Mandelli e il momento chiave: "Cambi offensivi ed è arrivato il 2-0"

Il mister: "Nel secondo tempo pensavamo di poterla ribaltare. Gara decisa da due reti rocambolesche"

di ALESSANDRO TRONCONE
16 marzo 2025
Mister Paolo Mandelli ieri all’uscita dallo stadio ’Menti’ (fotofiocchi)

Mister Paolo Mandelli ieri all’uscita dallo stadio ’Menti’ (fotofiocchi)

Troppo poco, ancora troppo poco. E non è solo la testimonianza dei quasi 200 sostenitori canarini, i cui cori al triplice fischio sono stati molto chiari. È la testimonianza del campo e del periodo che il Modena sta vivendo. Troppo poco per fare punti in questo campionato tremendo, troppo poco per provare a migliorare, troppo poco per non rimanere infangati nelle zone caldissime della classifica che infatti si avvicinano sempre più, minacciose.

Paolo Mandelli prova ad inquadrarla così: "Ci aspettavamo una partita del genere, sapevamo di trovare un ambiente difficile e l’approccio era stato buono con la prima occasione di Santoro – ha raccontato il tecnico – poi, abbiamo pagato l’incomprensione sul loro vantaggio. È diventato tutto un po’ più complicato. Nel secondo tempo, credevamo di poterla ribaltare e abbiamo fatto cambi offensivi, in quel momento è arrivato il raddoppio. Nel finale, dopo il rigore, avremmo anche potuto pareggiarla con qualche situazione pericolosa ma così non è stato. Non sono qui a dire che è stata fatta una grande prestazione ma non mi sembra loro abbiano fatto chissà cosa, hanno avuto il merito di indirizzare la partita in un certo modo capitalizzando quel che ha creato. Episodio del rigore non dato? L’arbitro ha fatto finta di niente. Rivedendola, ci sembrava una revisione al Var ci dovesse essere, Santoro è stato trattenuto". Le difficoltà, al netto degli errori, sono però evidenti e nell’arco dell’intera partita i canarini hanno faticato ad imporsi come avrebbero voluto: "Ripeto, non sono qui a dire che siamo stati derubati del risultato, abbiamo le nostre colpe ma alla luce di tutto credo che la partita sia stata deciso dai due gol presi in maniera rocambolesca – ha continuato –. Caso arriva sul fondo e nessuno interviene sul suo cross, il tiro di Bozhanaj fuori di poco, il rigore non dato. Gagno non mi sembra abbia fatto un intervento. Le mie scelte? Ci siamo creati una base sulla quale costruire delle varianti. Il 3-4-3 ci ha portato risultati e sicuramente torneremo ad adottarlo. Il tanto acclamato 3-5-2 può essere una soluzione, come a Cittadella. Le due punte pesanti potevano darci equilibrio, non ho lasciato fuori quasi mai Caso ma va servito in un certo modo, pensavamo sarebbe stata una partita intensa in mezzo al campo e avere le due punte poteva agevolarci". Ora, la sosta: "Servirà a recuperare lo spirito che ci ha contraddistinto per tanto tempo e ci ha permesso di fare dei punti. Questo è il focus, se la squadra sta tranquilla può vincere contro tutti. I 15 giorni serviranno per questo, non siamo contenti con zero punti sulle spalle e ci dispiace per i tifosi venuti qua".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su