Mondiali femminili 2023, l'Italia è fuori: agli ottavi va il Sudafrica. Azzurre beffate nel recupero

Il match finisce 3-2. L'autorete di Orsi e i gol di Magaia e Kgatlana vanificano la doppietta di Caruso e mandano a casa le azzurre, che mancano l'obiettivo minimo fissato all'alba della spedizione iridata

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 agosto 2023
Mondiale femminile, il gol che condanna l'Italia (Ansa)

Mondiale femminile, il gol che condanna l'Italia (Ansa)

Wellington (Nuova Zelanda), 2 agosto 2023 - Il cammino dell'Italia nei Mondiali femminili 2023 termina nella fase a gironi, con Svezia e Sudafrica che stanno il pass gli ottavi nell'ambito del Gruppo G. Proprio quest'ultima squadra scrive una pagina di storia trovando la prima vittoria in una rassegna iridata: un evento storico che costa caro alle azzurre, che erano passate in vantaggio grazie al rigore trasformato da Caruso. Poi una topica della coppia Orsi-Durante firma il pareggio prima che Magaia porti avanti le sue. Ancora Caruso in mischia sembra sistemare la situazione per la Nazionale di Milena Bertolini, che invece cade in pieno recupero per mano di Kgatlana. Ed è una caduta dolorosissima: dell'Italia che aveva impressionato nel 2019 resta solo un pallido ricordo, a testimonianza di un ciclo che forse si era chiuso già in occasione del fallimentare Europeo dell'anno scorso.

Le formazioni ufficiali

Bertolini si affida al consueto 4-2-3-1 aperto da Durante, confermata dopo gli errori commessi nel match contro la Svezia. A destra c'è Di Guglielmo, con Boattin a sinistra e la coppia Linari-Orsi al centro, con quest'ultima che rileva l'affaticata Salvai. In mezzo al campo tocca a Giugliano e Caruso, con Giacinti unica punta e il trio Bonansea-Dragoni-Beccari alle sue spalle. Ellis sceglie invece un 3-4-3: tra i pali ci va Swart, protetta da Gamede, Matlou e Mbane: sugli esterni ci sono Ramalepe e Dhlamini, mentre in mediana agiscono Motlhalo e Moodaly, con l'attacco che è invece composto da Seoposenwe, Kgatlana e Magaia.  

Primo tempo

L'Italia parte forte, con Di Guglielmo in particolare molto propositiva a destra. In realtà, dopo un inizio al fulmicotone, i ritmi calano fino all'11', quando Dhlamini stende Beccari proprio sulla linea dell'area di rigore: l'arbitro Carvajal non ha dubbi e indica subito un dischetto sul quale è perfetta Caruso, che incrocia e spiazza Swart. Il Sudafrica non ci sta e prova subito a impattare con un destro dalla lunga distanza di Kgatlana che, complice il forte vento, per poco non beffa Durante. Quest'ultima al 21' viene salvata dal palo, che respinge la botta di controbalzo di Moodaly. E' il sintomo di un match che sta cambiando, con le azzurre sempre più schiacciate nella propria metà campo dalle sudafricane, che al 32' trovano il pareggio praticamente confezionato e regalato dalla premiata ditta Orsi-Durante: la prima sfodera un retropassaggio velenoso senza neanche guardare la posizione della seconda, troppo lenta e macchinosa nel recupero della stessa. Insomma, una 'frittata' che l'Italia prova a cancellare praticamente subito dagli sviluppi di un corner: una mischia genera un batti e ribatti che da zero metri Beccari prova a risolvere con un tap-in che si infrange sul palo. Dopo la reazione immediata, le azzurre accusano il colpo dal punto di vista psicologico, pur essendo ancora virtualmente agli ottavi alla luce del contemporaneo pareggio tra Argentina e Svezia. Nel primo dei 7' di recupero Beccari ha sui piedi una palla potenzialmente squisita per Bonansea, ma l'ultimo passaggio viene clamorosamente sbagliato. Al 47' Giacinti prova un mancino dal limite che Swart blocca senza grossi problemi: poco dopo Caruso cerca di convertire in gol una punizione dalla trequarti, ma Swart è ancora una volta attenta.

Secondo tempo

Ellis lascia negli spogliatoi Moodaly, sostituita da Kgoale. L'Italia rientra invece in campo con le stesse effettive: c'è anche Boattin sparacchia fuori col mancino una punizione dal limite cagionata da un fallo di mano di Mbane. Al 51' Beccari tocca in profondità per Giacinti, che prova senza successo a superare Swart con un lob da distanza ravvicinata. Al 54' dall'altro lato del campo Seoposenwe lancia Kgatlana, che da posizione defilata centra solo l'esterno della rete. Le azzurre continuano a sbandare dietro: al 56' Linari salva all'ultimo secondo sull'ennesimo affondo dalla sinistra delle sudafricane. Al 58' servono i guantoni di Durante per bloccare il destro rasoterra di Seoposenwe. Sul ribaltamento l'Italia torna pericolosa dagli sviluppi di un corner e della seguente mischia, sbrogliata alla buona dal Sudafrica. Bertolini cambia qualcosa: fuori Di Guglielmo e Bonansea e dentro Bartoli e Girelli. Intanto la Svezia passa in vantaggio contro l'Argentina grazie a Blomqvist: ottime notizie per le azzurre, che a questo punto devono pensare soltanto alla loro partita. Facile a dirsi, ma nella pratica le cose sono molto più complicate: al 67' Kgatlana apparecchia per l'inserimento di Magaia, che con il mancino beffa Durante. Quest'ultima si supera al 71' sul colpo di testa di Kgatlana, sintomo di un'Italia che continua a sbandare. L'unica arma a disposizione delle azzurre sembrano i calci piazzati: non a caso al 74' le azzurre pareggiano dagli sviluppi di un corner che finisce in rete dopo un colpo di testa di Girelli e un tocco di Caruso. Il Sudafrica prova a reagire con la stessa arma, con Gamede che di testa manda la palla di poco sopra la traversa. Scampato il pericolo, Bertolini cambia ancora: fuori Caruso e Beccari e dentro Greggi e Cantore. L'Italia potrebbe chiudere i giochi qualificazione all'87', quando proprio Cantore lavora un ottimo pallone a destra prima di apparecchiare per il comodo tap-in al limite dell'area piccola di Girelli, il cui destro viene respinto con il piede da Swart. Intanto la Svezia raddoppia con Rubensson dagli sviluppi di un rigore: un verdetto che lascia all'Italia il destino nelle proprie mani. Se la buona notizia è questa, la cattiva sono gli 11' di recupero assegnati dall'arbitro: proprio al 92' si consuma la beffa per le azzurre, con Kgatlana che manda in rete il comodo suggerimento di Magaia. L'Italia prova a reagire subito con un gran destro a giro di Giacinti che termina sul fondo per una questione di centimetri. Ellis cambia per mantenere il risultato: fuori Ramalepe e Magaia e dentro Makhubela e Shongwe. L'ultima mossa di Bertolini è Glionna per Orsi: il Sudafrica risponde inserendo Holweni per Dhlamini ed è di fatto l'ultimo evento di una partita che segna la fine dell'avventura delle azzurre nella rassegna iridata.

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