Real Madrid-Milan 1-3: uno storico tris del Diavolo al Santiago Bernbabeu
Thiaw, Morata e Reijnders firmano il secondo successo in Champions: i rossoneri non vincevano con le merengues da 15 anni
Milano, 5 novembre 2024 - Al Santiago Bernabeu si fa la storia. Lo testimoniano le 15 Champions League nella sontuosa bacheca del Real. Ma anche quella del Milan fa rima con gloria: 7. E da questa sera, un bellissimo ricordo in più da tramandare di generazione in generazione rossonera: tris a Madrid.
Ha tutta l'aria di essere la notte della (ri)nascita di un nuovo Diavolo: quello di Fonseca. Il portoghese aveva detto, alla vigilia, di aver preso nota del modo di difendere (alto) del Barcellona, passato di qui 10 giorni fa e tornato a casa con un poker secco. Ha fatto quasi il contrario: difesa a cinque. Con grandissimo profitto.
Un dato su tutti: l'ultimo e unico successo del Milan, qui, è arrivato 15 anni fa. Doppietta di Pato e firma di Pirlo. Allora gli spauracchi erano Benzema e Raul. Oggi, Mbappé e Vinicius. Oggi, c'è un Maignan in versione (quasi) sempre Magic Mike. Protagonista tra i protagonisti, per gli squilli arrivano da più parti.
Le mosse, però, sono tutte di Fonseca: difesa a cinque, a sopresa, con Musah sulle zolle di Vinicius. Altra alzata d'ingegno, dopo il 4-2-4 contro l'Inter e il turnover estremo con l'Udinese. Tra i ballottaggi dei giorni scorsi, poi: Pavlovic-Thiaw. Il primo in panchina, il secondo in gol: zuccata su corner di Pulisic.
Il tackle scriteriat o di Emerson Royal con Vinicius in zona raffredda i bollori: rigore, il pallone d'oro mancato firma l'1-1. Colpo su colpo, a seguire, sotto gli occhi di Gerry Cardinale seduto accanto a Florentino Perez. Ma il secondo gancio pesante è firmato da Morata. Proprio lui, nato e cresciuto qui, sia in blancos che, solo l'anno scorso, in maglia Atletico.
Ruggito di Alvaro, ruggito di Rafa: sua la giocata che lascia a terra Lunin. Leao, panchinato tre volte di fila in campionato, torna soprattutto meravigliao. Strappi, folate, anche una rete sfiorata e un'altra sprecata. Va benissimo così, perchè infine il portoghese fa secchi Militao e Vazquez, per poi servire al centro Reijnders: tris d'autori.
La notte da sogno si accende ancor più nel finale, quando Rudiger raccoglie un'uscita così così e segna il gol della speranza. Speranza fiaccata dal var: fuorigioco precedente. E fiaccata dalle fiammate di un Milan che sfiora addirittura il poker. C'è di che sognare a occhi aperti. Idee, giocate, capacità di soffrire, altre idee e altre giocate. Ora caccia alla continuità.
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