Real Madrid-Milan 1-3: uno storico tris del Diavolo al Santiago Bernabeu

Thiaw, Morata e Reijnders firmano il secondo successo in Champions: i rossoneri non vincevano con le merengues da 15 anni

di LUCA MIGNANI
5 novembre 2024
Mike Maignan intercetta il tiro di Antonio Rudiger

Mike Maignan intercetta il tiro di Antonio Rudiger

Milano, 5 novembre 2024 - Al Santiago Bernabeu si fa la storia. Lo testimoniano le 15 Champions League nella sontuosa bacheca del Real. Ma anche quella del Milan fa rima con gloria: 7. E da questa sera, un bellissimo ricordo in più da tramandare di generazione in generazione rossonera: tris a Madrid.

Ha tutta l'aria di essere la notte della (ri)nascita di un nuovo Diavolo: quello di Fonseca. Il portoghese aveva detto, alla vigilia, di aver preso nota del modo di difendere (alto) del Barcellona, passato di qui 10 giorni fa e tornato a casa con un poker secco. Ha fatto quasi il contrario: difesa a cinque. Con grandissimo profitto.

Un dato su tutti: l'ultimo e unico successo del Milan, qui, è arrivato 15 anni fa. Doppietta di Pato e firma di Pirlo. Allora gli spauracchi erano Benzema e Raul. Oggi, Mbappé e Vinicius. Oggi, c'è un Maignan in versione (quasi) sempre Magic Mike. Protagonista tra i protagonisti, per gli squilli arrivano da più parti.

Le mosse, però, sono tutte di Fonseca: difesa a cinque, a sopresa, con Musah sulle zolle di Vinicius. Altra alzata d'ingegno, dopo il 4-2-4 contro l'Inter e il turnover estremo con l'Udinese. Tra i ballottaggi dei giorni scorsi, poi: Pavlovic-Thiaw. Il primo in panchina, il secondo in gol: zuccata su corner di Pulisic. 

Il centrocampista olandese Tijani Reijnders festeggia il terzo gol segnato dal Milan
Il centrocampista olandese Tijani Reijnders festeggia il terzo gol segnato dal Milan

Il tackle scriteriato di Emerson Royal con Vinicius in zona raffredda i bollori: rigore, il pallone d'oro mancato firma l'1-1. Colpo su colpo, a seguire, sotto gli occhi di Gerry Cardinale seduto accanto a Florentino Perez. Ma il secondo gancio pesante è firmato da Morata. Proprio lui, nato e cresciuto qui, sia in blancos che, solo l'anno scorso, in maglia Atletico.

Ruggito di Alvaro, ruggito di Rafa: sua la giocata che lascia a terra Lunin. Leao, panchinato tre volte di fila in campionato, torna soprattutto meravigliao. Strappi, folate, anche una rete sfiorata e un'altra sprecata. Va benissimo così, perchè infine il portoghese fa secchi Militao e Vazquez, per poi servire al centro Reijnders: tris d'autori.

La notte da sogno si accende ancor più nel finale, quando Rudiger raccoglie un'uscita così così e segna il gol della speranza. Speranza fiaccata dal var: fuorigioco precedente. E fiaccata dalle fiammate di un Milan che sfiora addirittura il poker. C'è di che sognare a occhi aperti. Idee, giocate, capacità di soffrire, altre idee e altre giocate. Ora caccia alla continuità.

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