Mondiali femminili 2023, Italia travolta 5-0 dalla Svezia. La qualificazione passa dal Sudafrica
La Nazionale di Bertolini cade sotto i colpi di Ilestedt, autrice di una doppietta, Rolfo, Blackstenius e Blomqvist. Il 2 agosto la sfida decisiva per gli ottavi
Wellington (Nuova Zelanda), 29 luglio 2023 - Il cammino dell'Italia nei Mondiali femminili 2023 si complica quando, nell'ambito del Gruppo G, si palesa lo spauracchio Svezia, che si conferma tale in particolare grazie all'arma dei corner. E dire che il match era cominciato nel segno delle azzurre e del loro approccio aggressivo che aveva creato non pochi problemi al portiere Musovic, che si salva come può. Chi non si salva è la sua omologa Durante, che cade a ripetizione sotto i colpi di Ilestedt, autrice di una doppietta in fotocopia, Rolfo, Blackstenius e Blomqvist. Per la Nazionale di Milena Bertolini arriva una frenata brusca: forse ancora di più di quanto si potesse immaginare alla vigilia di una partita che, ranking, qualità ed esperienza a livello internazionale alla mano, già si presentava proibitiva. A pesare di più alla fine è stato il gap fisico tra le due formazioni, con quella scandinava che si conferma una sentenza dagli sviluppi dei calci piazzati, staccando con una giornata di anticipo il pass per gli ottavi come prima del girone. L'altro se lo contenderanno le restanti squadre del Gruppo G: l'Italia dovrà vedersela mercoledì 2 agosto con il Sudafrica in quella che sulla carta dovrebbe essere una sfida meno ostica di quella chiusa con un poker che potrebbe lasciare delle scorie nella testa delle azzurre. A Bertolini il compito di resettare tutto per provare a cancellare presto l'amarezza odierna in vista di un torneo che potrebbe essere ancora lungo: a patto di correggere in particolare i tanti errori difensivi sui calci piazzati delle avversarie ma anche i propri, con il pokerissimo finale calato da Blomqvist dagli sviluppi di un corner in favore delle azzurre. La perfetta fotografia di una serata maledetta da archiviare presto in quanto tale.
Le formazioni ufficiali
Bertolini sceglie un 4-2-3-1 inaugurato da Durante: a destra va Di Guglielmo, a sinistra Boattin, mentre al centro della difesa tocca alla coppia Linari-Salvai. In mediana ci sono Giugliano e Caruso, mentre l'unica punta è Cantore, preferita a Giacinti, innescata da Bonansea, Dragoni e Beccari. Gerhardsson si affida al medesimo modulo, con Musovic tra i pali e una retroguardia composta da Bjorn, Ilestedt, Eriksson e Andersson. In mezzo al campo spazio a Angeldahl e Rubensson, mentre in attacco c'è Blackstenius, assistita da Rytting Kaneryd, Asllani e Rolfo.
Primo tempo
Pronti, via e l'Italia scippa la sfera all'altezza del centrocampo: Bonansea lancia in profondità Cantore, che si accentra e scarica il destro, trovando la risposta così così di Musovic, con Beccari pronta a tentare il tap-in. Al 4' Caruso cerca la volée dagli sviluppi del primo corner della partita: la sfera termina altissima, ma è il sintomo dell'ottimo approccio delle azzurre. Al 17' Cantore affonda ancora a destra e tira: proprio come nell'occasione precedente Musovic replica in due tempi, apparecchiando al tentativo di Di Guglielmo, che da ottima posizione si spegne sull'esterno della rete. La prima conclusione della Svezia arriva al 23', con Rubensson che trova la presa sicura di Durante dalla lunga distanza. E' la spia di una Svezia che sta crescendo e che al 28' sfiora la rete con Rolfo, il cui destro dagli sviluppi di una mischia viene deviato in corner in maniera provvidenziale da Linari. La forza delle scandinave è notoriamente riposta nei calci piazzati e in particolare nei tiri dalla bandierina: al 39' il gol del vantaggio arriva proprio con questo fondamentale, con Ilestedt che, complice un'uscita non perfetta di Durante, di testa manda in rete il corner battuto da Andersson. L'Italia sbanda e al 44', con un errore in appoggio di Di Guglielmo, quasi regala la palla del raddoppio a Blackstenius: Durante in uscita bassa evita il peggio prima di capitolare ancora dagli sviluppi del successivo angolo, battuto ancora da Andersson e insaccato da Rolfo. Il crollo delle azzurre continua al 46', quando Blackstenius cala il tris con un tap-in facile facile a coronamento di una ripartenza. L'Italia prova a reagire all'ultimo secondo del recupero, con Beccari che calcia dopo una mischia furiosa nell'area della Svezia, che si salva come può e chiude il primo tempo con un 3-0 tanto perentorio quanto poco aderente a quanto visto nel corso dell'intera frazione.
Secondo tempo
L'Italia approccia male la ripresa e al 47' rischia grosso sul tentativo di Angeldahl: rischio che si concretizza al 50', quando Ilestedt cala il poker sull'ennesimo corner battuto all'altezza del primo palo da Andersson. Bertolini prova a cambiare qualcosa: fuori Dragoni, Bonansea e Di Guglielmo e dentro Greggi, Serturini e Lenzini. La sostanza non cambia: al 62' Blackstenius sfiora un'altra rete con una giocata in profondità, ma stavolta Durante replica bene in uscita bassa. Anche Gerhardsson comincia a pescare dalla panchina, ma ovviamente per motivi opposti: c'è riposo per Rolfo e Asllani, rimpiazzate da Schough e Janogy. L'impatto sulla partita di Greggi è ottimo: al 70' un suo suggerimento per Cantore frutta un corner che però le azzurre, a differenza di quanto fatto dalle scandinave nell'altra porta, non genera particolari problemi. Bertolini cambia ancora e sostituisce Caruso con Cernoia e Beccari con Giacinti. Gerhardsson risponde lanciando Seger e Jakobsson per Rubensson e Rytting Kaneryd nell'ambito di una partita che ha praticamente già detto tutto. La Svezia abbassa il proprio baricentro, mentre l'Italia va a caccia del gol della bandiera che potrebbe avere un certo peso nell'economia dei giochi del Gruppo G. A tal riguardo all'87' Cantore cerca e trova Giacinti, che di prima manda la sfera alle stelle. Scampato il (pallido) pericolo, Gerhardsson fa rifiatare anche Blackstenius, rimpiazzata da Blomqvist. Proprio quest'ultima al 96' cala il pokerissimo dagli sviluppi di un corner a favora dell'Italia: la fotografia dei piazzati maledetti che hanno condannato le azzurre a un tonfo pesantissimo da cancellare in fretta in vista del match decisivo contro il Sudafrica, quello che sancirà i verdetti definitivi di un girone ormai comandato dalla Svezia.
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