Modena Cremonese 2-2: i canarini danno tutto, ma non basta per vincere
Grigiorossi in vantaggio dopo 12’ con Bonazzoli, poi gli uomini di Bisoli rimontano con Caso e Dellevalle. Ma Vazquez pareggia i conti. Difesa apparsa ancora fragile sulle reti avversarie. Classifica sempre difficile
Modena, 29 ottobre 2024 – La generosità non manca. Il Braglia ha apprezzato e applaudito. Ma, evidentemente, per risolvere i problemi serve altro. E così, Bisoli e il Modena vengono rimandati a La Spezia. Poi, chissà.
La novità è rappresentata dal rischio, dal sapore di “mi gioco tutto”, di lanciare sin da subito i due più attesi: Caso e Defrel. In un modulo che prevede la mente di Palumbo sulla trequarti e un centrocampo più rinforzato con l’inserimento di Magnino con Gerli e Santoro.
Lo sfogo iniziale lascerebbe ben sperare. Una decina di minuti a tutto gas, forse più dettati dai nervi e dall’impeto.
Infatti alla Cremonese basta una azione più o meno ragionata per infilare la difesa canarina, difetto ormai inguaribile. Il filtrante di Pickel non viene letto da Idrissi, Zanimacchia gli passa dietro e insiste fino toccare per Bonazzoli che, tutto solo in area, sigla il vantaggio.
Da questo momento, la squadra di Corini giosta senza patemi, il Modena corre a vuoto nel tentativo di recuperare palla.
La traversa colta da Gerli (con deviazione) somiglia ad una sveglia clamorosa, tant’è che un minuto più tardi, Caso libera tutto il Braglia di un peso enorme e scaglia la sfera alla spalle di Fulignati, dopo averla colta in area come un rapace. Il calcio è veramente stranissimo ma la sua bellezza sta proprio in questo.
Il Modena è un’altra roba nel successivo quarto d’ora, quasi un treno impossibile da fermare,questa volta, il finale di primo tempo premia i canarini.
Ennesimo assist da corner di Palumbo, svetta la testa del meritevole Dellavalle e Modena avanti all’intervallo. Il tema, ora, è evidente.
La Cremonese, per quanto focina di giocatori di assoluto valore (Johnsen su tutti), non è un muro invalicabile e sbanda se viene attaccata.
Oltretutto, sbilanciandosi alla ricerca del pari, concede spazi nei quali gode Palumbo e dai suoi piedi nascono alcuni contropiedi che i canarini avrebbero dovuto sfruttare meglio: uno con Defrel, poi un cross rasoterra non spinto in rete.
E allora, nella montagna russa di questa gara, tocca di nuovo ai gialli concedere fisicamente e la qualità della Cremonese torna a fare la differenza. Entra Vazquez, per esempio. Al 60’ traversa di Johnsen, tre minuti più tardi ne coglie un’altra su punizione e Vazquez segna in tap-in anticipando Defrel.
Alla fine la morale è sempre la solita: 18 reti incassate sono un numero spropositato, pur apprezzando la reazione e la voglia di non mollare.
Quali prospettive lascia questo pareggio? Difficile dirlo. Certo, un punto con una grande non può dispiacere. I problemi, però, rimangono. La classifica pure. A questo punto, La Spezia si trasforma in un momento da giudizio universale.
Il tabellino
Modena (4-3-2-1): Gagno; Dellavalle (77’ Di Pardo), Zaro, Caldara, Idrissi (68’ Cotali); Magnino (65’ Battistella), Gerli, Santoro; Palumbo, Caso (65’ Abiuso); Defrel (77’ Bozhanaj). A disp.: Sassi, Bagheria, Beyuku, Duca, Oliva, Botteghin, Cauz. All.: Bisoli
Cremonese (4-3-3): Fulignati; Barbieri, Ravanelli, Bianchetti, Sernicola (58’ Quagliata); Collocolo, Castagnetti, Pickel (46’ Vazquez); Zanimacchia (58’ Vandeputte), Bonazzoli (68’ De Luca), Johnsen (87’ Buonaiuto). A disp.: Saro, Antov, Majer, Moretti, Lochoshvili, Milanese, Nasti. All.: Corini
Arbitro: Marcenaro di Genova
Reti: 12’ Bonazzoli, 30’ Caso, 46’ Dellavalle, 64’ Vazquez
Ammoniti: Magnino, Idrissi, De Luca, Quagliata, Castagnetti Angoli: 8 a 5. Spettatori: 8.251, incasso di 87.405 euro.
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