Modena, seconda tappa in Campania. Meno certezze e rischio bagarre

Dopo il ko di Salerno i gialli sabato a Castellammare nel fortino della Juve Stabia. Classifica: le inseguitrici fremono

di ALESSANDRO TRONCONE
11 marzo 2025
L’uscita dal campo del Modena sabato scorso all’Arechi (fotofiocchi)

L’uscita dal campo del Modena sabato scorso all’Arechi (fotofiocchi)

Di nuovo la Campania, nella settimana tra le più delicate della stagione. I risultati dell’ultima giornata di serie B non hanno complicato le cose in maniera così impattante, ma hanno tuttavia certificato che nessuno sta dormendo.

Il Sudtirol è una macchina da battaglia con Castori, c’è la Sampdoria, il Frosinone di Bianco ha ingranato e la Salernitana ha dato segnali. Mantova e Reggiana balbettano ma sono lì. Insomma, una bagarre. Come sempre, i dettagli fanno e faranno la differenza e qualche dato va analizzato in tal senso. Il fatto che si giochi ancora in trasferta, in linea teorica, non si presenta come dettaglio incoraggiante per i canarini che, lontano dal Braglia, tanto bene non hanno fatto fin qui. Due sole vittorie (Reggiana e Cittadella), sette pareggi e sei sconfitte delle otto complessive, un ruolino di marcia confermato a Salerno dove i limiti esterni sono emersi nuovamente e spiegano i motivi per i quali si è spesso faticato negli stadi altrui.

D’altro canto, la Juve Stabia ha costruito più della metà del suo bottino proprio al ’Menti’ di Castellammare, con sette successi, tre pareggi e quattro sconfitte. Ma le difficoltà del match erano già ben note ancor prima di leggere questi numeri. Le riflessioni successive al ko dell’Arechi, però, ci portano a sottolineare un altro dato. Probabilmente il più significativo quando si parla di una mentalità fragile di fronte a determinati momenti, ovvero quella incapacità di ribaltare il risultato. Ci è riuscito una sola volta, il Modena, alla seconda giornata contro il Bari: alla rete dello svantaggio di Novakovich, seppero rispondere Palumbo e Pedro Mendes.

È questa l’unica occasione nella quale i gialli sono riusciti a vincere un match partendo da una situazione di svantaggio. In tutte le altre circostanze, pareggi o sconfitte. A Bolzano, Frosinone, Catanzaro, Cosenza, Cremona, Palermo, Sampdoria. Ecco qui si nascondono molte delle debolezze caratteriali, pur avendo in tante di queste gare mostrato prestazioni di buonissimo livello al pari di avversari più quotati. Nelle ultime nove partite, inoltre, la porta di Gagno è rimasta inviolata solo a Cittadella. Dal campo, Mandelli, a tal proposito, è chiamato ad individuare il sostituto dello squalificato Dellavalle. Vulikic è candidato ma potrebbe essere il momento di rilanciare anche Caldara. Il raggiungimento di un obiettivo passa sempre attraverso la compattezza e l’equilibrio, il tempo per rimediare c’è sempre ma ora si accorcia. E i numeri sono fatti per essere ribaltati.

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