Ettore Gliozzi e Pedro Mendes: le sfide degli attaccanti del Modena
Gliozzi e Mendes, attaccanti del Modena, affrontano sfide tra infortuni e prestazioni altalenanti. Il loro contributo è cruciale per il gioco di Mandelli.

Pedro Mendes non è stato schierato da Mandelli sabato scorso. nel derby Nelle ultime partite la titolarità in attacco è stata affidata a. Ettore Gliozzi
L’impegno profuso da Ettore Gliozzi (uscito coi crampi nel derby e tra gli applausi) nelle tre gare, per lui, da due gol pesanti con Catanzaro e Pisa, ha in parte mostrato che tipo di caratteristiche deve avare l’attaccante di riferimento nelle idee di gioco di Mandelli. Non solo primissima punta, non solo uomo d’area di rigore puro ma anche collante, supporto, mina vagante negli ultimi 20 metri capace di creare spazio e, soprattutto, dialogare coi trequartisti attraverso il fraseggio rapido. Per tutti questi motivi, Gliozzi è stato premiato. Dopo un mese, si è rivisto Defrel, preferito a Pedro Mendes per i tentativi finali di riacciuffare il match. Probabilmente, per una questione di caratteristiche (quelle elencate in precedenza) che di tanto in tanto l’ex Sassuolo ha mostrato molto bene (a Cremona, per esempio) salvo poi perdersi nella sua discontinuità. Hanno certamente sorpreso i minuti non concessi a Pedro in una partita così importante.
La stagione del portoghese è stata martoriata da una serie di momenti complessi, prima di tutto per i suoi infortuni: quello del marzo 2024 al tendine del retto femorale della coscia sinistra dopo il quale ha svolto una preparazione estiva zoppicante e poi il problema al legamento collaterale di settembre, nella gara con la Juve Stabia, quando stava carburando. Fisicamente, soprattutto per chi ha una stazza come lui, un giocatore risente parecchio di continui stop perché entrare di nuovo in condizione comporta allenamenti e periodi più o meno lunghi. Al netto di questo, ci si poteva aspettare comunque di più. Come dallo stesso Defrel, a livello di numeri. In 23 presenze, Mendes ha messo a segno 5 reti. Le 2 marcature consecutive a Cittadella e Cosenza sembravano avvesero risvegliato l’animo bomber del ragazzo arrivato dall’Ascoli in estate, ma nelle partite successive non c’è stata continuità. Che il Modena sia arrivato troppo poco sul fondo, in passato, è vero. Tante volte lo si è rimarcato e fa parte del disegno tattico nel quale è la parte centrale la zona del fulcro del gioco. Nella memoria c’è quella bellissima azione di Cesena, con il primo assist in maglia canarina di Caso all’attaccante portoghese appostato in area per gonfiare la rete come fosse un rigore in movimento. Ecco, quello è un lampante esempio della potenzialità offensiva che ha Pedro. La vita dell’attaccante è questa. Fatta di momenti, di periodi. Determinati troppo spesso dai gol e da niente più. Torneranno, così come lui tornerà ad esultare.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su