Monza, ostacolo Verona. Il percorso di Palladino: "Noi sempre in crescita»

Il Monza di Raffaele Palladino affronta alle 15 il Verona con l'obiettivo di allungare la striscia positiva

di MICHAEL CUOMO
11 febbraio 2024

Il percorso di Palladino: "Noi sempre in crescita"

Il Festival di Raffaele Palladino è il Verona. A Monzello lo share sulle ultime uscite della squadra di Baroni sfiora il 100 per cento: "Si parla sempre di allenatori top, nella parte alta della classifica. Stimo Baroni come uomo e professionista, ha mantenuto un livello alto, se non migliorato, nonostante tutti i cambi di gennaio". In effetti, studiare il Verona è cosa complicata: si hanno pochi esempi perché ha rivoluzionato a gennaio, ed è difficile porre contromisure a una squadra che fa della spensieratezza la sua arma migliore. Ma battere i nuovi giovani, tecnici, fisici gialloblù, per il Monza, vorrebbe dire allungare la striscia positiva a tre, cosa che non accade da novembre. Vorrebbe dire, soprattutto, migliorare il rendimento a questo punto della stagione rispetto a un anno fa: alla ventiquattresima era stata la Salernitana a fermare i brianzoli a 29. Oggi, battendo una squadra che ha cambiato molto ma paradossalmente ritrovato solidità e compattezza, la quota si alzerebbe tenendo vivi e accesi i sogni. "Il nostro è un percorso che parte dalla scorsa stagione", ricorda Raffaele Palladino, pur non amando il confronto costante con quanto accaduto un anno prima. Qui, però, è doveroso: "A volte ci si dimentica della realtà che stiamo vivendo: siamo in Serie A, ci sono sempre tante difficoltà e ciò nonostante il nostro continua a essere un percorso di crescita. Sono anche convinto che possiamo ancora migliorare. Intanto i ragazzi vanno elogiati e ringraziati". L’occasione è ghiotta, ecco perché il messaggio del tecnico alla squadra arriva dritto anche dal microfono della sala stampa: "Dare continuità sarebbe molto importante, ma non pensiamo a quello che potrebbe essere dopo: pensiamo solo a fare una prestazione giusta per non trovare le stesse difficoltà di Empoli. Viviamola come fosse una finale". Di Empoli si è parlato troppo, ma il capitolo è stato archiviato in fretta. Quindi la pagina di Udine ha deluso qualcuno, ma non un ambiente che sa apprezzare una fase difensiva che si comporta da grande.

Fino a oggi, dove a fare la partita dovrà essere un attacco che nel grande ex Milan Djuric ha la nuova arma principale, e in Lorenzo Colombo una risorsa in più che, ribadisce il tecnico, vale "un acquisto del mercato di gennaio". All’andata la sua migliore performance: due gol, lavoro per la squadra, condizione brillante poi andata via via a sfumare a causa di qualche acciacco fisico smaltito nell’ultimo periodo dove l’allenamento ha prevalso sull’utilizzo in campo. Arriva da due panchine consecutive, ma "adesso sta bene - rivela l’allenatore -. Già questa settimana l’ho visto con occhi e un atteggiamento diverso, anche solo avendolo visto come calcia in porta", e oggi potrebbe dare il suo contributo almeno a partita in corso. Dall’inizio c’è il ritorno di Gagliardini dopo la distorsione alla caviglia, ma soprattutto la prima da titolare per Alessio Zerbin, che nelle ultime due uscite è subentrato dando segnali così incoraggianti da indurre il tecnico a scegliere per la titolarità. Sarà la prima volta che i due rinforzi più significativi dell’ultimo mercato potranno rendersi utili pronti-via.

Probabili formazioni - Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; D’Ambrosio, Pablo Marì, Caldirola; Birindelli, Pessina, Gagliardini, Zerbin; Colpani, Dany Mota; Djuric. All.: Palladino. Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola, Dawidowicz, Cabal; Duda, Serdar; Noslin, Foolorunsho, Lazovic; Swiderski. All.: Baroni.

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