlia forse anche del passaggio forzato al 4-4-2, viste le tante assenze per infortunio: con il nuovo assetto, il Milan non è riuscito a trovare le giuste trame di gioco per scardinare la difesa dell’Udinese, riuscendo nel primo tempo a rendersi pericoloso soltanto con tiri dalla distanza. A inizio ripresa Reijnders si è divorato il vantaggio con Reijnders e ha finito per pagare questo e gli errori del primo tempo a carissimo prezzo: al 62’, infatti, Adlì ha steso Ebosele causando un calcio di rigore trasformato dal “Tucu” Pereyra. Trovato il vantaggio, i bianconeri hanno quindi acquisito coraggio e spazi e al 69’ hanno sfiorato il radoppio con un colpo di testa insidiosissimo di Success. Soltanto nel finale è arrivata la reazione d’orgoglio dei rossoneri che hanno provato con tutte le loro forze a rimettere in piedi le sorti della gara, ma hanno peccato ancora una volta sul piano della concretezza e della cattiveria in zona gol
Le scelte di Pioli e Cioffi
Gli infortuni – in particolari quelli sugli esterni d’attacco – condizionano le scelte di mister Stefano Pioli, che opta per un inedito 4-4-2 e anche in extremis deve fare i conti con un’assenza pesante come quella di Theo Hernandez, messo ko da una contusione alla caviglia. Nel pacchetto difensivo davanti a Maignan, al posto del terzino francese, c’è quindi Florenzi che fa reparto con il rientrante Thiaw, Tomori e capitan Calabria. A centrocampo c’è il recupero di Loftus-Cheek che parte però dalla panchina: sulle fasce agiscono Musah e Leao, schierato in una posizione per lui inedita, mentre Krunic e Reijnders presidiano la mediana. Davanti, infine, l’inedita coppia formata da Krunic e Reijnders. L’Udinese di Cioffi risponde con un 3-5-2: tra i pali della porta bianconera c’è Silvestri, protetto dal terzetto formato da Pérez, Bijol e Kabasele. Ebusele e Zemura sono invece i quinti di un centrocampo il cui vertice basso è occupato da Walace, affiancato dalle mezzali Samardzic e Payero. Il tandem offensivo è invece formato da Pereyra e Success, preferiti a Lucca e Thauvin.
Primo tempo
La partenza degli ospiti è intraprendente, mentre il Milan quantomeno nelle battute iniziali gioca d’attesa e rischia di dover far subito i conti con un altro forfait perché Florenzi nei primi minuti accusa qualche problema fisico. Proprio il numero 42 rossonero al 9’ rischia di combinare un grave pasticcio quando, sugli sviluppi di una buona ripartenza bianconera, sbaglia un disimpegno servendo involontariamente Pereyra che dal centro dell’area, tutto solo, spara il pallone alle stelle. I bianconeri giocano senza timori reverenziali e sia in transizione che sulle riescono spesso a creare grattacapi al Milan, come al 19’ quando Krunic è costretto a usare le cattive per fermare Success e si prende il primo cartellino giallo della serata. In fase offensiva, invece, il Milan prende via via possesso del pallone ma con il nuovo assetto fatica a trovare tra le giuste linee di gioco per colpire un’Udinese molto compatta in fase difensiva e deve allora affidarsi ai guizzi dei singoli per rendersi pericoloso: al 25’ è Calabria a provarci per primo con una frustata che Silvestri riesce con prontezza a deviare in calcio d’angolo. Al 32’ ci prova anche Leao che, al culmine di una delle sue irresistibili progressioni, si incunea in area e poi calcia troppo alto il pallone. La giocata del portoghese anticipa di una manciata di minuti quella decisamente violenta e dal limite di Musah, respinta dall’ennesimo intervento provvidenziale di Silvestri. La più ghiotta occasione di marca rossonera nel primo tempo se la divora però Florenzi che, al 38’, controlla in maniera impeccabile il pallone su cross a rientrare di Leao ma poi al momento del tiro manca il giusto impatto con il pallone. Gli uomini di Pioli chiudono così il primo tempo in pressione sulla retroguardia friulana ma senza riuscire a scardinare il forziere bianconero.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo, Pioli mescola le carte gettando nella mischia Adlì per l’ammonito Krunic e Okafor per un Luka Jovic decisamente opaco. I rossoneri ripartono con buon piglio e al 48’ sfiorano il vantaggio con Reijnders che, lanciato in profondità, tenta il colpo sotto che non trova però lo specchio della porta avversaria. L’Udinese incassa e replica con una buona iniziativa di Zemura che crossa al centro ma non trova i compagni pronti alla deviazione. È Leao invece il più pimpante sul fronte d’attacco milanista: in meno di due minuti, infatti, portoghese cause le ammonizioni di Pérez e Kabasele. Il Milan attacca sì, ma non concretizza e al 60’ paga dazio quando Ebosele entra in area e viene steso da Adlì. Per l’arbitro Sacchi è calcio di rigore: il controllo del VAR non cambia la decisione del direttore di gara e sul dischetto si presenta Pereyra che con freddezza spiazza Maignan per l’1-0 bianconero. Il gol friulano è una doccia fredda per il Milan che accusa il colpo e al 69’ rischia nuovamente di capitolare sul colpo di testa di Success, fermato dall’intervento provvidenziale di Maignan. Pioli inserisce prima Loftus Cheek e poi Romero passando all’antico 4-2-3-1, ma i rossoneri, pur premendo, mancano di precisione e concretezza nei pressi dell’area di rigore di Udinese che, facendo affidamento sulle forze fresche garantite dagli innesti di Thauvin, Lucca, Joao Ferereira e Camara, si arrocca nella propria metà campo per difendere il risultato. I bianconeri rischiano poco o nulla fino all’89’ quando Giroud spizza la palla di testa su cross di Leao costringendo Silvestri al miracolo per evitare il gol. Il Milan ci riprova con orgoglio poi anche nel recupero prima con Okafor, che non dà però la giusta forza al pallone, e poi con le stilettate dalla distanza di Florenzi e Leao che rispettivamente scaldano ancora i guanti a Silvestri e si spengono sul fondo di un soffio. Gli sforzi rossoneri non vengono però premiati dalla sorte e così l’Udinese può festeggiare il colpaccio al triplice fischio di Sacchi. Il tabellino: Milan (4-4-2): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Florenzi; Musah (dall’81’ Romero), Krunic (dal 46’ Adlì), Reijnders (dal 67’ Loftus-Cheek), Leao; Jovic (dal 46’ Okafor), Giroud. All. Pioli Udinese (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele (dall’84’ Lucca); Festy, Samardzic (dal 78’ Thauvin), Walace, Payero, Zemura (dall’84’ Lucca); Pereyra, Success (dal 84’ Joao Fereira). All. Cioffi Arbitro: Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata Marcatori: Pereyra (62’ R.)
Note – Ammoniti: Krunic, Pérez, Kabasele.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su