Monza-Milan, crollo rossonero. Pioli “Troppi errori dei singoli”

Il tecnico rossonero analizza: “Gli errori di Thiaw e Jovic sono pesanti. Dobbiamo riscattarci dopo questa brutta prestazione”

di ILARIA CHECCHI -
18 febbraio 2024
Il Milan perde a Monza: la delusione di Giroud

Il Milan perde a Monza: la delusione di Giroud

Milano, 18 febbraio 2024 – Puntare il dito su Stefano Pioli e sulle sue scelte tattiche (5 cambi rispetto alla formazione vista con il Rennes, tra cui l’intero trittico offensivo) sembra la via più facile per motivare il crollo verticale che il Milan ha accusato all’U Power Stadium: in effetti, una volta che Pulisic, Giroud e Leao sono entrati in campo all’intervallo, il vero Diavolo è venuto fuori ma la sconfitta con i brianzoli ha sicuramente radici differenti.

La stanchezza dopo l’impegno in Europa League ha contribuito, senza contare un avversario che ha saputo mettere nel taschino i rossoneri spesso e volentieri: la causa maggiore, però, è da vedere nel rosso inutile e insensato preso da Luka Jovic a inizio ripresa quando Pioli aveva provato a rimediare alla formazione iniziale affidandosi ai suoi titolarissimi. La condotta violenta di cui si è reso protagonista il serbo rischia di tenerlo lontano dai campi per almeno tre giornate, una tegola inattesa in un momento storico in cui il Milan è impegnato su due fronti e ogni energia fresca è più che indispensabile. Con la sconfitta di questa sera, il Diavolo ha interrotto la striscia di risultati utili consecutivi che durava da 9 giornate, ovvero dal 17 dicembre scorso nel match a San Siro proprio contro i monzesi di Palladino.

Pioli

"Abbiamo commesso degli errori che hanno pregiudicato la partita, l’inferiorità numerica ci ha creato ancora più disagio e difficoltà: è stata una serata in cui abbiamo sbagliato troppo. La partita è cambiata in peggio dall’espulsione dove una squadra come la nostra doveva essere più lucida, attenta ed efficace. E’ una sconfitta che fa veramente male per come è arrivata.

I cambi? Ieri Rafa si è fermato nella rifinitura, aveva ancora un po’ di fastidio al polpaccio e non se la sentiva di partire all’inizio, è stata una serata storta. Pulisic era ancora stanco da giovedì sera, dopo è entrato molto bene ma per me era giusto farlo rifiatare all’inizio. Dovremo riflettere e fare meglio nelle prossime partite: gli errori di Thiaw e Jovic sono pesanti, è una sconfitta che ci dovrà far lavorare ancora di più".

Galliani&Scaroni

Da quando Silvio Berlusconi ha acquistato il Monza, portando con sé una colonna rossonera come Adriano Galliani, la sfida contro il Diavolo non può essere definita una semplice partita di calcio ma è, piuttosto, l’intreccio di storie, sentimenti ed emozioni che vanno oltre il campo. Questa sera all’U Power Stadium i destini dei due club legati da un filo rosso (nero) tutt’altro che sottile si sono nuovamente incrociati in un’atmosfera unica che ha reso il derby lombardo ricco di sfaccettature, contornato da una cornice di pubblico da grandi serate, con tantissimi striscioni dedicati all’ex presidente dei due club: la cena pre-partita nella lounge dello stadio tra l’AD brianzolo, il presidente del Milan Paolo Scaroni e il Senior Advisor di RedBird, Zlatan Ibrahimovic, è stata l’antipasto giusto del clima che si è poi respirato sul manto erboso: «Abbiamo mangiato poco e parlato tanto di calcio e del presidente Silvio Berlusconi: ho pensato alla vita del presidente che ha portato in cima al mondo il Milan e ai vertici di sempre il Monza. Penso alle 5 Champions League e al Milan che negli anni 80 era andato due volte in Serie B, e poi vedo il Monza che non era mai stato in Serie A: prima che arrivassimo noi questa era una squadra di Serie C, ora il dodicesimo o il tredicesimo posto non va bene… Ibra è un ragazzo intelligentissimo e in privato mi ha detto che, come in tutte le professioni, bisogna imparare: se parti da questi presupposti, inizi bene. Per me sarà un grande dirigente essendo anche un grande uomo” le parole dell’amministratore delegato di casa. Galliani ha poi chiosato sul suo ex club: “Quel Milan aveva giocatori straordinari ma ci sono buonissimi giocatori anche adesso: faccio l’umile dirigente del Monza e non commento i giocatori altrui”.

Il presidente del Diavolo, invece, ha parlato dei traguardi della squadra senza guardare troppo alla corsa in solitaria dei cugini nerazzurri verso il tricolore: “Io guardo le cose da uomo di azienda, l'obiettivo di questa stagione era raggiungere la qualificazione in Champions e mi pare che ci siamo, poi per la prossima ce ne daremo di nuovi, ma avendo un occhio molto attento all’equilibrio economico, che è alla base di ogni strategia sportiva per non renderla zoppa.

Chiuderemo l’esercizio 23/24 con un eccellente risultato e questa è la premessa per poter andare sul mercato con i mezzi per poter prendere delle decisioni importanti. Lo Scudetto sarebbe un obiettivo in più ma nel calcio tutto può succedere e di sicuro lotteremo fino all'ultimo per ottenere il piazzamento più alto possibile", le parole di Scaroni.

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