Monza ha il Diavolo in testa. Galliani aspetta un regalo

Palladino è la vera scoperta dei brianzoli che vogliono sbancare San Siro. Un allenatore giovane e innovatore che potrebbe essere l’erede proprio di Pioli . .

di MICHAEL CUOMO -
16 dicembre 2023
Monza ha il Diavolo in testa. Galliani aspetta un regalo

Monza ha il Diavolo in testa. Galliani aspetta un regalo

Sarà Romantico non è solo quello che ci si aspetta per il pranzo di domenica. Sarà Romantico è il claim che meglio ha identificato l’inizio della nuova era del Monza con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, che per la prima volta vivrà il suo derby del cuore senza il compagno di viaggio di una vita intera. Milan e Monza di nuovo uno di fronte all’altro, abbracciati dagli intrecci che hanno scritto la storia e divisi da un bottino che per Raffaele Palladino vorrebbe dire conservare le ambizioni europee, mai dichiarate ma presenti e costanti.

Era così un anno fa, così è anche ora oggi che il Monza sa come si vince a San Siro: quella testata di Caldirola era contro l’Inter, ma è un modo per ricordarsi come reggere l’impatto con la Scala del calcio e con le emozioni che ti trasmette un palco da 70mila spettatori. Di questi almeno un migliaio arriveranno dalla Brianza. L’incrocio più romantico del nostro calcio apre quindi alla sfida tra i guantoni più affidabili del campionato: Michele Di Gregorio, scuola Inter, se la vedrà con Olivier Giroud mentre dall’altra parte Lorenzo Colombo, ex della partita, dovrà superare la potenza di Mike Maignan.

Non solo. Milan-Monza è anche Leao contro Dany Mota: portoghesi, amici, ex compagni di stanza ai tempi dell’Under 21 che condividono un momento che vuole essere di rilancio: se Rafa vuole scrollarsi di dosso le fatiche di un mese di assenza a rincorrere la migliore condizione, il fantasista dei brianzoli deve dare continuità al gol-vittoria contro il Genoa dello scorso turno. Arrivato, quello, da un periodo di "tirate d’orecchio" da padre di famiglia di Palladino nei suoi confronti. Voglia di mettersi in mostra l’avranno anche Colombo e Colpani, le due C dell’attacco monzese legate per motivi diversi al rossonero. Il primo è di proprietà del Milan, e nel periodo più buio qualcuno dalla sponda rossonera del Naviglio ci pensava con più di un rammarico. Se Jovic ha ultimamente calciato via ogni dubbio, Colombo avrà la voglia di dimostrare che a giugno una maglia la vorrà anche per sé.

Di Colpani, invece, era rossonero il suo cuore prima di metterlo a disposizione del suo essere professionista: storica la foto sulle ginocchia del presidente scattata proprio in occasione di una partita del Milan a San Siro. Dal campo alla panchina, con Raffaele Palladino in scadenza di contratto a giugno, anche lui nel lungo elenco di quelli che potrebbero dare vita a un nuovo corso milanista. Ma l’unico futuro di cui si vuole parlare ora si ferma a domenica. E Raffaele, per il Milan e i milanisti, sarà solo un bravo avversario difficile da battere.

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