Rafa Leao pronto a guidare il Milan: sfida all'Atalanta e Inter in vista
Rafa Leao si prepara a trascinare il Milan contro Atalanta e Inter. Il portoghese punta a migliorare i suoi numeri stagionali.

Rafael Leao, 25 anni, attaccante portoghese del Milan acquistato dai rossoneri nell’estate 2019
"Solo Dio può fermarmi". E ancora: "Alti e bassi, ma so cosa sto facendo...". Sono tra le ultime tracce social griffate Rafa Leao. Che la fa breve. E la dice lunga. Tradotto: carica. Il portoghese è pronto a (ri)prendersi sulle spalle il Milan. Spalle larghe che hanno dovuto fare i conti con le tante etichette appiccicate, staccate, appiccicate ancora: su tutte, quella dell’eterno incompiuto. Il 25enne ne è consapevole ("alti e bassi"). Nel frattempo, per il quarto anno consecutivo è già oltre la doppia cifra di gol e assist stagionali: 11 e 11 fin qui, 15 e 13 l’anno scorso, in precedenza 16 e 14, prima ancora 14 e 12. Numeri e paradossi, perché nel corso di questo campionato il portoghese non ha ancora segnato a San Siro: "È tanto che non segno in casa, ma non entro in campo con quella ossessione".
In compenso, 7 i centri in Serie A lontano da Milano, dove invece ha timbrato solo a dicembre in Coppa Italia (Sassuolo) e in Champions (Stella Rossa), così come a gennaio questa volta con Conceiçao (Girona). Da allora, sono passati quasi tre mesi, con altrettante reti a Empoli, Bologna, Udine. Montagne russe Milan, montagne russe Leao: su 32 partite di campionato, è partito dalla panchina in 8 occasioni. Un quarto delle volte, in pratica. Il nocciolo della questione, nelle recenti parole di Conceiçao: "Per talento e qualità è già tra i migliori al mondo. Deve lavorare sulla concretezza per esserlo in tutto. Serve consistenza per arrivare a fare 20 gol e 15 assist a stagione". Compito (anche) del tecnico che ha da poco varato un 3-4-3 approvatissimo da Leao: "Siamo più compatti in difesa e più liberi di attaccare in avanti. Mi trovo bene, possiamo fare bene". Parole da leader: ciò che vuole diventare in tutto e per tutto. Anche respingendo le sirene arabe, quelle della Premier, il Barcellona. Contratto fino a giugno 2028, ingaggio da 5 milioni più bonus tali da arrivare attorno ai 7, clausola rescissoria da 175 milioni attiva nelle prime due settimane di luglio. Leao, ora ha in testa solo il Milan. E la rincorsa all’Europa che passa per la sfida di domenica a San Siro con l’Atalanta in campionato e quella di mercoledì prossimo in Coppa Italia contro l’Inter.
In vista dei due big match, la squadra è tornata a lavorare ieri a Milanello. Non Mike Maignan: il protocollo prevede una settimana di totale riposo per un trauma cranico (subito venerdì scorso) prima del ritorno in campo e il portiere ha svolto ieri ulteriori accertamenti per scongiurare qualsiasi strascico, dopo gli esami fatti subito a Udine che avevano comunque dato esito negativo. Nei prossimi giorni potrà riprendere progressivamente gli allenamenti. Ha lavorato ancora a parte, invece, Gimenez. Era stato escluso dall’ultima gara dopo la contusione al fianco rimediata con la Fiorentina. Filtra comunque ottimismo sulla disponibilità del messicano per domenica.
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