Monza per l’impresa: "Ci serve un passo avanti"

Nesta affronta i campioni in carica alla ricerca del primo successo in Serie A "I nerazzurri sono un modello. Galliani? Se faccio male mi manda a casa".

di MICHAEL CUOMO -
15 settembre 2024
Monza per l’impresa: "Ci serve un passo avanti"

Alessandro Nesta, successore di Raffaele Palladino sulla panchina del Monza

Dici Nesta guardando la panchina, quindi Maldini pensando al campo, e se di fronte c’è l’Inter non può che tirare l’aria di derby che soffia dal passato fino ai giorni nostri. Invece Sandro, che in difesa disinnescava ogni tentativo avversario, al tavolo della conferenza stampa si scopre abile dribblatore, di quelli che non sanno fingere e così le sue parole sanno di un calcio che a volte sembra non esistere più: "Io ho vissuto tanti anni a Milano e nessuno mi ha mai trattato male: grande rispetto per l’Inter e i suoi tifosi, nessuna rivalità". Tira comunque vento sulla Brianza e sulla preparazione di una partita che di significati ne raccoglie più di un paio: "Se il campionato dovesse decollare in una partita così stimolante e difficile sarebbe tanta roba - dice Nesta -. L’Inter è un modello in Italia e Simone (Inzaghi, ndr), mio grande amico, fa un gioco bellissimo: la sua famiglia è malata di calcio, come il fratello, e si vede".

L’ostacolo più alto nel percorso che vuole Pessina e compagni raggiungere la prima vittoria della stagione dopo il rammarico del pareggio di Firenze: per l’impresa tornano Dany Mota e Sensi, fuori Birindelli e Gagliardini. Nell’undici spazio per Pedro Pereira a destra e per il connazionale Mota sulla trequarti dietro Milan Djuric e accanto a Daniel Maldini: "Fa cose speciali e ha un talento incredibile, ma andiamoci piano: deve migliorare e crescere tanto", risponde Nesta. Tre partite, due punti, numeri che l’allenatore biancorosso analizza con una schiettezza rara: "Il passo in avanti che dobbiamo fare è gestire meglio il possesso palla, poi è chiaro che i giudizi dipendono dai risultati: se vinci sei un genio, se perdi un cretino. Ma Galliani vuole bene più al Monza che a me, quindi se faccio male mi manda giustamente a casa".

Va da sé che la stagione brianzola non debba passare da serate come questa, dove è abbastanza viverle certe emozioni per il terzo anno di fila. Questa sera, inoltre, con nuovi segnali di crescita: all’U-Power Stadium, pieno e con coreografia attesa in curva, si accenderà per la prima volta il nuovo maxischermo. Il sogno, da quelle parti, è che finisca al triplice fischio nell’album fotografico della storia monzese.

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