L’esame più difficile. Palladino sfida Inzaghi: "Noi ambiziosi e sfrontati. Mi aspetto un gran Monza»
Il tecnico senza Di Gregorio tra i pali darà ancora fiducia a Sorrentino. Confermato il modulo col doppio trequartista, c’è anche Carboni dal 1’. "Valentin è un gioiello ed è pronto per dimostrare tutto il suo valore".
Esame di maturità. Oppure prova del nove. Ma anche una prova di forza, perché l’Inter è l’avversario che ti stimola in tutto: è la prima in classifica, ha il miglior attacco e anche la miglior difesa. Il Monza, dal canto suo, ha un solo neo in stagione: non ha ancora battuto una big. Ci è andata vicino, ha pagato i minuti finali e qualche volta anche un po’ di sfortuna, e stasera vuole dare un senso ulteriore alla sua - grande, fin qui - stagione. "Abbiamo voglia di rifarci, perché all’andata qualche volta ci è girata male".
Negli occhi di Raffaele Palladino, polo e tuta alla vigilia, si percepisce tutto l’orgoglio di un girone che è andato addirittura meglio di un anno fa, quando già si parlava di impresa. La classifica non è un fattore che preoccupa, ma al massimo che fa sognare; la squadra, invece, è sempre di quelle che dà l’idea di potercela fare contro chiunque. "Voglio vederla ambiziosa, leggera, sfrontata, con grande personalità - ha detto l’allenatore parlando dei suoi -. Ho visto una bellissima settimana, faremo una grande prestazione". Questa era la promessa anche una settimana fa: allo Stirpe era dura, ma meno di stasera. Fatto sta che il campo aveva fatto vedere quello di cui aveva parlato il tecnico.
Le difficoltà, però, oltre a essere rappresentate dalla forza degli Inzaghi’s, sono anche tra i pali, dove mancherà il grande ex Michele Di Gregorio. Giocherà Sorrentino, 21 anni, 2 presenze in tutto in Serie A: "Sa che col Frosinone ha preso un gol che non doveva prendere, ma anche quello fa parte del percorso. Poi l’errore del portiere si nota subito - dice Palladino -. Ha la fiducia mia e della società, ha lavorato tanto e bene ed è cresciuto molto". Perché "il talento va protetto": lo ripete spesso il tecnico monzese. Lo fa parlando del portiere, e quindi del baby Carboni, in prestito secco proprio dall’Inter. Un po’ l’uomo del momento che vivrà la serata più importante della sua stagione: "Valentin - risponde ancora Palladino - è un gioiello, che adesso è pronto per dimostrare tutto il suo valore. Ha una grande mentalità, lo vedo dai suoi occhi, da quando arriva al campo, da come si allena, da quanto è serio. Non ci sono grilli per la testa".
In panchina ci sarà Daniel Maldini, arrivato in settimana per occupare una casella orfana da mesi dell’infortunato Caprari: "Lo seguo da tempo, ha talento che va allenato e coltivato - è il commento del suo nuovo allenatore -. Viene da una grande dinastia e ci può dare una grande mano da trequartista a sinistra: ora valutiamo la condizione fisica ma si è presentato bene. Siamo contenti di averlo, ho già visto belle cose in allenamento". Difficile immaginare un tridente diverso da quello tutto fantasia visto a Frosinone. Gagliardini tornerà in mezzo al campo con Pessina, sugli esterni è ballottaggio Pedro Pereira-Birindelli, dietro uno tra Izzo e Pablo Marì subentrerà.
Quindi due temi che Palladino dribbla come quando era in campo. Il primo, gli arbitri: "Lasciamoli tranquilli. Se a ogni errore, ogni piccola cosa, ci sono polemiche e lamentele, diamo loro ulteriori pressioni. Sbagliamo tutti: allenatori, calciatori, giornalisti, arbitri. È una componente fondamentale per il nostro sport: sono giovani, bravi e vanno protetti". L’altro, il calciomercato: "Ci siamo sentiti ancora con Galliani, gli ho ribadito che io sono solo concentrato sul campo". Il Monza è in mani sicure.
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