Monza-Napoli, Calzona: "Dobbiamo correre e giocare come nella ripresa. Futuro? Vedremo..."

Palladino: "Non posso rimproverare nulla ai ragazzi"

7 aprile 2024
L'allenatore del Napoli Calzona

L'allenatore del Napoli Calzona

Monza, 7 aprile 2024 – Il Napoli ritrova la via del successo sbancando l’U-Power Stadium di Monza per 4-2 e si prende il settimo posto a meno due dall’Atalanta. Dopo un primo tempo chiuso sotto 1-0 per effetto della rete siglata da Djuric al 9’, gli azzurri hanno alzato i giri del motore con l’ingresso di Politano, dando vita a un pazzesco quarto d’ora in cui hanno giocato sul velluto e segnato le quattro reti che hanno cambiato completamente il corso del match: di Osimhen il bellisimo stacco di testa dell’1-1, seguito a ruota dal sinistro di controbalzo di Politano, che si incastrato sotto l’incrocio dei pali suggellando il sorpasso esterno, e da quello di Zielinski per il 3-1. Illusorio, invece, il mancino a giro di Colpani al 62’, che ha riaperto i giochi soltanto per pochi minuti perché al 68’, al primo pallone toccato, il neoentrato Raspadori ha chiuso ogni discorso e siglato il definitivo 4-2 degli ospiti. Proprio un primo tempo comandato sul piano del possesso palla ma giocato sotto ritmo, come sottolineato anche da Calzona a fine gara ai microfoni di DAZN, è la parte marginalmente vuota del bicchiere degli azzurri, che però nella ripresa hanno giocato in formato campioni d’Italia: “Nel calcio bisogna correre – ha spiegato il tecnico del Napoli –. Se si aspetta sempre la palla addosso e lontani dalla porta, non si gioca un calcio attuale. Si deve correre e dare soluzioni a chi è in possesso della palla. Quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. La differenza sta tutta qui. Cose che non abbiamo fatto contro l’Atalanta e oggi nel primo tempo”. Tre punti che tengono viva la flebile fiammella della rincorsa a un posto in Champions. Parola che però, al momento, Calzona preferisce tenere sullo sfondo: “Siamo condannati a guardare partita dopo partita e a vincere per cullare qualche speranza di tornare ai piani alti. Se giochiamo come abbiamo fatto oggi, le speranze ci sono, se facciamo come nei 45’ iniziali no. I ragazzi hanno recepito quello che ho detto. È un qualcosa che predico da tempo e non è successo solo nel primo tempo oggi. Abbiamo avuto poco tempo per allenarci”. Nel quarto d’ora che ha ribaltato la partita, la squadra ha nuovamente mostrato un calcio brioso e una sorta di gioia nel giocare di squadra: “Questo spirito è fondamentale. Prima di tutto vengono le motivazioni e poi la tattica e la tecnica. Quando siamo andati in vantaggio la squadra si è liberata mentalmente. Con la qualità che abbiamo, poi, ci riescono tante cose. Dispiace per i due gol. Abbiamo concesso pochissimo ma siamo sempre stati puniti. Mi fa impazzire questo. Prendiamo questa vittoria e dalla prossima cerchiamo di resistere di più”. Sul futuro preferisce poi glissare: “Ho un contratto che scade a giugno e sono legato alla federazione slovacca. È un matrimonio strano e a tre. Non so come andrà a finire. Io do il massimo perché Napoli è stata ed è la mia vita. Nella peggiore delle ipotesi voglio lasciare un buon ricordo, Ne parleremo a giugno quando sarà il momento. Ora non ci penso. Offerta per restare nello staff? Assolutamente no”. Nonostante il ko è mezzo pieno per mister Raffaele Palladino anche il bicchiere del Monza: “Vanno fatti i complimenti ai calciatori del Napoli – ha spiegato il tecnico dei brianzoli – perché ho visto gol di straordinaria fattura tecnica e balistica. Noi, secondo me, abbiamo fatto un ottimo primo tempo, in cui abbiamo concesso poco o nulla al Napoli e siamo stati bravi a sbloccare la gara. Avremmo potuto essere più bravi a giocare tecnicamente nel primo tempo. Poi ci sono stati i 6’ minuti in cui il Napoli ha segnato tre gol e ci ha dato uno schiaffo. La squadra ha ulteriormente reagito, ma poi abbiamo sbagliato in uscita e preso il 4-2 che ci ha tagliato le gambe. La squadra ha dato tutto contro i campioni d’Italia, ha fatto una buonissima prestazione. Certamente dovremo migliorare in alcuni dettagli, ma oggi non posso rimproverare nulla alla squadra”. Sul sogno Europa: “Il nostro obiettivo è fare la corsa su noi stessi, analizzare questa partita, gli errori commessi e poi pensare al match di sabato contro il Bologna. Non abbiamo un obiettivo ben preciso. Vogliamo alzare un po’ l’asticella. Mancano sette gare che per noi devono essere sette finali. Questo deve essere il nostro spirito: dare tutto e cercare di mettere in difficoltà ogni avversaria”.

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