Illusione Monza al Dall’Ara. Maldini colpisce subito. Poi c’è solo il Bologna

L’attaccante bissa la rete siglata alla Fiorentina, ma la difesa non regge l’urto. Bocchetti: "Mancata la cattiveria vista coi Viola". Bondo ko nel primo tempo.

di MICHAEL CUOMO
19 gennaio 2025
Il gol dell’illusorio 0-1 siglato da Maldini dopo pochi giri di lancette, seconda rete consecutiva per l’attaccante in Serie A

Il gol dell’illusorio 0-1 siglato da Maldini dopo pochi giri di lancette, seconda rete consecutiva per l’attaccante in Serie A

di Michael CuomoNon si può vincere sempre. Ma soprattutto non si poteva pensare di cancellare tutto con una vittoria. Quella del Monza, la salvezza, resta impresa da fare indipendentemente da Bologna, che ha riportato i brianzoli sul binario di sempre in questa stagione: quello della sofferenza. Al Dall’Ara le sconfitte stagionali ammontano a 12, ancora senza un divario netto, ma sempre con la costante di non riuscire a proteggere quanto di buono viene costruito. Esempio lampante, il vantaggio di Maldini pronti-via. Sembrava il preludio a un’altra giornata da ricordare a stretto giro di posta, sarebbe stata per il Monza una boccata d’ossigeno rigenerante. È finita invece che il Bologna ha vinto 3-1, rischiando anche di calare il poker nel finale, rendendo ancora più amaro il pomeriggio dei monzesi, che già avranno da digerire in più l’infortunio di Bondo, uscito malconcio al minuto 39 per raggiungere un’infermeria sovraffollata.

Quella è il primo avversario da battere per Bocchetti, anche solo per trovare il modo di schierarne undici. Ieri il bentornato al 4-4-2, a D’Ambrosio e Kyriakopoulos sugli esterni, a Djuric con Maldini davanti. Dall’altra parte Italiano offre quasi la migliore versione del suo Bologna, che però inizia in salita: il forcing a pieno organico favorisce l’uscita del Monza spinta da Ciurria, bravo nei tempi al servizio per Maldini che apre il piattone eludendo l’uscita di Ravaglia (4’). Non basta per colpire l’orgoglio di casa, trascinati da Orsolini che è in stato di grazia. Dal suo sinistro nasce l’arcobaleno (22’) che affetta la coppia centrale Carboni-Izzo e che Castro accompagna in rete di testa. Il pareggio è spinta ulteriore, ma non è facile scavare nel muro biancorosso. Serve la giocata di Odgaard (34’) per completare la rimonta prima del té: stop di destro, collo-esterno mancino e Turati non può arrivare. Al riposo Bologna comanda.

Nella ripresa lo spartito non cambia, anche con Dallinga per Castro. Turati ci mette una pezza in più di un’occasione per evitare che il passivo sia più pesante, ma nulla può sul piazzato di Orsolini (69’) pronto a raccogliere sul secondo palo una parabola da sinistra. È De Silvestri, nel finale, che vuole calare il poker, ma il palo dice no. "Dispiace perché siamo partiti bene e i ragazzi hanno dato tutto. Speravo che il gol iniziale ci desse più energia, ma poi è mancata la cattiveria difensiva che si è vista con la Fiorentina", il commento di Bocchetti, costretto ancora a fare la conta degli assenti: "Sugli infortuni non so che dire, sono troppi, ma questo non dev’essere un alibi: si guarda la classifica per reagire, far scattare qualcosa dentro, sempre pensando partita per partita".

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