Milan, Ibra saluta il popolo rossonero: a San Siro la festa d’addio
La partita col Verona sarà l’occasione per celebrare il bomber svedese, che l’anno prossimo potrebbe andare al Monza
MILANO – Nell’Ibra day, il Milan affronta il pericolante Verona con l’obiettivo di vincere per dare un’altra gioia ai 70mila di San Siro, terminare al meglio una stagione da 7 in pagella e festeggiare il recente rinnovo di contratto di Leao.
Ma ci saranno anche lacrime a San Siro perché al termine della partita è prevista una breve cerimonia per ringraziare l’immenso Zlatan Ibrahimovic che, con la maglia del diavolo, ha vinto due scudetti e una supercoppa italiana. Ibra e il Milan quindi si dicono addio. È ufficiale sebbene Pioli nella conferenza stampa di presentazione del match col Verona abbiamo provato a glissare. “Mi spiace che Ibra non riuscirà ad esserci domani. Ci abbiamo provato, ma non è in condizione. In questi giorni abbiamo parlato, ma il dialogo resta tra di noi. Il suo futuro? Lo deciderà lui insieme alla società”.
E quindi festa d’addio in rossonero per Ibra che deciderà a giorni il suo destino perché lui ha ancora voglia di giocare a calcio, come ha dichiarato anche in una recente intervista. Bisogna vedere se il suo fisico è d’accordo. Il suo futuro potrebbe essere da “giocatore-motivatore” del Monza, per esempio, con Galliani che lo chiama un giorno sì e l’altro anche e che sarebbe lieto di averlo nella rosa della squadra brianzola affidata anche l’anno prossimo a Raffaele Palladino.
Match dai mille risvolti quello di domani sera col Verona, soprattutto per gli ospiti che sono in lizza con lo Spezia per centrare l’ultimo posto utile per la salvezza. Ma anche in casa Milan si vuol far di tutto per terminare al meglio una stagione nobilitata dalla semifinale in Champions League ma in cui la squadra meneghina ha faticato oltremodo in campionato.
Pioli vuole vincere anche se la partecipazione alla Champions League, dopo la vittoria di Torino contro la Juventus, è blindata. “Dobbiamo puntare a vincere, innanzitutto perché noi siamo il Milan e abbiamo il dovere di dare il massimo. E poi saremmo secondi, dietro il Napoli, per punti conquistati in casa. Abbiamo disputato una grandissima Champions mentre il nostro cammino in campionato è stato sufficiente, avremmo potuto puntare al secondo posto ma abbiamo lasciato per strada dei punti”.
E poi Pioli è tornato sul rinnovo di Leao. “Complimenti al lavoro della dirigenza. Il rinnovo di Rafa era sentito nel gruppo. Io sono sempre stato fiducioso perché ero al corrente della volontà di entrambe le parti. Scherzando, con lui, gli ho detto che è stato nel mio ufficio 178 volte. Abbiamo davvero un bel rapporto ma è così con tutta la squadra”.
Infine un cenno al mercato. “Un allenatore non deve parlare di mercato. Nei prossimi giorni incontrerò i dirigenti, cercheremo di costruire un Milan più forte. Brahim Diaz? Non conosco nei dettagli la sua situazione, come giocatore è cresciuto tantissimo insieme a noi”. Intanto c’è da battere il Verona domani sera alle 20.30 in un San Siro pieno come al solito. Non sarà facile però, i veneti si giocano la salvezza!
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