Beppe Caso: "Modena, orgoglio e determinazione verso i playoff di Serie B"

Beppe Caso parla del suo percorso al Modena, delle sfide in Serie B e dell'importanza del derby contro il Sassuolo.

di ALESSANDRO BEDONI
9 aprile 2025
Caso esulta per il gol segnato all’andata al Pisa, il 21 dicembre scorso (fiocchi)

Caso esulta per il gol segnato all’andata al Pisa, il 21 dicembre scorso (fiocchi)

Ti siedi accanto a lui per una chiacchierata e subito capisci che quella buona impressione che avevi avuto sei mesi fa, nel giorno della sua presentazione, era giusta. Faccia pulita da bravo ragazzo quale è e parole mai sopra le righe, anzi sempre ragionate, dalle quali traspare l’orgoglio di vestire la casacca gialloblù, Beppe Caso ricorda subito il passaggio in canarino l’ultimo giorno del mercato: "Diciamo pure ultimo minuto, fortuna che la penna per firmare funzionava... Modena è stata una scelta che avrei comunque fatto con convinzione, perchè tutti, nel nostro mondo, guardando da fuori questa società, ne hanno grande ammirazione".

Per lei una stagione all’inizio non facile... "Ero partito senza preparazione, non avevo la forma giusta ma ho lavorato e sono sempre andato in crescendo e mi sento a mio agio in campo e fuori".

Parliamo dell’oggi. Due belle vittorie in fila, ma perchè il Modena per fare bene deve essere sempre un po’ sotto pressione? "Credo che questo sia un pregio che ha la squadra, che in questi momenti riesce a tirare fuori il meglio di sé".

Quanto è contata la sosta dopo le due sconfitte a Salerno e Castellammare? "Ci ha fatto bene e ci ha unito ancora di più. Il gruppo ha capito l’importanza del momento e abbiamo affrontato le ultime due partite nella maniera giusta. Ma anche in tutte le altre, la prestazione abbiamo sempre cercato di farla".

Il Modena ha reso meglio contro le squadre di alta classifica e faticato a volte con chi viaggiava dietro... "In B il livello è molto equilibrato. Ovvio che se il Pisa è secondo vuol dire che merita di stare dove sta, ma le difficoltà che si incontrano sono le stesse con qualsiasi avversario. Forse quando incontriamo le squadre forti inconsciamente siamo portati a dare qualcosa di più, ma poi non c’è una vera e propria spiegazione".

Ogni volta che il Modena ha bussato alla zona playoff, è sempre stato in qualche modo respinto. Dopo questi due successi però, quattro gare in casa su sei... "Noi dobbiamo pensare soltanto che ora ogni gara è difficile e ogni avversario ha obiettivi importanti, dobbiamo lavorare concentrati e portare a casa più punti possibili, poi si vedrà".

Sabato il derby con un Sassuolo già con un piede in A. Lo era anche tredici anni fa e il Modena gli rimandò la festa... "L’obiettivo non è quello, ma soltanto fare punti davanti al nostro grande pubblico. Affrontiamo la squadra più forte del campionato: le portiamo rispetto, ma vogliamo fare la miglior prestazione possibile".

Con la vittoria di Pisa il Modena ha fatto un grosso passo verso l’obiettivo minimo della salvezza. Questo traguardo quasi raggiunto può darvi qualcosa in più in questa volata finale? "La paura sana, quella sportiva, bisogna sempre averla, e non bisogna mai, per qualsiasi motivo, sentirsi tranquilli. In questo momento della stagione ogni punto è vitale, per noi come per l’avversario".

Il suo rapporto con Modena? "Bellissimo, vivo in centro, faccio lunghe passeggiate. La gente per strada mi riconosce, mi fa piacere".

La proprietà ha progetti importanti come il centro sportivo... "In Italia ci sono poche squadre con progetti così ambiziosi, con questo coraggio e con questa voglia di fare e migliorarsi. Ho visto come sarà il centro sportivo, per un giocatore una cosa così è veramente speciale, c’è solo da esserne orgogliosi ed andare in giro col vanto di far parte di questa squadra. Il presidente? È sempre presente, ci fa sentire la sua vicinanza.. Quando parla tocca sempre le corde giuste, sia nei momenti belli che in quelli meno, ogni cosa che dice ci rimane dentro".

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