Monza battuto in casa dal Verona, decide l'autogol di Lekovic
Il nuovo acquisto, al debutto da titolare, si presenta con un tocco che beffa Turati e i brianzoli, sempre più ultimi in classifica

Il difensore del Monza Stefan Lekovic (Ansa)
Monza, 1 febbraio 2025 - Il goffo autogol con cui Lekovic, al debutto da titolare in Serie A, decide la partita è un po' la fotografia dell'intero campionato del Monza, che complice anche un mercato ricco di uscite di peso sta sprofondando sempre più verso il baratro: a parlare sono gli appena 13 punti in classifica che inchiodano i brianzoli in un ultimo posto sempre più saldo. Di contro c'è un Verona che vince con il minimo sforzo, salendo così a 23 punti: non ancora la misura buona per tirarsi fuori definitivamente dalle secche, ma di certo le prospettive cominciano a farsi più serene.
Le formazioni ufficiali
Bocchetti sceglie un 3-4-2-1 aperto da Turati, protetto da Izzo, Lekovic e Palacios, con Pereira e Kyriakopoulos sulle bande e la coppia Sensi-Urbanski sulla mediana: davanti c'è Mota, assistito da Ciurria e Vignato. Zanetti replica con un 3-4-1-2 che tra i pali vede Montipò, con Daniuliuc, Coppola e Ghilardi in difesa e Tchatchoua e Bradaric come quinti e Serdar e Belahyane in mezzo al campo: sulla trequarti agisce Suslov, che rifornisce Mosquera e Sarr.
Primo tempo
Il primo tentativo del match è operato da Suslov, che prova invano a penetrare per vie centrali. Al 6' Sensi perde una brutta palla che finisce a Sarr, che galoppa fino a rifornire Serdar, che da posizione defilata cerca il primo palo con una rasoiata che Turati respinge con un gran riflesso. Al 13' il portiere di casa, complice una propria uscita a vuoto, viene castigato dal fuoco amico di Lekovic, che di stinco manda la palla nella propria porta nel tentativo maldestro di rinviare il cross basso di Serdar, bravo a sfuggire a destra a Palacios. La reazione abbozzata dal Monza è tutta in un duello che Mota perde con Coppola, guadagnando comunque un corner che tuttavia non creerà problemi all'Hellas, che poi riparte e manda al tiro Belahyane: Turati blocca in tranquillità. Al 25' Sensi prova la botta da fuori, ma trova il muro di Serdar: il numero 12 ci riprova poi dagli sviluppi di una punizione, ma stavolta la palla finisce addirittura in curva. Al 28' proprio Serdar prova il gran gol dalla distanza, vedendo Turati fuori dai pali, ma l'esecuzione non premia la sua idea. Al 31' Montipò anticipa in uscita Mota, per poi, dopo qualche minuto, bloccare una sua conclusione a giro dall'interno dell'area. Sale poi in cattedra Kyriakopoulos, che mette in mezzo due cross entrambi preda delle uscite sicure di Montipò. Al 38' Suslov scodella una punizione nel mezzo a cercare Ghilardi, che per poco manca l'appuntamento con la sfera. Non solo il Verona non riesce a raddoppiare ma a fine primo tempo perde anche Serdar, il migliore dei suoi fermato da un problema alla coscia: Zanetti temporeggia anziché sprecare uno slot per la sostituzione e così anche il minuto di recupero concesso dall'arbitro Massa passa senza particolari novità che possa alternare lo 0-1 firmato dall'autogol di Lekovic.
Secondo tempo
Infatti, Serdar resta negli spogliatoi e al suo posto subentra Niasse. Il primo guizzo della ripresa è una botta da fuori di Sensi che Montipò fa sua senza problemi. Il Monza prova ad alzare il baricentro, ma così facendo si espone alle ripartenze del Verona: una di esse vede Niasse, fresco di ammonizione, sparacchiare malamente fuori da ottima posizione il suggerimento di Sarr. Bocchetti prova a cambiare qualcosa: dentro Castrovilli e Martins per Sensi e Kyriakopoulos. Al 61' Mosquera prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è assolutamente da dimenticare. Al 65' Niasse, che ha qualcosa da farsi perdonare, fa un intelligente velo per Daniliuc, impreciso nella finalizzazione. Piove sul bagnato per il Monza, che perde per un problema fisico Turati: a entrare è Pizzignacco, subito sollecitato dall'incornata di Ghilardi dagli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Bradaric. Poco dopo il Verona guadagna un altro giro dalla bandierina grazie a un'iniziativa di Tchatchoua: stavolta batte Suslov e a provarci è Mosquera, con Pizzignacco che replica di puro istinto. Al 71' proprio Suslov si mette in proprio scattando in ripartenza: Izzo è bruciato, ma il diagonale è leggermente troppo largo per centrare lo specchio. L'Hellas non chiude la pratica e così il Monza è ancora vivo: al 73' Urbanski ci prova da fuori, ma la palla termina in curva. Zanetti si gioca la carta Livramento Rocha, che rileva Sarr. Al 77' Suslov prova a fare tutto da solo a caccia del raddoppio: la penetrazione è buona, ma la conclusione sfila fuori alla destra di Pizzignacco. Bocchetti cambia ancora, provando ad alzare il baricentro: dentro Petagna e Maric per Vignato e un acciaccato Palacios. Anche Zanetti replica con due mosse: salgono Lazovic e Dawidowicz e scendono Bradaric e Mosquera. All'86' Castrovilli gira di testa il cross di Pereira, ma la palla taglia tutta l'area e diventa quasi un assist per un compagno che non c'è. L'ultima mossa di Zanetti è Ajayi per Livramento Rocha, la cui partita dura quindi pochissimo a causa di un problema fisico. I minuti di recupero indicati da Massa sono 4 che il Monza prova a sfruttare più con la forza dei nervi che delle idee: le palle gettate un po' a caso nell'area ospite sono tante, ma a parte un tocco sporco di Petagna succede poi. Poi di caparbietà Castrovilli guadagna un corner dopo un duello con Ghilardi e lo batte per il colpo di testa di poco sul fondo di Lekovic, che aveva provato a farsi perdonare l'autogol del primo tempo. L'ultima chance della partita è una punizione battuta da Castrovilli che la barriera manda in corner: sale pure Pizzignacco e batte Ciurria, che però va troppo basso e alimenta la ripartenza dell'Hellas, che non riesce a raddoppiare pur vedendo la sua vittoria di misura concretizzarsi.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su