Pioli respira e fa cin cin. Milan risollevato da Pulisic. Terzo posto scaccia crisi

Christian piega il Sassuolo con un gol nel secondo tempo, il Diavolo sorride. Sotto gli occhi di Van Basten una prova di sostanza: anche la difesa si ritrova.

di MICHAEL CUOMO
31 dicembre 2023

Milan risollevato da Pulisic. Terzo posto scaccia crisi

La squadra è in cerchio, sotto la curva: un abbraccio che raccoglie tutti, a parlare è Alessandro Florenzi. Stefano Pioli è nel tunnel, ad aspettare uno ad uno i suoi giocatori per abbracciarli e ringraziarli: è già successo in altre occasioni importanti, ieri una di queste. Almeno stasera potrà, l’allenatore del Milan, alzare in tranquillità i calici al cielo, perché con gli occhi all’insù il tabellone di San Siro, al novantesimo, diceva che aveva avuto la meglio lui sulla bestia nera Sassuolo. Un gol segnato sotto gli occhi di Van Basten in tribuna basta per sfatare un tabù fastidiosissimo dalle parti di Milanello: l’ultima vittoria Milan era stata grazie a un autogol, in panchina c’era addirittura Gennaro Gattuso.

Ieri, invece, la firma è di Christian Pulisic, che all’ora di gioco risolve una partita aperta, ma di quelle che nascondono trappole dietro ogni angolo. Con Theo Hernandez ancora centrale, l’assetto rossonero è tanto inedito quanto rischioso: Reijnders è l’unico elemento che lega difensori e attaccanti, in una sorta di 4-1-5 con Loftus-Cheek e Bennacer a sostegno del tridente. Non è un caso che il gol da 3 punti arrivi da un’invenzione proprio dell’algerino: c’era un corridoio invisibile, lui l’ha illuminato cogliendo di sorpresa Tressoldi che tocca soltanto. L’americano gira quanto basta per la vittoria.

Dall’altra parte di Maignan si ricorda soltanto una mano di richiamo, su un arcobaleno di Berardi che per poco baciava la rete giusto all’incrocio. Il portierone, quindi, si è travestito da centrocampista per disegnare parabole capaci di superare una zona di mezzo semi-deserta: da quella solo Reijnders ha saputo gestire palloni che scottavano; per Leao, invece, il destinatario preferito di Magic Mike, una serata storta senza duelli vinti e ancora meno fiducia negli ultimi sedici metri. Finirà la sua partita uscendo a testa bassa tra qualche fischio (non della curva). L’unica nota negativa della serata, perché di positive ce ne sono eccome: rischi pochissimi grazie a una difesa in emergenza ma affidabile, l’esordio - il quinto stagionale - di un altro primavera, Kevin Zeroli, che di anni ne compirà 19 tra una dozzina di giorni. Soprattutto prendere 3 punti in un turno dove c’era qualcosa da guadagnare. In primis il sorriso, che è tornato in tempo per archiviare un anno finito tra mille ostacoli, e per iniziarne un altro dove le marce dovranno essere subito alte.

Martedì sarà Coppa Italia, arriva il Cagliari: troppo ghiotta l’occasione di giocarsi un trofeo per pensare già di mettersi alle spalle tutte le difficoltà dell’ultimo periodo.

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