Ciurria-Maldini: stesi gli ex Palladino e Colpani. Monza torna a ruggire con la Viola

di Michael Cuomo MONZA Pensa un po’ il calcio. Raffaele Palladino qui aveva fatto sognare. Ieri invece era lo stimolo in più:...

di MICHAEL CUOMO
14 gennaio 2025
di Michael Cuomo MONZA Pensa un po’ il calcio. Raffaele Palladino qui aveva fatto sognare. Ieri invece era lo stimolo in più:...

di Michael Cuomo MONZA Pensa un po’ il calcio. Raffaele Palladino qui aveva fatto sognare. Ieri invece era lo stimolo in più:...

di Michael Cuomo MONZA Pensa un po’ il calcio. Raffaele Palladino qui aveva fatto sognare. Ieri invece era lo stimolo in più: seppur con il cuore un po’ così, tutti speravano di giocare un brutto scherzo all’ex di turno, che voleva volare sulla Brianza con il Flaco, Colpani, altro conosciutissimo da queste parti, e riprendere il cammino in campionato. Invece il sussulto è di Salvatore Bocchetti, uno che non sente le alte temperature di bassa classifica e nemmeno il gelo dell’U-Power Stadium.

Ha guidato i suoi in lupetto, la sentiva come fosse ancora in campo a giocare e li ha trascinati ai 3 punti che mancavano da Verona, 21 ottobre. In casa addirittura non si vinceva da 303 giorni, 44 domeniche: un’eternità. Il Monza, già penalizzato alla vigilia, perde pezzi anche strada facendo: Birindelli si ferma nel riscaldamento, Pablo Marì dura un tempo. Lui protagonista nel primo tempo: un contatto con Sottil è valutato penalty da Dionisi, il Var richiama e cambia la decisione. Bene in campo i padroni di casa, troppo leziosa la Viola: così tanto da non sfruttare neanche qualche disattenzione monzese.

Dall’altra parte è voto 100 alla precisione da biliardo di Ciurria (nella foto con Maldini), che raccoglie un pallone in area imbucandolo di prima col piatto mancino. Palladino rimedia togliendo Gudmundsson, ma raddoppia il Monza: cross di Pedro Pereira per il destro volante di Maldini che prende in contro-tempo De Gea. La Fiorentina rialza la testa con un altro rigore: punito un contatto Carboni-Beltran, decisione di campo, al limite. Il 9 viola trasforma dal dischetto, ma i fantasmi dell’andata sono vinti anche loro. E allora, lettera di Galliani alla mano, sono 3 punti in più per l’obiettivo. Ne mancano 22, ma oggi più di ieri si può dire "sì, si può fare".

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